Euro – Exit (con sistema facilitato)
1) Emettiamo moneta indipendente parallela di stato, in doppia circolazione con la preesistente (euro).
2) Tale emissione viene impiegata per spesa pubblica produttiva (esempio: costruzioni edili, ma è solo un esempio), che implica a bilancio un passivo di emissione ed un attivo equivalente come prodotto del lavoro pagato, con saldo complessivo zero: è pareggio.
3) Avendo valore legale, la moneta emessa rientra fiscalmente, creando un attivo di bilancio della società emittente (stato).
4) Ciò permette, se lo si vuole, di emettere titoli a tasso prestabilito dall’emittente e venderli sul mercato.
5) Ciò permette, in particolare, di istituire un “reddito compensativo” per tutti coloro che hanno visto diminuire il proprio reddito (esempio: pensionati) a causa della criminale politica austerista eurista di strozzini e grandi usurai finanziari.
6) Incoraggiando sempre di più l’impiego della nuova moneta, progressivamente si configura l’euroexit.
7) Nell’attesa, l’esperimento può essere praticato comunque a livello locale.
Fattibilità del progetto: tecnicamente semplice, richiede sufficiente consenso.
Vincenzo Zamboni
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