Libia. Possibili scenari di una nuova guerra

La Libia è abitata esclusivamente lungo la costa a parte alcuni insediamenti nel Fezzan petrolifero . Questo la rende diversa dal lraq o dall’Afganistan. Gheddafi usava i Tuaregh accolti dal Chad come polizia di frontiera per la grande distesa disabitata del paese. Un’invenzione di Gheddafi? Mah. Bisognerebbe fare un’indagine storica.

Credo che il presidente del consiglio Italiano al di là dei proclami di non belligeranza, aneli in cuor suo all’invasione della Libia non solo per i nostri noti interessi ma per la sua falsa modestia e smisurata ambizione e desiderio di prestigio nel consesso internazionale.

Oggi l’America (USA) è un impero in difficoltà e politicamente instabile, per questo conoscendo la vanità del nostro genio mediceo e la sua ammirazione per gli States lo blandiscono per spingerlo alla avventura. La guerra dunque ci sarà. Quello che mi preoccupa è il come. Prevedo uno sbarco cinematografico inutile e costoso ma in sintonia con la megalomania fiorentina. Inutile anche strategicamente.

La mia strategia, se guerra deve essere, prevede di coinvolgere l’Egitto che ha il più ampio confine con la Libia ed è il vero ponte tra tre macro-aree, l’Africa, l’ Europa e l’Asia, da sempre. Al Sisi non credo resterebbe insensibile ad estendere la zona di influenza egiziana inoltre sarebbe un argine ai sogni di rivincita ottomana della Turchia se solo glielo concediamo e siamo disposti a condividere i nostri interessi. Ai due governi Libici poi darei un ultimatum o si mettono d’accordo entro tot tempo o parte l’operazione.

Ma un’operazione via deserto da sicure basi egiziane via aerea e terrestre poco al di sotto della depressione libica con due direttrici una a nord/est e una a nord/ovest la dove l’ISIS tenterebbe di ripiegare avendo la via a Sud verso il deserto, sicuro rifugio, preclusa. L’ ISIS so troverebbe con le spalle al Mediterraneo da dove lo bersaglierebbe la flotta aerea e navale della coalizione.

La coalizione occidentale non lo farà, perché vogliono lo spettacolo e non la soluzione del problema….

Qualcuno ha mai spiegato ai nostri scolari il motivo geopolitico per cui Napoleone invase l’Egitto? Altro è ammiccare ad un desiderio massonico new age di scoprire i riti egiziani che sia con G. Bruno e secoli dopo con G. Balsamo erano ritenuti l’origine della Pistis Sofia o per scoprire i Libri di Toth. Non si fa una campagna militare per così poco. L’Egitto è il vero ponte tra i continenti . E’ la sua benedizione e la sua maledizione. non si può pensare di risolvere il groviglio mediorientale senza l’Egitto e appoggiandoci ad alleati occidentali o presunti tali come L’Arabia Saudita, Gli Emirati arabi, o la Turchia.

Non sento nessuno dei nostri diplomatici parlare dell’Egitto. Ripeto la Libia è abitata solo lungo la costa, non è l’Afganistan, non è l’Iraq. Un territorio immenso come il deserto libico che poi è lo stesso di quello egiziano. non stiamo parlando di predoni occasionali che colpiscono e poi scompaiono tra le dune ma di un’organizzazione che ha bisogno di pubblicità e dunque di palesarsi nelle aree urbane e di venire a costante contatto con il nemico. Detto questo è evidente che con queste analisi e con queste premesse la questione politica e bellica sarebbe risolta nel medio termine se non nel breve, compreso il problema dei clandestini. Mi domando a chi giova prolungare indefinitivamente la questione. Altro esempio. Se è vero che l’ISIS possiede un ingente capitale perché non si è mai dotato di un sistema d’arma integrato ed antiaereo ?

Lothar Bartolo

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Articolo collegato: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2016/01/31/la-libia-e-a-pezzi-di-difficile-ricomposizione/

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