Roma – “Ma ‘ndo vai, caro Rouhani, se la patata nun la poi vedè…?”
Cosa cambia? Il berlusca da Arcore, ai suoi tempi d’oro, baciava le mani a Gheddafi in visita a Roma, poi appena gli USA scomunicano il Rais ordina agli aerei di bombardare la Libia, dichiarando: “Sic transit gloria mundi”. Finalmente il trombatore viene spodestato e sale sul trono il ducetto fiorentin, renzie. Ligio a seguire i dettami USA osteggia l’Iran in tutti i modi durante le sanzioni economiche, poi gli USA cambiano idea ed immantinenti il renzie ordina accoglienze tronfiali a Rohani in visita a Roma. Addirittura, per non offendere la sua “suscettibilità”, si velano le statue nude. Poi scoppia la polemica. L’Iran: “Noi non abbiamo mai chiesto di coprire le statue”. Il renzie ed il ministro competente negano di avr impartito disposizioni in merito. La soprintendenza avvia una indagine e punta il dito su una funzionaria, la funzionaria fa ricadere la responsabilità su un usciere di turno, l’usciere accusa del fattaccio la ditta delle pulizie, la quale a sua volta licenzia una precaria che materialmente aveva posto i parallelepipedi attorno ai nudi. Giustizia è fatta! Voi vedete la differenza fra il berlusca ed il renzie?
Paolo D’Arpini
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
Quell’anima gentil fu così presta,
sol per lo dolce suon de la sua terra,
di fare al cittadin suo quivi festa;
e ora in te non stanno sanza guerra
li vivi tuoi, e l’un l’altro si rode
di quei ch’un muro e una fossa serra.
(Dante Alighieri)
Integrazioni e commenti:
Mi piace immaginare che pure Rouhani sotto la folta barba abbia riso
dell’ipocrita zelo italico.
Oppure no: di sera, in camera sua, ha pianto: anni e anni di rapporti
diplomatici con l’Italia intessuti pazientemente per vedere finalmente
un po’ di donne ignude, almeno in effigie, e gli coprono tutto.
Pover’uomo, dovrà rimanere con la curiosità, alla sua età: “Ma come
saranno ’ste femmine sotto panni?” Sognerà di lacerare con le unghie e
con i denti quei parallelepipedi bianchi… Voleva i décolleté, gli
han dato i separé!
Ci sono piani per oscurare tutto il Bel Paese in caso i proficui
rapporti italopersiani continuino? O i teocrati iraniani, con il senso
della reciprocità e del multiculturalismo tipico dell’islam,
pianificano di applicare genitali posticci (ambosessi) alle statue di
Persepolis se li visita qualcuno che apprezza l’arte rinascimentale?
Davvero, troppo bello. La prima risata del giorno!
Mi chiedo se qualcuno dei nostri geniali e liberi comici a libro paga
RAI sarà ispirato da questi fatti. Ad esempio Crozza, che azzecca
mezza battuta su venti e però fa tante lezioncine morali. E Benigni,
quello del famoso sketch con la Carrà? Si è costruito la fama con le
arguzie sulle parti femminili e con un filmetto strappalacrime
sull’Olocausto: come avrebbe fatto in Iran, dove si vietano le
impudicizie e si sponsorizza il negazionismo? Mi dà da sperare almeno
la Littizzetto, che parla sempre di genitali. Ecco, lei forse dirà
qualcosa…
Io, che comico non sono, vorrei leggere a Rohani almeno dei passi
della Divina Commedia e “Il padre de li santi” di Giuseppe Gioachino
Belli.
Renzi tempo fa sosteneva che l’Italia può aspirare ad essere almeno
una superpotenza culturale. “La bellezza ci salverà”, citava. Il fatto
è che ora quello che guadagniamo (sì, con la “i”) in scambi
commerciali lo spenderemo tutto in pudichi pannelli di balsa. E come
artista con cui attrarre i visitatori ci rimarrà solo Daniele da
Volterra detto il Braghettone.
Un po’ poco, però, perché i giapponesi si facciano tutte quelle ore d’aereo.
Stefano B.
(https://thelevantfoundation.academia.edu/StefanoBigliardi)
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Commento di Carlo Migani: “Tonino Guerra raccontava che da bambino andava spesso in chiesa, una piccola chiesa di Rimini vicino al fiume Marecchia. Non perchè fosse religioso ma per vedere le sante nude del Cagnacci , un artista riminese del ‘600. Diciamo che Rouhani potrebbe sempre leggersi un’edizione illustrata e non censurata delle “Mille e una notte”….”
Commento di Pina Nuzzo: “Se noi andiamo là per rispetto della loro cultura ci mettiamo il velo in testa, se loro vengono qua per rispetto della loro cultura veliamo le statue. Il vetero femminismo diceva che la cultura in cui viviamo è omosessuale, cioè fondata sul riconoscimento reciproco dei maschi, sull’amore dei maschi per il proprio genere. Le nostre erano analisi lucide e abbiamo fatto il possibile per cambiare la società e i rapporti. In parte ci siamo riuscite, ma persistono figlie etero rivolte, che guardano ai padri e si alleano con i fratelli. Tutte, però, ci indignamo su Facebook. Andare in piazza da sole, magari quattro gatte con un po’ di creatività, non è di moda, per delle statue poi. E l’alleanza tra maschi, tra culture, si rinsalda, trova i suoi aggiustamenti; tacendo su quanto accade di là, mortificando la nostra cultura di qua.”
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Canzoncina in sintonia: https://www.youtube.com/watch?v=MVvBL_qkYbQ
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Notizia di cronaca “sistemica”:
http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2016/01/25/rohani-a-romacoperte-alcune-statue-di-nudi-musei-capitolini_aee03593-589b-427c-bf2e-6e1ee69e2845.html
http://video.corriere.it/roma-niente-nudi-rouhani-coperte-statue-musei-capitolini/d8a7f106-c3a5-11e5-b326-365a9a1e3b10