Tsipras, il referendum ed il gioco delle tre carte
Notizia di cronaca: Grecia, Tsipras pronto ad accettare quasi tutte le condizioni dei creditori Lo scrive il Financial Times online, facendo riferimento a una lettera di Tsipras giunta a Bruxelles… (RAINEWS.IT)
Sono vicino alle amicizie politiche che avevano creduto che l’indizione del Referendum potesse essere la prova della reale intenzione di Syriza di non accettare il nuovo Memorandum della Troika e di uscire dall’ Euro, non pagando il debito ‘detestabile’ e puntando ad ottenere il rimborso, anche parziale, del prestito di guerra tedesco .. che né Bundesbank né governo intendono onorare…
Qualcuno mi dica quanto è serio indire un referendum in cui il Governo chiede il NO dei cittadini e, contemporaneamente, lo stesso Governo scrive un SI alla Troika .. a rigor di logica si chiama ‘follia’, ma il problema è purtroppo assai chiaro: Tsipras e la maggioranza di Syriza pensano di restare nell’Euro e nell’Europa delle banche e delle multinazionali, ma pensa di poter ‘non rispettare ‘ le loro regole.
Pura illusione…
In questo modo, perderanno certamente il Referendum, daranno la colpa al popolo ma dichiareranno di doverne rispettare la volontà, e a settembre, il nuovo governo si ripresenterà con nuove proposte e il gioco continua, mentre la Grecia muore…
Fernando Rossi
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Commento di Pietro Ferrari: ” Esatto, temporeggiatori sulle pelle altrui ma ormai abbiamo capito che non esiste futuro nel SEBC per i Paesi mediterranei …anche perché né lui né Varufakys hanno MAI parlato di uscire dal SEBC o di conquistare una vera sovranità monetaria, ma solo di uscire dall’austerità rimodulando le ‘negoziazioni’ che per noi avvocati significa: pagheremo di più ma allunghiamo i tempi per versare le singole tranches…”
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