ISIS ha i giorni contati… Russia ed Iran si accordano per cauterizzare la piaga purulenta
Russia e Iran stanno incrementando significativamente il loro coordinamento in territorio siriano a sostegno del presidente Bashar al Assad e della sua principale roccaforte, la regione costiera abitata dalla componente alawita.
Diplomatici, generali e strateghi dei due paesi hanno tenuto colloqui di alto livello a Mosca nel corso delle ultime settimane, riferisce il “Wall Street Journal”, che cita anche una “visita segreta” a Mosca del comandante della Forza Qods (unita’ d’elite delle Guardie della Rivoluzione islamica responsabile delle operazioni extraterritoriali), il maggiore generale Qasem Soleimani, lo scorso luglio.
Gli incontri sono culminati con la visita a Mosca del ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif, il mese scorso: un evento che “si e’ inserito nel quadro di questo coordinamento (nell’ambito del teatro siriano)”, come ha dichiarato la scorsa settimana il ministro degli Esteri siriano, Walid al Moallem.
Fonti governative statunitensi citate dal “Wall Street Journal” riferiscono che Washington non e’ in grado di stabilire l’effettivo livello di cooperazione sul campo tra i due paesi; quel che e’ certo, invece, e’ che “gran parte delle attivita’ condotte da entrambe le parti negli ultimi mesi ha riguardato soprattutto la regione costiera di Latakia”.
Nei giorni scorsi funzionari del Pentagono hanno riferito che i droni da ricognizione russi hanno avviato missioni di ricognizione proprio da Latakia, uno sviluppo che pare preludere all’avvio di bombardamenti da parte dell’Aviazione di Mosca contro gli obiettivi dello Stato islamico e delle forze islamiste (tra l’altro anche molti jihadisti turchi si sono arruolati nelle file dell’Isis)
Stando al dipartimento della Difesa Usa, dal 20 settembre 2015 in poi il Cremlino ha schierato a Latakia altre due dozzine di aerei da guerra, oltre a una ventina di elicotteri da trasporto e attacco: “un ostacolo formidabile” al progetto statunitense di abbattere il regime siriano, tanto che negli ultimi giorni Washington ha dovuto moderare i toni e aprire a una partecipazione di Assad alla transizione democratica della Siria.
La Russia, ora alleata dell’Iran, intende fare molto sul serio, contro l’isis. Il califfato del terrore ha i giorni contati. E gli Stati Uniti dello scialbo presidente Obama stanno a guardare l’ennesimo fallimento della politica estera della Casa Bianca.
(Fonte: No Euro)
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Integrazione di Controinformazione: “Dopo aver assistito all’avvenuto insediamento di nuove forze militari russe in Siria, l’ex funzionario del Pentagono Michael Maloof ha dichiarato : “gli Stati Uniti devono lavorare strettamente con l’Iran ed anche in particolare con la Siria per poter uccidere il mostro dell’ISIS (Stato Islamico), che è stato creato da Washington”.
Maloof, analista politico ed ex assessore alla sicurezza dell’ufficio del Segretario di Stato statunitense, ha fatto queste dichiarazioni nel corso di una intervista telefonica con la Pres TV il Lunedì, mentre il segretario di Stato John Kerry aveva detto che gli USA si trovano in guerra in Siria ed in Iraq.
“Gli Stati Uniti hanno aiutato a creare l’ISIS, o ISIL, ed adesso abbiamo davanti questo mostro con cui dobbiamo avere a che fare. Un qualche cosa per cui andremo a lavorare molto, molto duro e gestire direttamente, a causa dell’imminente minaccia non soltanto per la regione ma anche per gli Stati Uniti ed anche per i paesi europei, che amplia la minaccia tangibile”, ha detto Maloof.
“Gli Stati Uniti stanno attualmente conducendo gli sforzi per costruire una coalizione internazionale per affrontare l’ISIS che segue mantenendo influenza sulle grandi fratture di territorio nel nordest dell’Iraq e della Siria Orientale.