Siria – La Russia fa sul serio… stiano attenti i velivoli “pirati” usa e compari
La prima missione del bombardamento dell’Aeronautica russa in Siria, il 30 settembre, ha avuto luogo nel quadro della “pulizia” di un territorio a 25-50 chilometri a nord, est e sud-est di Jablah (Governatorato di Lataqia), dove si trova l’aeroporto internazionale Basil Assad, trasformato in base aerea russa. Per eliminare ogni minaccia di attacco a sorpresa contro la base aerea da parte dei ribelli islamici, l’Aeronautica russa mira le posizioni di SI e al-Qaida nei governatorati di Lataqia, Hama e Homs.
Il governatorato di Lataqia si trova sulle coste mediterranee della Siria. Le missioni successive dell’Aeronautica russa dovrebbero tenere a mente i principi della scienza militare, tenendo conto della situazione delle grandi unità dell’Esercito siriano, in nome del quale agiscono. Pertanto, la Russia agirà metodicamente espandendo, passo dopo passo, la portata degli attacchi nel Governatorato di Lataqia. Questo mentre la coalizione guidata dagli Stati Uniti continua, con tutti i rischi che comporta, a bombardare obiettivi illusori dello SI. Sul principio dei piccoli passi, il secondo raid aereo russo del 1° ottobre si è spostato a nord di Lataqia, nel confinante governatorato di Idlib.
Quattro aerei russi Su-24M2 hanno condotto tre voli in cui hanno colpito con bombe laserguidate le basi di al-Qaida a Jisr al-Shughur e Jabal al-Juiya nella provincia di Idlib. Otto altri aerei Su-24M2 hanno condotto due sortite contro i depositi di armi dello SI nella città di Huash, nel governatorato di Hama, già attaccati il 30 settembre da aerei Su-24M2. Si prevede che nei prossimi giorni, a seconda dei risultati di bombardamenti aerei, le truppe di terra siriane lanceranno le operazioni offensive nei governatorati di Idlib e Hama.
Finora l’Aeronautica russa non ha preso seri provvedimenti di protezione nei combattimenti, dato che non ha bombardato la Siria orientale e settentrionale, dove gli aerei possono incrociare quelli della coalizione anti-SI guidata dagli Stati Uniti. Nel nord della Siria, i combattenti curdi (ora alleati dell’Esercito nazionale di Bashar al-Assad) non sono riusciti a controllare il confine con la Turchia nel governatorato di Aleppo (Azaz e Jarablus). Tale discontinuità consente ai ribelli dello SI e, in misura minore, di al-Qaida, di ricevere nuove reclute, grandi quantità di armi e munizioni dalla Turchia.
Secondo la mappa della situazione militare, diverse unità dell’esercito siriano che controllano la città di Aleppo sono circondate dai ribelli. Il governatorato settentrionale di Aleppo è occupato dai ribelli di al-Qaida, l’Oriente e il Sud dallo SI. Tra SI e al-Qaida vi è una collaborazione molto efficace.harta-razboi-SiriaPer collegare Esercito siriano e combattenti curdi nel nord-ovest del Governatorato di Aleppo e sigillare il confine turco-siriano, va spezzato il dispositivo dei ribelli a nord e ovest di Aleppo. Ciò può essere raggiunto dai bombardamenti dell’Aeronautica russa. A meno di 100 km a nord-est del governatorato di Aleppo, nella Siria settentrionale, vi è la base aerea di Incirlik, dove vengono schierati F-16, AWACS e aerei RU-21J (ELINT) coinvolti negli attacchi aerei contro lo SI. E’ da questa base, la cui difesa è fornita da una batteria antiaerea statunitense di MIM-104 Patriot, che gli F-16 turchi bombardano il territorio curdo-siriano. Gaziantep e Kahramanmaras, im Turchia, sono a 25-35 km dal confine turco-siriano. È qui che gli spagnoli hanno posizionato la 1.ma batteria antiaerea del 74.mo Reggimento missili dotato di MIM-104 Patriot, con un raggio di azione di 100 km.
Per evitare scontri con l’Aeronautica militare turca e degli Stati Uniti, la Russia dispiegherà in Siria 1-2 AWACS (Beriev A-50) dei 23 che dispone. Inoltre, i gruppi di aerei da combattimento russi, che svolgono attacchi massicci nel governatorato di Aleppo, saranno accompagnati da 4 Su-27M armati per il combattimento aereo, già arrivati in Siria. Questi gruppi d’attacco opereranno sotto la copertura di una potente interferenza elettronica fornita da contenitori SAP-518/SPS-171 e da velivoli ELINT Il-20M1.549466
Valentin Vasilescu, Reseau International
Traduzione di Alessandro Lattanzio, 2 ottobre 2015
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Articolo collegato:
Discorso di Vladimir Putin all’ONU, 28/9/2015
Jaques Sapir commenta l’intervento di Vladimir Putin all’ONU, sull’intervento in Siria. Merita.
“Le nazioni non dovrebbero essere forzate a conformarsi tutte al medesimo modello di sviluppo, che qualcuno ha dichiarato essere l’unico possibile. Dobbiamo tutti ricordare le lezioni del passato. Ad esempio, dal nostro passato Sovietico, quando l’Unione Sovietica esporto’ esperimenti sociali, imprimendo cambiamenti in altri paesi per ragioni ideologiche, e questo ha spesso portato a conseguenze tragiche, causando degrado anziche’ progresso.”
“E’ urgente chiedere a coloro che hanno creato questa situazione [in Siria, NdT] : almeno ora avete compreso cosa avete fatto? Ma io temo che questa domanda restera’ senza risposta, perche’ essi non hanno mai abbandonato la loro politica. Il vuoto di potere in alcuni paesi nel medio oriente e in nordafrica hanno, ovviamente, prodotto l’insorgere di aree di anarchia, che sono state rapidamente riempite da estremisti e terroristi. Il cosiddetto Stato Islamico ha decine di migliaia di combattenti, inclusi ex-soldati dell’esercito iracheno che sono stati abbandonati a se stessi dopo l’invasione del 2003. Molte reclute arrivano dalla Libia il cui Stato e’ stato annientato in conseguenza di una clamorosa violazione della risoluzione 1973 dell’ONU. E ora si uniscono ai gruppi radicali anche i membri della cosiddetta “opposizione moderata” Siriana, supportata dall’Occidente. Essi hanno avuto armi e addestramento ed ora disertano per unirsi all’esercito del cosiddetto Stato Islamico.”
(Tramite MICHELE BELLAZZINI – SABATO 3 OTTOBRE 2015)
in inglese:
http://russeurope.hypotheses.org/43…
in francese:
http://russeurope.hypotheses.org/43…
il testo integrale del (breve) discorso:
http://f.hypotheses.org/wp-content/…