Scritto grondante d’infinito e di poesia

ciao, mi piace molto questo scritto che ti spedisco, bello graficamente, grondante d’infinito e di poesia (e di musica):

Paulinho Da Costa: https://www.youtube.com/watch?v=2FeYN6_tzoI

suonerò fino a farti fiorire: https://www.youtube.com/watch?v=D4rjhT4kz1M

anche le briciole hanno un sapore: https://www.youtube.com/watch?v=cFxLK1dZl7U

intervento a due voci su racconti ritrovati
[1OO]

dall’uno all’infinito

sto leggendo di Cedric Price l’architetto a cui e’ stato dedicato il padiglione svizzero della biennale, ha fatto moltissimi progetti dove cerca di destrutturare l’architettura negli anni 60 alcune cose sono interessanti! per esempio fece una pubblicita per dei corsi in università attaccata a dei piatti di vetro nei ristoranti così solo se avevi mangiato tutto e bene pulendo il piatto ed eri satollo e attento leggevi l’annuncio oppure il museo del tempo di sheffield 1966, dove non c’erano abbastanza fondi per fare pubblicità, la città era un agglomerato urbano concentrato con grandi torri ciminiere e case popolari allora su ogni torre incominciarono a dipingere le altezze in piedi e pollici per esempio su una enorme ci scrissero 6,5 pollici e su una piccola 380 piedi e 10 pollici così la gente si infastidi: come ha potuto la citta sprecare così i nostri soldi? non sono neanche riusciti a scrivere i numeri giusti! so per certo che quella ciminiera non e¨ alta 6,5 pollici. abito qui da 40 anni! e così la gente del posto inizio² ad andare a cercare le scritte per tutta la citta per correggerle, indignata ed ecco fatta la pubblicità

beh ce ne sono molte di storie
queste mi hanno fatto sorridere

grazie della luminosa presenza!
mi accompagni sincero!

una mattina destate il sole nascente illumina campagne dorate alberi carichi di frutta insetti uccelli in una interminabile danza della gioia riempiono l’atmosfera di ronzii e cinguettii in un campo, un pomodoro stropicciandosi gli occhi e stirandosi con le braccia verso il cielo esclama, che bel pomodoro che sono! dopo un po un altro pomodoro fa la stesa cosa e dice, che bel pomodoro che sono! pian piano tutti i pomodori si svegliano in coro. che bei pomodori che siamo!

su una vetta dell himalaya ci son tre bonzi a meditare, un giorno passa un aereo, dopo un mese il più giovane dice boing 747, passano tre mesi e il mezzano dice concorde passa un anno e il più anziano mettendo il dito indice al naso fa ssshhhh, come dire un po di silenzio per favore.

sono come il più giovane, continuo a parlare parlare, parlare..

poco fa stavo leggendo una storia simile…
Tolstoi, i tre monaci

una volta sono andato a sentire un seminario di luciano berio dal titolo che cose la conoscenza, attraverso la composizione musicale, quindi teoria musicale, scale, boezio, con esecuzioni di brani, violino e bassotuba, ho pure le registrazioni di quei brani. alla fine chiesi ai musicisti visto che i suoni mi sembravano molto liberi se il maestro dava loro un canovaccio su cui loro poi adattavano l’improvvisazione, loro sgranando gli occhi mi risposero sei pazzo! era tutto scritto e stabilito. poi chiesi al maestro, nella nostra epoca dove le massime espressioni della musica afroamericana free jazz e la musicaclassica si toccano, mentre la musica afroamericana ha una solida mitologia di fondo la memoria della grandemadre africa, la musica occidentale non avendo un mitologia su cui poggiarsi rischia di sembrare una nuvola sospesa nel vuoto un puro esercizio di stile? come la vignetta di un fumetto sospesa, vuota di scritte. berio ci penso e disse che così si entrava in campo antropologico ma che comunque la chiave poteva essere l’adozione degli strumenti occidentali adattati nelle loro esecuzioni dalle popolazioni afroamericane. oggi mi sembra difficile separare musica da antropologia anche se la domanda in un certo senso conteneva già la risposta…. tratto dal quaderno, dalla tarantella al blues

un re in ascolto e’ libretto musicale che italo calvino ha scritto per berio e’ tratto da sotto il sole giaguaro, mondadori, ultimo libro di calvino, incompleto dedicato ai 5 sensi ci sono olfatto gusto e ascolto. quindi e’ anche un opera musicale di berio che si intitola come il racconto.mi piacerebbe dedicare un quaderno a john cage con questo titolo.

nonostante i consigli a tacere io continuo a parlare, lo scambio di parole energia idee mi piace troppo e imporsi certe restrizioni come il silenzio giusto come regola lo trovo riduttivo. abbiamo tutta leternita per stare in silenzio. come dicevano quelli del perigeo abbiamo tutti un blues da piangere, ho tutti i loro dischi in vinile. il perigeo gruppo italiano di jazz elettroacustico anni 70. normale che ci vogliono pause dove come dice cage che sovvertono la prospettiva, nel flusso di rumori e suoni in cui viviamo il silenzio diventa anche brano musicale 4 e 33 una pausa per comprendere e capire quello che nel caos vale la pena di ascoltare per dargli la giusta rilevanza.

vorrei trasferirmi interiormente dalla piccola isola della personalità al continente coscienza attraverso il mare del silenzio e della tranquillita

ho appena finito di leggere, piccolo trattato sullimmensita del mondo, che si misura con il passo del camminatore che oppone la misura dello spazio al trascorrere del tempo di sylvain tesson, viaggiatore nomade prima con la moto poi la bici e infine a piedi.

ho letto anche terra-storia di un’idea di marco ciardi racconta di come siamo arrivati alla visione della terra che abbiamo ora noi occidentali culturalmente e scientificamente informati in fondo non è molto che siamo venuti al mondo per capire le tempistiche della nostra terra si usa il calendario geologico viene comparata l’eta della terra 4,5miliardi di anni e un anno solare.

DATE DA RICORDARE
1gennaio: bigbang
9luglio: formazione dell’ossigeno nell’atmosfera
15novembre: comparsa dei primi organismi con gusci o scheletri
13dicembre: avvento dei dinosauri
27dicembre: estinzione dei dinosauri
31 dicembre: comparsa dei primi ominidi
qualche minuto prima della mezzanotte: l’homo sapiens compare
ultimo minuto: sviluppo della civiltà
ultimo decimo di secondo: esplorazione spaziale
ogni minuto corrisponde a 8561 anni
ogni secondo a 143 anni terrestri
ognuno di noi vive mediamente poco più di mezzo secondo

yona friedman ha scritto l’architettura di sopravvivenza e¨ un libro bellissimo spiega che il problema fondamentale e¨ la comunicazione ogni uomo parla una lingua diversa viviamo la torre di babele ogni attimo della nostra vita nel confronto siamo uno nessuno e centomila, allora torniamo ad un linguaggio privo di parole fatto di gesti azioni sguardi.

stamane mio maestro
mandato messaggio:
sempre dritto
sotto alto elemento foglioso
che noi chiamiamo albero
siediti e ascolta
ti indichera la direzione
Om shanti

ora non ricordo se cera albero, io sentito che quelo luogo giusto e seduto su panchina e aspettare. discorso lungo su energia della mente per creare armonia nei luoghi in cui viviamo. sto scrivendo, racconto su incontro di un musicista punk che si chiama blu con lulu esperta pratiche aiurvediche

io..io..io..tu..tu..tu
sempre noi,voi,essi
sempre di piu
quaggiu
lulu

sono appena uscito dalla cartolibreria ho comprato un quaderno verde, ora aspettare seduto come un vecchio incensiere all alba di un villaggio deserto

…e intanto il tempo, se ne va e non torna piu! dove va? andiamo a riacchiapparlo e non se ne parla piu! cosi fu!

noi pescaresi siamo fatti cosi dovunque stiamo ci troviamo a nostro agio! l idea continua a seguirmi, e cosi carico i dati nei neuroni della mia mente, mi hanno appena installato un nuovo software quindi viaggiano pure veloci, dopo un po si accendono i led e torna alla mente una voglia di esplorare tutto in modo selvaggio, selvaggio come l adriatico verde e aspro come i monti carichi di doni e frutti preziosi. dicevo che noi pescaresi ci troviamo bene ovunque, sto bene in montagna in campagna mi piace tantissimo la citta.

quel che cerco spesso con lo sguardo e’ la linea dell orizzonte marino dove spesso mi siedo ad ammirare

l infinito dell infinito nell infinito.

ho trascorso quasi parte della mia vita a fare meditazione zen sulla spiaggia soprattutto dinverno, uno dei miei film preferiti e’ lezioni di piano soprattutto la scena dell arrivo sulla spiaggia col pianoforte insabbiato e gli aborigeni che trasportano tutte le vettovaglie in una dimensione da teatro dell assurdo con la bellissima colonna sonora di michael nyman certe volte la scena la metto a loop e me la sentovedo decine di volte. pescara mi piace girarla di notte soprattutto con la pioggia quando si accende quella terza dimensione sull asfalto dove vengono riflesse tutte le luci dalle numerose e luminose vetrine, trascorro ore la sera a fare questo gioco con la mia musica preferita nelle orecchie in a silent way di miles davis: la sto ascoltando pure ora mentre scrivo, mi trasporta in a dimensione immaginaria come navigare nel mare del nulla di luci colori riflessi percepiti con a sensi amplificati dilatando la percezione dello spazio e del tempo. ricordo quando studiavo a bologna ho conosciuto uno stralunato ragazzo francese alan che rimase a casa nostra per alcuni giorni, la sera si usciva e al ritorno dalle osterie lui si esibiva per le strade notturne con un repertorio attinto a piene mani da jaques tati e da attori francesi tipo belmondo. allora non sapevo cosa fosse psicocibernetica forse neanche lui lo sapeva, prendeva il tempo e lo aggrovigliava assieme allo spazio con la forza della sua mente traspordandoci in una dimensione oltre dove i muri si allargavano e si restringevano l asfalto piatto iniziava ad ondulare, grande alan, non lho piu rivisto! dicevo sono tornato da poco a pescara e proprio laltro ieri mandato messaggio maestro sufi : sono appena atterrato con mia navicella nei pressi di pescara, astronave lasciata fuori atmosfera terrestre, attendo indicazioni. ieri mattina la risposta:

sempre dritto,
sotto un alto elemento
foglioso che noi
chiamiamo albero
siediti e ascolta,
tiindichera la direzione!
Om Shanti

uscito di casa inizio a ruotare attorno alla danza delle opportunita scorgo un varco e mi faccio risucchiare all interno dell ideale spirale di energia,

mi ritrovo a vagare per la citta, una signora si e’
affacciata dal bar con un cappuccino tra le mani,
seguo il flusso entro a prendere un caffe, esco e mi siedo sulla panchina, non ricordo se c era lalbero, domani vado a controllare, questa e’ una delle mie vie preferite un po grunge un po chic un po radical, scorre una bella energia fresca e innovativa, quandovedo due ragazze avvicinarsi e WOW non posso credere ai miei occhi, cosi nell immediato dico: lulu, lei mi sente si gira e parliamo, racconta un po di lei, dopo un po
va via assieme alla sua amica. lulu, chakra ben accordati, buona centratura dell essere, grande equilibrio nell ego. mi ricompongo mi carico l essere e vado via, ripenso alle facce sorprese delle ragazze, portavo un grande cesto con campanacci e altra cianfrusaglieria di strumenti musicali, in quel momento li avrei suonati tutti! pure a lei ho detto della nota giusta! si la nota giusta l ho cercata per anni dentro gli strumenti musicali per le strade. come quei jazzisti che suonano anni lungo i fiumi sopra i ponti e lungo le vie di new york poi trovano la nota giusta e non e’ piu lo stesso. come nella tecnica zen della velocita e spontaneita di esecuzione del gesto, vero che ci stanno dietro anni e anni di esercizi a tracciare segni col pennello imbevuto d inchiostro, veloce sul foglio bianco, carico solido quantico. dannunzio diceva, puoi percorrere una via dieci volte e se la percorri con me non ti apparira mai piu come la vedevi prima. se percorriamo cento volte una via magari la vediamo sempre allo stesso modo chi puoi dire che non sia giusto. percorro cinquanta volte la stessa via e poi trovo la nota giusta e da quel giorno quella via mia apparira sempre diversa ogni volta che la percorro. come dicevo i sensi si amplificano e percepisco lo spazio e il tempo con più intensita. nell esperienza spaziosensoriale siamo sempre noi che scegliamo la direzione nello sfasamento sincronico, a volte occorre un motore di soccorso a due cavali per riprendersi dal flusso indistinto di coscienza paradossale e stralunato a tratti quasi surreale. con lo smalto alle unghie per non dir di no, sento una ragazza marchigiana dire:
veni-o te serve n elemento de sorpasso!
nel frattempo sul cellulare ricevo messaggio:
come puo essere che non hai la voce
e hai tutta sta voglia di parlare
mentre io cerco solo
il silenzio

essenza dinfinito nella spirale di energia
dell oggi del domani e del dopodomai
e cosi senza soldi in tasca verso casa torno
buon viaggiare, in te… in me in te in noi in voi
pure inessi ed anche in caffè. punto G
collage orfico pieno di sostituzioni manipolazioni citazioni false o meglio copie originali ascolto meta -analitico di una non-spazialita a-temporale
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infinito mantra del mu

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cera una volta
il tempo,
il tempo senza tempo,
pian piano
si e’ trasformato in tempo,
il tempo con il tempo:

ieri due testimoni di geova
un uomo e una donna
mi hanno fermato
mostrandomi un libricino
io a mia volta
tirando fuori un foglietto
dalla mia sacca ho detto:
in questi tempi
la sola risposta
ai nostri problemi…
e’ il succo di carote!

sono fuggiti senza proferire parola!
ecco se avessero letto foglietto
avrebbero scoperto:

il giallo carico e denso del pane di mais tostato/ l’arancione forte e caldo della zucca/il bianco candido color pastello dei fagioli/delizia di papille e pupille.

sebbene ci sia una forza che da una determinata forma sembra non essere traducibile in una geometria non si sa mai esattamente la forma che avra ma seguendola e osservandola si può intuire il suo movimento e diventiamo quel movimento

spontanei rilassati tranquilli determinati

zuppa di grano saraceno
verza rossa zucca gialla
cipolla bianca
tre patate fagioli salvia olio
cuoci le verdure separate e
uniscile alla fine nero piatto
così mantengono
colori e fragranza

son pieno di un vuoto
in giapponese Mu

sai quanto mi farebbe bene
stare qualche giorno con te
a riempire quel vuoto

anche a me andrebbe
di condividere 2 cerchi
dell infinito

quello che cerco con lo sguardo
e’ la linea dell orizzonte marino e
spesso mi siedo ad ammirare

l infinito dell infinito nell infinito.

la tua ricetta e’ arrivata mentre incidevo sulla terra e sognavo un piatto di verdure fumanti…

niente finisce tutto ricomincia
Puo nutrirsi solo della fantasia chi resta a guardare in superficie senza ficcare lo sguardo sotto la scorza.

vero fino a un certo punto, prima cosa,
ognuno sceglie la sua via nella conoscenza quindi usare solo la fantasia, a volte, può anche essere la via giusta. nell astronomia o nella ricerca cellulare molto spesso le immagini viste in telescopi e microscopi dei scienziati sono molto simili a immagini create da artisti, tempo prima, solo con la mente. occorre dire che difficile guardare sotto la scorza dell infinitamente piccolo o dell infinitamente grande, chi può dire se le immagini di telescopi e microscopi siano effettivamente più reali e veritiere di considerazione di quelle create dagli artisti?

posso guardare sotto la scorza dell immediato . di un punto geografico posso sapere la reale consistenza del suolo o tutte le notizie sulla vegetazione esistente. in una famosa xilografia si vede una natura splendente e rigogliosa e un uomo in ginocchio con la testa fuori dall atmosfera intento a guardare il cielo la luna e le stelle. gli uomini antichi avevano una grande conoscenza dell astrologia e dell astronomia. una popolazione africana i dogon conoscono l’esistenza di una stella nana sirio b che si avvicina alla terra con un movimento ciclico si 63 anni e non e’ visibile a occhio nudo così come sanno dei cerchi di saturno e delle nutazioni della luna. questi uomini conoscono poco quello che avviene nel mondo vegetale, forse sanno usare le piante e le erbe per curarsi ma conoscono poco l’ecologia vegetale e tutte le catene esistenti tra gli organismi viventi.

spesso e’ l esperienza che ci guida e la fantasia svolge sempre la sua parte. se prendo un arancia, la osservo, il colore e l’odore della buccia la consistenza e la forma possono darmi notevoli soddisfazioni psicofisiche e’ vero che se la sbuccio scopro quel che ce’ sotto la scorza, il sapore della polpa aromi e profumi coinvolgendo altri sensi

la memoria delle cose

[vibr:a:zione di super-ficie]

[din:am:ica delpu_nto]

[fo.rza di inci^denza]

[arrivano con la tramontana le

luccicanti promesse delle

stelle marine]

nel silenzio ascolto i suoni della natura lento godo del sole e del vento sulla pelle, coloro pensieri che si disciolgono nel nero inchiostro dell anima profumo le luccicanti promesse delle stelle marine suono mentre raccolgo terra generosa come racconti

cento

Ferdinando Renzetti

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