Treia: olive in salamoia, diritto al cibo, Siria: specnaz in azione, resistere alla NATO, Agenda Setting, il simbolo smarrito…
Il Giornaletto di Saul del 28 settembre 2015 – Treia: olive in salamoia, diritto al cibo, Siria: specnaz in azione, resistere alla NATO, Agenda Setting, il simbolo smarrito…
Care, cari, a tutti gli aderenti e simpatizzanti del Circolo vegetariano VV.TT. (e ad altri volenterosi che ci leggono) faccio un appello: nell’orto abbiamo quattro piante di ulivo cariche di olive verdi, che ormai sono da raccogliere per farle in salamoia. Pensavamo di procedere stamattina e oggi pomeriggio in cui, tra l’altro, ricorre anche il plenilunio. Qualcuno ha voglia di unirsi a noi per aiutarci? Io poi le porterò con me a Spilamberto per la lavorazione; i partecipanti verranno ricompensati con uno o più vasetti pronti, che verranno consegnati per la festa dell’8 dicembre… (Caterina Regazzi) – Continua: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2015/09/27/treia-29-settembre-2015-raccolta-delle-olive-di-san-francesco-da-fare-in-salamoia-lavoro-comunitario-nellorto-del-circolo-vegetariano-vv-tt/
Diritto al cibo – Scrive Sara Di Giuseppe: “Rodotà: “Ah, mi sono abbandonato ai miei…! E si perdono fuori dal microfono le parole conclusive, mentre Stefano Rodotà lascia il palco: ma quella a cui s’è “abbandonato” è stata pura energia civile nell’intensità crescente del suo argomentare e del rispondere, dopo, alle domande del pubblico. Come a quella che lo interroga sull’EXPO milanese, vanitoso show divoratore di risorse in contrasto col suo stesso slogan Nutrire il pianeta…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2015/09/sassuolo-stefano-rodota-diritto-al-cibo.html
Antibiotici nelle carni – Scrive Alex: “In Italia il 71% degli antibiotici viene usato sugli animali da allevamento, anche quando sono sani. Una pratica crudele per farli sopravvivere in condizioni tremende e produrre di più a costi irrisori. E che sta anche generando super-batteri resistenti alle medicine, che possono ucciderci…”
Siria. Specnaz, il terrore dei terroristi.. – Scrive Franco Iacch: “I terroristi hanno seminato vento per troppo tempo compiendo ogni genere di atrocità, convinti di essere protetti dalla Comunità internazionale sempre più incapace di reagire e da quel perbenismo occidentale che si indigna ed apre le braccia. Quella debolezza che nasconde, in realtà, un’incapacità di fondo nell’affrontare l’infimo livello dei terroristi. Perché non si possono sempre girare gli occhi, spegnere la tv o pensare che tutto quello che sta accadendo non possa avvenire anche da noi… Per fortuna la Russia interviene a salvare l’occidente… il terrore dei terroristi, gli specnaz, è entrato in azione..” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2015/09/27/siria-dio-perdona-specnaz-no-e-loccidente-sara-salvo/
Siria. Altri fatti – Scrive Marco Palombo: “M5S: Italia stia fuori da raid francesi in Siria, da divulgare perché la notizia sarà oscurata, soprattutto dal Fatto Quotidiano che spesso simpatizza dai M5S ma che è sulla Siria su posizioni filooccidentali, anti-Assad, e nasconde le vere posizioni del Movimento sulla guerra siriana…”
ISIS. I russi hanno capito tutto – Scrive F.I.: “Gli analisti russi, ripresi dall’agenzia di stampa TASS, puntano il dito contro l’Occidente e gli Stati Uniti per quel mostro (lo Stato islamico) che secondo loro sarebbe stato partorito a tavolino. L’Isis nasce come una cellula di al-Qaeda in Iraq nel 2013. In pochissimo tempo è cresciuto a dismisura, riuscendo a dichiarare guerra ad alcuni paesi. Nell’estate dello scorso anno i fondamentalisti conquistano Mosul, la seconda città più grande dell’Iraq e dichiarano la nascita di un califfato che si estende da Aleppo, nel nord della Siria, alla provincia di Diyala, a est dell’Iraq, con una popolazione di sei milioni di persone…” – Continua:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2015/09/isis-i-russi-hanno-capito-tutto.html
Post Montesilvano – Scrive Ettore Stella a commento dell’articolo di Caterina – http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2015/09/treia-26-settembre-2015-ritorno-casa.html -: “Ciao Paolo, se a Montesilvano non hai parlato a braccio, mi piacerebbe leggere il tuo intervento completo. Un caro abbraccio”
Mia rispostina: “Caro Ettore, ho parlato a braccio, per un’ora, però il discorso è sempre lo stesso, stai tranquillo che non cambia, qualsiasi cosa leggi sulla spiritualità laica, più o meno, è la stessa detta a Montesilvano”
Resistere alla NATO, sempre – Scrive Tiziano Cardosi: “…il 25 settembre abbiamo fatto una prima riunione per realizzare una campagna di contestazione all’Assemblea Parlamentare NATO, che si terrà a Firenze il 25/26 novembre 2015, e che vuol mettere in risalto i temi del rifiuto della politica bellica NATO e di tutte le nefandezze che ne conseguono…” – Continua: http://retedellereti.blogspot.it/2015/09/firenze-25-e-26-novembre-2015-resistere.html
De Luca. Dalla rivoluzione al “Sì Bwana” – Scrive Gianni Caroli: “…come interpretare la metamorfosi di Vincenzo De Luca, il nuovo Presidente della Campania, trasformato da fiero oppositore -quando non stava ancora sulla poltrona di Santa Lucia- del disastroso continuismo di Bokassolino e Cul’ d’Oro, nel più strenuo difensore dello stato-quo prestabilito, come si manifesta oggi nel chinare il capo ai ‘poteri occulti’ che comandano a Palazzo, dicendo con fierezza immutata: Sì Bwana!” al decreto di Commissariamento di Bagnoli che destituisce i poteri democratici?”
Agenda Setting – Scrive Marco Attard: “Tutti sappiamo che la televisione è il canale più comunemente usato nella pratica della diffusione di modelli, mode e tendenze ed è il più utilizzato da chi vuole controllare le masse nei paesi democratici. Dissento dal pensare che ci sia la possibilità di decidere cosa le persone devono pensare, un potere manipolatorio, categorico e impositivo. In realtà la televisione non impone nulla in termini di cosa pensare, bensì lavora su quel fenomeno che la sociologia della comunicazione Tavistockiana chiama Agenda Setting: la facoltà di decidere….” – Continua: http://paolodarpini.blogspot.it/2015/09/il-mondo-orwelliano-e-gia-realta-anche.html
Commento di Adele: “Una volta a nessuno era permesso di pensare liberamente. Ora è permesso, ma nessuno ne è più capace. Ora le gente vuole pensare solo ciò che si pensa debba pensare. E questo lo considerano libertà”. (Oswald Spengler)..”
Commento di Maria: “IO CI SONO PASSATA E’ ALLUCINANTE QUELLO CHE FANNO, E’ UN PERICOLO GRAVE GLI APPARATI CHE CI GOVERNANO SONO SOSTENUTI DALLA PSICHIATRIA DEVIATA, PAOLO FERRARO E’ UN GRANDE MAGISTRATO CHE LOTTA CONTRO QUESTA MANIPOLAZIONE DELLA PERSONALITA’”
Analisi del voto greco – Scrive NPCI: “Le elezioni tenute in Grecia il 20 settembre hanno confermato la maggioranza assoluta in Parlamento al governo SYRIZA-ANEL formato dopo le elezioni dello scorso gennaio, nonostante in luglio abbia accettato di imporre le misure di austerità prescritte dalla Troika e di sottomettere la sua attività futura al controllo di questa: la Grecia sarà un condominio della NATO e della Troika..” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2015/09/27/la-lezione-delle-elezioni-in-grecia-del-20-settembre-2015/
Il simbolo smarrito – Scrive Roberto Anastagi: “Recentemente ho terminato di leggere il libro di Dan Brown “The lost symbol” e ho trovato che le ultime pagine erano particolarmente interessanti. Vi traduco un po’ dei concetti di quelle pagine. I misteri degli antichi erano concentrati su Dio dentro di noi… l’umano uguale a Dio. Per la bibbia invece è Dio che è al disopra di noi e l’umano è il peccatore senza alcun potere. Buddha disse: voi siete Dio. Gesù insegnò che il regno di Dio è dentro di voi. La sola differenza tra noi e Dio è che noi ci siamo dimenticati di essere divini…” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2015/09/dan-brown-lost-symbol-recensione.html
La simbologia dei simboli è simbolica, neh? Ciao, Paolo/Saul
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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:
“Il Ribelle è il singolo, l’uomo concreto che agisce nel caso concreto. Per sapere che cosa sia giusto, non gli servono teorie, né leggi escogitate da qualche giurista di partito. Il Ribelle attinge alle fonti della moralità ancora non disperse nei canali delle istituzioni. Qui, purché in lui sopravviva qualche purezza, tutto diventa più semplice”. (E. Jünger)