Fasce di Van Allen in avvicinamento e conseguenti catastrofi imminenti
“Lo scienziato italiano Salvatore Conti (nato a Ara Nova-Fiumicino nel 1949), che lavora alla NASA, ha studiato le Fasce di Van Allen e ha detto che si stanno avvicinando sempre più alla Terra, creando così un forte scompenso magnetico che produrrà danni enormi man mano che si avvicina. Il punto in cui avverrà il crollo totale dovrebbe avvenire intorno agli anni 2030 e la superficie terrestre sarà soggetta a un calore enorme, che provocherà la distruzione della vita di uomini, piante e magari anche la fusione delle rocce. E lo scienziato ha avvisato. “Attenzione, non saranno le radiazioni solari a provocare questo “bruciamento”, ma il fortissimo magnetismo delle fasce, non più schermato dall’atmosfera.” Una persona con la parola interiore, a cui nel 2005 era stato chiesto se ciò sarebbe avvenuto più vicino al 2005 o al 2050, ha detto “Più vicino al 2005″.
Calcolando: 2050 – 2005 / 2 = 2022/2023 + 5 anni = entro il 2027/2028. Tenetevi allegri, ragazzi, ci sarà da divertirsi…
Per approfondimenti:
Verso una possibile transizione geomagnetica ? A. De Santis 1,2, E. Qamili1, and L.Wu3,4
.. la cui singolarità finale (un punto critico tc) rivela un grande cambiamento nel prossimo futuro (2034 ± 3 anni), quando l’area SAA raggiungerà 1 emisfero. Un interessante aspetto che è stato trovato di recente è la possibile diretta del collegamento tra la SAA ed il livello medio globale del mare (GSL). Che il GSL è in qualche modo collegato con SAA è confermato anche da risultati simili, ottenuti con un’analisi analoga critica di fit, eseguita su il GSL: il corrispondente punto critico (2033 ± 11 anni) corrisponde, entro gli errori di stima, con il valore trovato per l’SAA. Da questo risultato risulterebbe che tc sarebbe il momento di non ritorno, dopo il quale il campo geomagnetico potrebbe cadere irreversibilmente e portare a
una transizione geomagnetica globale che potrebbe essere un’inversione di polarità.
http://daltonsminima.altervista.org/page/2/
Salvatore Conti (consulente esterno Nasa) e il decadimento delle fasce di Van Allen (causato dalla scomparsa del campo elettromagnetico della Terra):
1) E ‘nato a Ara Nova (Fiumicino) nel 1949,si trasferisce a New York, all’età di 20 anni (1969)
2) Nel 1972 viene ammesso a Yale … dove raggiunge il Dottorato in Matematica Applicata e Fisica
3) Nel 1983 è assunto dalla Dupont, a Houston
4) Nel 1990 è assunto dalla NASA
“Beh, la cintura di Van Allen è in realtà costituita da 2 enormi nubi di particelle altamente cariche che esistono intorno al nostro pianeta e sono tenute nella magnetosfera del nostro pianeta dal campo magnetico. Quando il campo magnetico diventa instabile a causa della rapida vibrazione dei suoi poli, la cintura di Van Allen crollerà e le sue particelle bombarderanno praticamente la Terra con enormi radiazioni. Dai nostri calcoli, la quantità di radiazione che raggiungerà la superficie sarà devastante. La maggior parte delle piante e degli animali terrestri e quelli che vivono vicino alla superficie del mare, saranno uccisi … e il tasso di mortalità umana previsto è del 75-80%. E quelli che sopravvivono saranno colpiti in un modo che noi possiamo solo teorizzare. Non solo fisicamente, ma anche fisiologicamente e geneticamente. No, il sole non ci friggerà con le radiazioni, questo è solo fantascienza, un tentativo pretenzioso dei film di fantascienza. Ma l’alta carica delle particelle di Van Allen sarà quella che distruggerà.. .
http://www.livescience.com/38059-magnetism.html
http://www.space.com/23131-earth-magnetic-field-shift-explained.html
http://www.corriere.it/scienze/14_maggio_21/buco-nero-centro-galassia-sentiero-un-altro-universo-b58356ee-e0f7-11e3-90e5-e001228dc18c.shtml
Dal capitolo 20 del Rapporto Omega
http://rapportoomega.blogspot.it/2015/05/l-aura-dellanima-il-corpo-spirituale.html
Nel capitolo 61 di Questa è la Mia Parola “…pregate che non sia in un giorno di sabato, quando gli uomini si lasciano andare ai loro piaceri….”
Marco Bracci
Articolo in sintonia: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2016/01/antropocene-lera-della-distruzione-del.html