Democrazia orwelliana ed annuncio “shop” del “caro premier” in tv: “Il canone lo pagherete tutti (in bolletta), anche se non avete la tv..”
5 ottobre 2015, passerà alla storia, cappuccino e pastarella amarissimi in quel di Treia. In realtà non perché fossero privi di zucchero, l’amaro in bocca mi è venuto leggendo la notizia sparata in prima pagina dai giornali: “renzi annuncia in tv che il canone si pagherà in bolletta…”. Sì, di tutte le odiose riforme “democratiche” portate a compimento dall’odioso premier (mai eletto) questa mi sembra veramente la più odiosa.
Lasciamo da parte la legge elettorale per “eleggere” i “nominati” dai partiti, il jobs act che cancella i diritti dei lavoratori, le nuove norme che oscurano i diritti costituzionali e della giustizia, l’annullamento degli enti scomodi (come la rappresentanza di province e senato, non più eleggibili dai cittadini), insomma tutta quella sfilza di “riforme” che in realtà ricordano la famosa “controriforma”, quella che ristabiliva il primato papale urbi et orbi…
Ed oggi renzi ha fatto strike, obbliga i cittadini a pagare una iniqua tassa, quella sulla tv, inserendola in una bolletta ineludibile, quella elettrica. La tv è un mezzo per pilotare le masse e con questa nuova “riforma” renziana, le masse risultano equiparate. Anche quelle minoritarie che non hanno mai avuto un apparecchio tv e che mai assistono per alcuna ragione a trasmissioni tv, in qualsiasi forma, come ad esempio fa il sottoscritto.
L’escamotage renziano “la tv si può guardare anche dal computer” non tiene conto delle persone che il computer non ce l’hanno oppure che pur avendolo mai e poi mai perderebbero il loro tempo ad ascoltare o ad assistere alle scemenze televisive, ivi compreso -leggo sui giornali- l’annuncio fatto la sera del 4 ottobre 2015 su tg3 dal presidente del (mal)consiglio, in merito alla nuova gabella.
Bravo renzi, grazie a te la democrazia orwelliana è finalmente una realtà anche in italia…
Paolo D’Arpini
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Commento di Dino Di Girolamo: “Domanda: e se uno ha due contatori?”
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Integrazione di Mattia Fantinati: “Ci ha preso gusto, questo governo, a giocare sul filo della costituzionalità. Il problema è che troppo spesso va oltre. E allora succede che impone provvedimenti illegittimi e incostituzionali, sperando che nessuno se ne accorga e rubando soldi su soldi. Il problema è che i cittadini iniziano a svegliarsi…” – Continua in calce al link segnalato
L’ultima novità riguarda l’inserimento del Canone Rai nella bolletta elettrica. Incostituzionale, appunto, perché la legge parla chiaro: quella imposta si applica solo a chi possiede un apparecchio adibito alla ricezione di programmi televisivi. Invece, la “meravigliosa” trovata di Renzi, snatura il canone vincolandone il pagamento ad una bolletta. Illegittimo, appunto. Tant’è che la Codacons già minaccia azioni legale e valanghe di ricorsi da parte dei consumatori.
Poi penso a un’altra conseguenza: perché costringere gli italiani a pagare per un servizio sempre meno pubblico e sempre più di regime? Ricordate cosa è successo la scorsa settimana? Il premier ha sollevato un pandemonio perché un talk show di Rai3 aveva intervistato Di Maio e Di Battista. Hanno paura. Vogliono eliminare il dibattito. Vogliono una tv di regime.”
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Commento di Ferdinando Rossi: “I camerieri dei banchieri e delle multinazionali, quando si vedono al Bilderberg o alla Trilaterale o alla commissione europea, si scambiano informazioni sulle ‘migliori esperienze’.. per loro, .. ovviamente le ‘peggiori’ per i loro popoli.
La Grecia, a cui abbiamo felicemente suggerito di fare una Equitalia greca, visti i disastri combinati in Italia, per tenere il passo con i soldi da dare ai banchieri, previsti nel primo Memorandum, ha sperimentato il pagamento, con la bolletta della luce, delle tasse sulle proprietà immobiliari ; in virtù delle migliaia di famiglie che avevano perso il lavoro, e/o l’assistenza pubblica, e/o la cui impresa era fallita ed il titolare si era suicidato… non riuscirono a pagare e gli venne tolta la luce…
A Renzi la cosa è piaciuta molto e la farà anche in Italia .
Ovviamente dalle TV e dai giornali, il Grande Bugiardo ci dice che lo fa, ‘per farci risparmiare’ e per aumentare le entrate azzerando gli ‘evasori del Canone’ .
Di ripristinare una RAI ’servizio pubblico’ che valga il canone , e/o di ridurre le milionate di Euro date ai clientes del PD (da Fazio, alla Litizzetto) neanche a parlarne …”
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Commento di Elena Vigliano: “Se e’ giusto pagare il canone RAI allora secondo lo stesso criterio lo STATO puo’ decidere quale divano dobbiamo mettere nel soggiorno della nostra abitazione e fornircelo dietro pagamento di una imposta obbligatoria a cui non possiamo sottrarci.
Se lo Stato non si limita ad occuparsi di servizi essenziali quali le Istituzioni della Repubblica, la Giustizia, l’Ordine Pubblico, la Difesa (settori che peraltro trascura e amministra malissimo) ma pretende di dirci a quale televisione dobbiamo essere abbonati, chi limiterà in futuro la sua ingerenza nelle nostre scelte di consumatori? Vuole anche indicarci che marca di mozzarella scegliere?
Ormai il servizio televisivo RAI ha perso la connotazione di “servizio pubblico” che aveva nel 1954 e rientra nella ordinaria categoria dei beni e dei servizi commerciali, in tutto equiparabile agli altri gestori televisivi privati, di cui alcuni sicuramente migliori e, particolare non trascurabile, gratuiti!
Se RENZI e’ veramente il riformatore che dichiara di essere dovrebbe lasciare alla libera scelta del cittadino se dotarsi del servizio RAI oppure di rifiutarlo e quindi di non pagare il relativo canone.
Ciò inoltre costringerebbe la RAI ad una più oculata gestione:
non potendo più contare sull’imposizione forzata del canone ma sulla scelta libera e consapevole del consumatore sarebbe costretta a rivedere i suoi costi esorbitanti e spreconi.
La differenza con le altre emittenti e’ lampante:
Sky realizza un fatturato superiore del 5% sulla Rai pur avendo il 65% in meno di dipendenti.
Mediaset fattura un miliardo in più della Rai (3,7 miliardi la Tv di Berlusconi contro i 2,7 miliardi della Rai) con la metà dei dipendenti del gigantesco Moloch pubblico.
E in Rai il costo del lavoro per unità di prodotto (la produttività) ha superato la soglia del 100% nel 2012. Il costo del lavoro per dipendente alla Tv pubblica è di 88mila euro, ben più alto dei 76mila euro del valore aggiunto per dipendente.”