Sanità – Le Regioni potranno aumentare le tasse per sanare i deficit sanitari
Il testo della Stabilità pronto per esame Senato. Nessun nuovo ticket ma Regioni potranno comunque aumentare le tasse per sanare deficit sanitari.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha apposto la firma che autorizza la trasmissione alle Camere. Per la sanità si confermano i 111 miliardi per il 2016, compreso il finanziamento (800 milioni) per i nuovi Lea. Ospedali in rosso nel mirino e per le Regioni resta la facoltà di aumentare le aliquote fiscali locali per sanare i disavanzi sanitari.
Il presidente della Repubblica ha firmato l’autorizzazione alla trasmissione alle Camere della legge di Stabilità. Dalla settimana prossima avrà quindi inizio ufficialmente la sessione di bilancio a Palazzo Madama con le comunicazioni in Aula del presidente Pietro Grasso. Intanto, la commissione Bilancio ha iniziato a delineare il possibile calendario dei lavori. Le audizioni dovrebbero svolgersi il 2 e il 3 novembre per dare successivamente inizio all’esame del provvedimento.
Le novità per la sanità. Il Fondo sanitario 2016 è fissato a 111 miliardi, compresi gli 800 milioni vincolati ai nuovi Lea che dovranno essere approvatio entro febbraio prossimo. Le Regioni in Piano di rientro potranno aumentare le aliquote fiscali locali per sanare il disavanzo sanitario, viene quindi a cadere il rischio ventilato stamane da alcuni quotidiani di un ricorso massiccio a nuovi ticket per sanare i debiti. Resta il fatto, è sempre bene ricordarlo, che le Regioni hanno comunque autonomia di scelta sui ticket, a prescindere dall’essere o meno in Piano di rientro, come dimostrano i diversi e ripetuti interventi sulla compartecipazione alla spesa dei cittadini adottati in quasi tutte le Regioni dal 2000 (quando i ticket nazionali furono quasi tutti aboliti) ad oggi.
Le Aziende ospedaliere in rosso sono nel mirino del Governo e i Direttori generali rischiano il posto se non le metteranno in regola entro tre anni dall’accertamento di un deficit pari al 10% della differenza tra costi e ricavi o comunque superiore ai 10 milioni di euro (vedi altro articolo). Alle non autosufficienze altri 150 milioni che vanno ad aggiungersi ai 250 già stanziati e altri 90 milioni per l’assistenza ai disabili gravi senza familiari.
Nascono poi le Aziende uniche ospedaliero-universitarie sul modello di quelle ipotizzate tempo fa …
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