“Lex, sed dura lex” – Legge di stabilità molto instabile….
“La Legge di stabilità non dà le risposte che sarebbero necessarie”. A dirlo è il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, intervenendo alla XXXII Assemblea nazionale dell’Anci in corso a Torino: “Nella Legge – riportano le agenzie – c’è un’unica notizia positiva, che riguarda le amministrazioni comunali: il superamento del Patto di stabilità per gli investimenti.
Ma questa misura da sola non basta per rilanciare investimenti e occupazione. Se non riparte l’occupazione possiamo bearci ogni giorno degli indici di fiducia, ma poi questi vengono smentiti dalla condizione concreta delle persone”. Da questo punto di vista, spiega Camusso, la “Legge di stabilità non fa quel salto di qualità che ci dovrebbe essere soprattutto nell’uso e nella gestione delle risorse”.
Nella Legge di stabilità, invece, restano le incertezze sul futuro delle Province. “A differenza di quanto si afferma, i tagli sono rimasti: molte rischiano il default, con conseguenze sia sui lavoratori sia sui servizi che erogano” ha detto Camusso. Sull’intero pacchetto delle riforme, la leader sindacale ha detto che “sono un cantiere sempre aperto, che continua a lasciare alle spalle problemi che non si risolvono. Invece di andare verso la semplificazione, si sta andando verso la complicazione istituzionale”. Riguardo invece la situazione del pubblico impiego, per Camusso “il rinnovo dei contratti, così com’é stato proposto, ci fa vedere grandi nuvoloni all’orizzonte invece dello sblocco di una situazione che dura da anni”.
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