Ora siamo in guerra, per davvero….
“Bombardare la Siria perché i terroristi erano Siriani è come bombardare la Sicilia perché c’è la mafia”.
Già.
Salvo che è già successo.
Bombardando l’Afghanistan con la scusa dei dirottatori mediorientali, che oltretutto erano Arabi, Egiziani (uno solo afghano).
D’altronde, il terrorismo dei bombardamenti di stato non viene certo giustificato dal terrorismo degli attentati: “tu quoque” non è una esimente, e attaccare il “nemico” dopo la fine dell’attacco suo non si chiama “difesa”, bensì “vendetta” (don Lorenzo Milani).
La legittima difesa è tale a precise restrittive condizioni:
- Sotto attacco,
- Per la durata dell’attaco (non oltre),
- Allo scopo di repingere l’attacco (con proporzione di mezzi al fine).
Giustizia è invece indagare su un delitto, individuare, arrestare, porre in condizione di non nuocere i responsabili, quali che essi siano.
Ma lo spirito giuridico gode di scarsa salute nell’epoca della guerra.
“I francesi abbandoneranno la guerra in Algeria quando capiranno che rimanere costa loro di più che andarsene”
(Charles De Gaulle).
Sensibili solo al portafogli, ma anche zucconi, testardi e bradipi mentali, impiegarono molto tempo a capire.
L’Europa coloniale è ancora oggi incapace di fare i conti con la propria sanguinaria storia.
E’ ora di occuparci del nostro futuro, visto che il futuro è nostro, come giustamente dichiara Diego Fusaro, ma in Europa e negli Usa (immigrati europei) inizia da un passato di catastrofi costruite con le proprie stesse mani.
I principali esportatori di armamenti del pianeta sono, nell’ordine: Usa, Russia, Cina, Germania, Francia, Israele, Italia, Svezia.
L’Italia è al settimo posto, tra i primi 8 paesi, di cui 6 europei ed uno di emigrati europei.
Gli europei dovrebbero riflettere più a fondo sul proprio agire.
Esportano così tanta democrazia che ogni tanto gliene ritorna indietro.
Deflagrante, come quella esportata.
I popoli sprovveduti, al suon degli inni nazionali, dichiarando di “non avere paura di nessuno”, sono sempre andati verso disatri immani, per la gioia delle classi dirigenti che si fregavano le mani sui lauti guadagni di sanguinarie guerre.
“Occhio per occhio, e il mondo sarà cieco” (Mohandas Gandhi).
“Contro la guerra dobbiamo essere duri come le pietere”
(Aldo Capitini).
“O l’umanità abolirà gli armamenti, o gli armamenti aboliranno l’umanità”
(Albert Einstein).
Ogni giorno è un giorno nuovo, repetita juvant.
Vincenzo Zamboni
Post Scriptum: “In Belgio sono state sequestrate delle armi da guerra in mano a privati, considerati fiancheggiatori e complici degli assassini di Parigi.
Una persona sana dovrebbe attendersi che le armi da guerra stiano solo chiuse a chiave nei depositi delle caserme, utilizzabili solo nel momento della difesa contro l’attacco di un esercito straniero, e non certo in mano a privati che se le sono procurate.
Se non si affronta radicalmente il problema delle armi, della loro produzione eccedente le esigenze reali della difesa e del loro commercio (nazionale e internazionale) non si uscirà mai dalla spirale “guerraterrorismosicurezza”, con persistente aggravamento dell’inferno deficientedelinquente nel quale produttori e consumatori di materiale bellico ci stanno continuamente infilando, per squallidi motivi di bottega.”
L’Isis ha fino ad ora rappresentato gli interessi della NATO e delle multinazionali, facendo il lavoro sporco che l’opinione pubblica internazionale non doveva sapere.
La strage di Parigi è il casus belli che serviva alle diplomazie ufficiali per intervenire direttamente nel conflitto siriano dove l’Isis stava perdendo le sue posizioni in seguito all’intervento della Russia.
Francia, USA, UK, Israele e i loro alleati intervengono in nome di una guerra ad un terrorismo islamico che loro stessi hanno sempre diretto e finanziato. Questo ha dimostrato Putin denunciandoli nel suo intervento al vertice del G20 di Antalya Terrorismo-Russia ONU-Sicurezza-Arte-Contrabbando
Almeno i nazisti avevano il coraggio di dichiarare apertamente la loro ideologia e i loro scopi.
Il nuovo ordine mondiale opera attraverso la finanza e il terrorismo per i medesimi scopi di dominio ma ingannando le popolazioni e usando cinicamente le stragi per manipolarne l’opinione.
Serviva una scusa per fermare la Russia che ha scompaginato sul terreno i loro piani.
Ora siamo in guerra. Una guerra che il capitalismo ha scatenato contro la democrazia, il diritto dei popoli e il benessere di tutti. Per affermare invece l’obbligo feudale di sottomissione a pochi gerarchi che accentrano nelle loro mani la ricchezza mondiale.
Sergio Martella – http://www.linterferenza.info/
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Articolo di cronaca collegato: http://www.direttanews.it/2015/11/17/putin-navi-russe-verso-la-siria-distruggeremo-lisis-come-facemmo-con-hitler/