Bail-In, e le banche si preparano alla confisca… (ecco come salvarsi…)
I risparmi degli italiani sono davvero in pericolo?
Non è affatto un caso che, a partire dal 1° gennaio 2016, sia entrato in vigore il BAIL-IN.
In cosa consiste?
In sostanza, il salvataggio dell’istituto di credito non avverrà più con soldi pubblici (dello Stato e/o delle banche centrali), bensì attraverso la riduzione del valore delle azioni e di alcuni crediti (come quelli dei correntisti che abbiano depositato più di 100mila euro) o la loro conversione in azioni, per assorbire le perdite e ricapitalizzare la banca in misura sufficiente a risolvere la crisi e a mantenere la fiducia del mercato.
Tradotto in parole semplici: adesso l’onere di salvare una banca in dissesto ricade sui risparmiatori della stessa banca, in particolare su:
- azionisti
- obbligazionisti
- correntisti (con oltre 100mila euro di deposito).
Ma chi ha meno di 100mila euro sul conto sta al sicuro?
A questa domanda entra il gioco il Fitd, il Fondo interbancario di tutela dei depositi, che garantisce (o dovrebbe garantire) sui risparmi degli italiani.
Con il decreto legislativo n. 49 del 24 marzo 2011 (entrato in vigore il 7 maggio del 2011) il limite massimo della garanzia è passato da 103.291,38 euro a 100mila euro e viene applicato per depositante e per banca. Ciò significa che se presso una stessa banca sono intestati più conti, la garanzia massima totale corrisponderà a 100mila euro.
Il Fitd è in grado di tutelare i correntisti?
NO. Il meccanismo del consorzio prevede che le banche versino i loro contributi soltanto in caso di necessità (”ex post”), ossia a catastrofe già avvenuta, a chiamata entro 48 ore. L’impegno oscilla tra lo 0,4% e lo 0,8% dei fondi rimborsabili di tutte le consorziate.Questo vuol dire che se a fallire sia una banca di piccole dimensioni, il Fondo potrà ancora intervenire a colmare le perdite; ma se a fallire sarà una banca di medio-grandi dimensioni il Fondo non avrà i mezzi tecnici per poter garantire i depositi dei correntisti.
CONCLUSIONI
Questo scenario apocalittico fa intuire che tutti i risparmiatori italiani saranno presto vittima di un piano di confisca nazionale dei loro risparmi. Siano come dei naviganti che stanno viaggiando in alto mare, con una barca che ha delle perdite sia a poppa che a prua, senza nè salvagenti nè scialuppe di salvataggio.
QUALI SONO LE SOLUZIONI PER PROTEGGERE I RISPARMI?
1) aprire un conto corrente presso una banca solida, possibilmente un grosso istituto;
2) non aprire più di un conto corrente presso la stessa banca, ma prediligere istituto diversi;
3) lasciare sul conto corrente solo la liquidità necessaria, il resto dei vostri risparmi trasferiteli altrove:
- convertiteli in ORO FISICO (ciò in cui investono le banche, ma che nessun direttore di banca osa dirvi perché sono pagati per vendervi “carta straccia”);
- depositateli in un CONTO ALL’ESTERO FUORI DALL’U.E. (così da evitare regolamentazioni dannose come quella del Bail-in in atto).
Non siate le prossime vittime di questo marcio sistema bancario. Agite per tempo!.
(Fonte: http://shoutout.wix.com/so/dL9b-OJk?cid=afe9ca38-814e-46c4-b5b9-ef86ca8894c1#/main)