Urge introdurre il salario minimo garantito
È davvero vergognoso che in un paese come l’Italia, che è tra i maggiori d’Europa, non ci sia ancora il salario minimo garantito, che esiste in circa settanta paesi.
In Francia, ad esempio, esiste dal 1950, e viene aggiornato all’inizio di ogni anno;
nel 2014 era di 9,53 euro all’ora, quindi di 1445,38 euro lordi, 1130 netti al mese, per una settimana di 35 ore.
Il che ci fa davvero vergognare se consideriamo i nostri salari, anche quelli sindacalmente pattuiti (ma anche quello che si dice sia il progetto del governo Renzi, cioè 6 o 7 euro l’ora);
tanto più gli enormi abusi che, mancando una legge, e quindi un controllo, furoreggiano da noi,
l’enorme sfruttamento del lavoro.
Anche tutto il fenomeno del caporalato, dove lo sfruttamento è feroce, dove si lavora dieci ore al giorno per dieci euro, non può assolutamente essere tollerato:
il fenomeno dev’essere recensito, un sistema di controllo permanente dev’essere stabilito,
il caporalato deve scomparire. Una volta per sempre.
Vogliamo vedere qui la capacità innovativa di Renzi, il peso reale dei suoi programmi e delle sue promesse.
E, con lui, quella del Partito Democratico, che su questo punto dev’essere compatto.
Arrigo Colombo – arribo@libero.it