Turchia. Togliere l’assedio a Silvan, appello urgente per la solidarietà internazionale
Appello urgente per la solidarietà internazionale
Togliere l’assedio a Silvan
Il governo turco ha abbandonato il processo di pace in corso negli ultimi due anni nei quali non vi era stato quasi nessun morto negli scontri con le forze di sicurezza. Dopo la campagna per le elezioni generali di giugno, deturpata da 170 violenti attacchi alle sedi dell’HDP e da bombardamenti alle sedi di Mersin e Adana dell’HDP, quattro persone sono state assassinate e molte sono rimaste ferite da una bomba nel comizio elettorale conclusivo dell’HDP a Diyarbakir. Dopo le elezioni che hanno negato al partito AKP una maggioranza in Parlamento, la violenza è aumentata in modo massiccio. Trentatre giovani di una missione umanitaria a Kobane sono stati uccisi da una bomba a Suruç. Mentre aumentava il numero dei morti, alcune autorità locali nelle zone kurde hanno proclamato l’ “autonomia” per proteggere i loro abitanti. La risposta del governo turco è consistita in una serie di attacchi a quelle zone da parte delle forze di sicurezza. E’ stato dichiarato un coprifuoco di 24 ore, e reparti di soldati e squadre delle forze speciali di polizia hanno attaccato i dintorni, collocando cecchini sui tetti e sparando su chiunque scenda nelle strade. Molti civili, fra cui donne, bambini e vecchi, sono morti.
L’ultimo di questi attacchi sta avvenendo a Silvan
A partire dal 2 novembre, i quartieri di Tekel, Mescit e Konak nella città di Silvan (provincia di Diyarbakir, nella Turchia sud-orientale) sono sottoposti all’occupazione dell’esercito turco e delle forze speciali di polizia turca. Vi è un coprifuoco di 24 ore. I civili non possono uscire dalle loro abitazioni per le loro fondamentali necessità, neppure per portare i feriti a ricevere le cure mediche o per seppellire i morti. Le persone si nascondono negli scantinati mentre carri armati pattugliano le strade sparando contro gli edifici con le mitragliatrici. Sulle alture circostanti sono stati collocati dei blindati che bombardano questi quartieri di civile abitazione. Sono stati usati anche degli elicotteri per colpire la zona. Il numero dei morti e dei feriti non è conoscibile con esattezza, ma si ritiene che fra loro vi siano donne, bambini e anziani.
Ziya Pir, parlamentare del Partito Democratico dei Popoli (HDP) eletto in quell’area, riferisce di aver tentato di conferire con un funzionario del Ministero delI’Interno, il quale gli ha detto: «Spazzeremo via questi tre quartieri dalla carta topografica».
Ziya Pir riferisce quanto segue:
«Sparano ovunque in modo indiscriminato. Soldati, polizia e persone assolutamente non identificate, che posso definire soltanto “cacciatori di teste”, rastrellano da cima a fondo gli edifici col fuoco delle mitragliatrici. Sono stati posizionati dei blindati che dominano questi quartieri. Non possiamo entrarvi dentro».
Le informazioni che possediamo dall’interno dicono che le persone si nascondono a gruppi di 10-15 nelle cantine degli edifici, perché vi sono dei tiratori scelti appostati sui tetti delle case. Se essi vedono anche soltanto un’ombra all’interno di una casa, o qualsiasi segno di vita, aprono il fuoco. In precedenti operazioni vi sarebbe stata talvolta un’interruzione di un’ora o due. Adesso la sparatoria dura tutto il giorno senza interruzioni».
Il 15-16 novembre la Conferenza del G20 sarà ospitata dal governo turco ad Antalya. Nel frattempo quel governo è impegnato in un massacro indiscriminato dei suoi concittadini. Questi attacchi hanno avuto luogo nel corso della recente campagna elettorale e continuano dopo di essa. Gli obbiettivi sono le zone nelle quali l’HDP ha riportato un elevato numero di voti.
La riunione del G20 è di notevole prestigio per il governo turco, e purtroppo i governi europei stanno adesso attenuando le loro critiche sulle violazioni dei diritti umani in Turchia, nella speranza che il governo turco restringa il flusso dei rifugiati in Europa. Il vostro intervento può fare la differenza.
Esprimete, per favore, la vostra preoccupazione per quanto sta ora avvenendo in Turchia.
Per salvare vite, abbiamo bisogno che le forze di sicurezza cessino le loro operazioni contro la popolazione civile e consentano a parlamentari e osservatori internazionali indipendenti di avere accesso a quelle zone.
Inviate le vostre comunicazioni a:
Ministro degli Esteri
Feridun Hadi Sinirlioglu
Dr. Sadik Ahmet Cad. No: 8 Balgat
Ankara, Turchia
Tel. (90-312) 10 00
Sito web: www.mfa.gov.tr
http://www.mfa.gov.tr/contact-us.en.mfa
Per favore, inviate copia delle vostre comunicazioni a:
E Mail: barisbloku@gmail.com
Twitter: barisbloku
Facebook: / barisbloku
L’appello è firmato da:
78’LİLER GİRİŞİMİ (78’s Inıciative)
AKADEMİ SUSMAYACAK (The Academy won’t be silenced)
AKADER
ALEVİ KÜLTÜR DERNEKLERİ (Alevi Cultural Organizations)
ALEVİ BEKTAŞİ FEDERASYONU (Alevi-Bektashi Federation)
ASRIN HUKUK BÜROSU (Asrın Law Firm)
BARIŞ GİRİŞİMİ (Peace Initiative)
BARIŞ İÇİN AKADEMİSYENLER (Academy for Peace)
BARIŞ İÇİN KADIN GİRİŞİMİ (Women Initiative for Peace)
BAŞLANGIÇ DERGİSİ (Başlangıç Magazine)
CHP VEKİLLERİ (Diputies of Peoples’ Republican Party-CHP)
DBP (Demokratik Bölgeler Partisi) (Democratic Regions Party)
DEMOKRASİ İÇİN HUKUKÇULAR (Lawyers for Democracy)
DEMOKRATİK İSLAM KONGRESİ (Demoratic İslam Congress)
DEVRİMCİ HAREKET (Revolutionary Movement)
DHF (Demokratik Haklar Federasyonu) (Democratic Rights Confederation)
DİK (devrimci İşçi Komiteleri) (Revolutionary Workers’ Comitees)
DİP (Devrimci İşçi Partisi) (Revolutionary Worker Party)
DİSK (Devrimci İşçi Sendikaları Konfederasyonu) (Revolutionary Workers’ Unions’ Confederation)
DSİP (Devrimci Sosyalist İşçi Partisi) (Revolutionary Socialist Worker Party)
DTK (Demokratik Toplum Kongresi) (Democratic Community Congress)
EHP(Emekçi Hareket Partisi) (Labour Movement Party)
EMEK VE TOPLUM ARAŞTIRMALARI MERKEZİ (Center of Labour and Society Investigations)
EMEP (Emek Partisi) (Labour Party)
ESP (Ezilenlerin Sosyalist Partisi) (Socialist Party of Oppresseds)
GESOS (Genç Sosyal Demokratlar) (Young Social Democrats)
GİYİM SEN (Textile Union)
HALKEVLERİ (Community Centers)
HDK (Halkların Demokratik Kongresi) (Democratic Congress of Peoples)
HDP (Halkların Demokratik Partisi) (Peoples Democratic Party)
HELSİNKİ YURTTAŞLAR DERNEĞİ (Helsinki Citizens Association)
İHD (İnsan Hakları Derneği) (Human Rights Association)
İŞÇİ DEMOKRASİSİ PARTİSİ (Party of Worker’s Democracy)
KALDIRAÇ (Magazine)
KESK (kamu emekçileri sendikaları konfederasyonu) (Public Workers Unions Confederation)
KJA (Özgür Kadınlar kongresi) (Free Women Congress)
KÜRESEL BAK (Global Peace and Justice Coalition)
ÖDP (Özgürlük ve Dayanışma Partisi) (Freedom and Solidarity Party)
ÖZERK SANAT KONSEYİ (Autonomous Art Council)
PARTİZAN (Magazine)
PİR SULTAN ABDAL KÜLTÜR DERNEĞİ (Pir Sultan Abdal Cultural Association)
SDP (Sosyalist Demokrasi Partisi) (Socialist Democracy Party)
SFK (Sosyalist Feminist Kolektif) (Socialist Femminist Collective)
SODAP (Sosyalist Dayanışma Platformu) (Socialist Solidarity Platform)
SODEV (Sosyal Demokrasi Vakfı) (Socialist Democracy Foundation)
SOSYAL ARAŞTIRMALAR VAKFI (Foundation for Social Investigations)
SYKP (Sosyalist Yeniden Kuruluş Partisi) (Socialist Refoundation Party)
TMMOB (Türk Mühendis ve Mimar ve Odaları Birliği) (Turkish Arquitects and Engineers Association)
TODAP (Toplumsal Dayanışma için Psikologlar Derneği) (Psychologists Association for Social Solidarity)
TÖP-G (Toplumsal Özgürlük Parti Girişimi) (Social Liberty Party Iniciative)
TTB (Türk Tabipleri Birliği) (Turkish Medical Association)
TÜRKİYE GERÇEĞİ (Turkey’s Reality)
ÜNİVERSİTE ÖĞRETİM ÜYELERİ DERNEĞİ (Association of University Lecturers)
TYS (Türkiye Yazarlar Sendikası) (Writers Union of Turkey)
YEŞİLLER VE SOL GELECEK PARTİSİ (Greens and the Left Party of the Future)