Palmyra ed il caso Asaad – Occidente ipocrita e baro: piange il morto per non aver difeso il vivo

Palmyra  tagliagole isis in mostra

L’Occidente che ha favorito chi ha ucciso l’archeologo siriano Asaad
Oppure: Chi strumentalizza l’assassinio dell’archeologo siriano

Dopo l’ennesimo indicibile orrore, l’esecuzione a Palmyra dell’82enne archeologo siriano Khaled al Asaad, per mano dei terroristi del sedicente Stato islamico, in Occidente è una corsa da parte di tutti a fregiarsi della sua memoria. Strumentalizzando la sua morte. Governi, giornalisti, politici. Ad esempio il martire sarà commemorato alle feste del Pd, ha comunicato il premier Renzi.

Peccato che molte delle organizzazioni e persone che ora si dichiarano commosse e indignate, in testa a tutti il Pd, da anni sostengano in vario modo la guerra in Siria e nel 2011 abbiano appoggiato la guerra Nato in Libia. A questi smemorati – per non dire approfittatori – va ricordato quanto segue:
Il sedicente Stato islamico (nato in Iraq dopo il 2003 grazie alla guerra di Bush) è cresciuto perché in Libia la Nato (Italia compresa) ha fatto da aviazione alle milizie terroriste e razziste che hanno distrutto il paese e poi sono dilagate in Africa subsahariana e in Siria, in quest’ultimo caso grazie agli aiuti della Cia e all’appoggio logistico della Turchia.

In Siria lo Stato islamico è cresciuto (espandendosi poi in Iraq) grazie al flusso di aiuti materiali e all’appoggio politico dei paesi della Nato e delle petro-monarchie del Golfo, uniti nel cosiddetto gruppo di “Amici della Siria” (ora “Gruppo di Londra”), a vantaggio dei vari gruppi armati di opposizione al governo siriano. Questo ha alimentato – anche a colpi di propaganda e menzogne – una guerra che ha ucciso la Siria. E ha boicottato le possibilità di pace.

Eppure già dal 2012, come dimostrano documenti Usa desecretati e come tutti sapevano, l’opposizione armata era dominata da gruppi che miravano alla formazione di un califfato in Siria; un’ipotesi accettata dagli Usa in funzione anti-Assad.

Gli aiuti Nato/Golfo all’opposizione armata sono aiuti a gruppi terroristi, perché sono evidenti le porte girevoli fra le diverse formazioni, che sul campo o si alleano o cedono armi e uomini ai più forti. Il cosiddetto Esercito siriano libero è un guscio vuoto.

L’appoggio a estremisti presenti o futuri continua: Usa e Turchia sono impegnati nel programma di addestramento e fornitura militare alla “Nuova forza siriana”; Arabia saudita e Qatar continuano nell’appoggio finanziario perché la guerra vada avanti.

E l’Italia? Pochi giorni fa Gentiloni ha accolto l’omologo saudita, impegnato a distruggere lo Yemen con la connivenza internazionale, in silenzio…

Marinella Correggia, Torri in Sabina

martire della cultura

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Con l’adesione di Paolo D’Arpini del Circolo Vegetariano VV.TT.

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