In attesa del miracolo… “Expo 2015: nutrire il pianeta e cibo per tutti”, mentre gli agricoltori italiani abbandonano i campi per l’impossibilità di far quadrare i conti

in attesa del miracolo

Dall’alto della Piramide di Governo continuano a elaborare e sostenere programmi Marziani visibilmente deficitari, uno fra gli ultimi l’EXPO 2015, una dimostrazione che mette alla prova il nostro Paese con le capacità intellettuali di altre Nazioni, alcune delle quali soggiogate per lungo tempo dal Potere dominante Occidentale, e dopo aver ottenuto l’indipendenza e la libertà, hanno dimostrato di essere capaci di competere con il resto del mondo industrialmente sviluppato.

Se analizziamo con ragionevole criticità i contenuti di questo ennesimo mercatino internazionale EXPO 2015, ci accorgiamo che non vi è nulla di nuovo che possa indirizzare il Paese e il Mondo ad un cambiamento diverso da quello tradizionale fondato sulle parole e su frasi fatte che circolano da millenni senza un reale cambiamento.
L’Albero della Pace esposto all’Expo e spaparazzato come l’orgoglio Nazionale, copiato interamente da un quartiere di Singapore con tantissimi alberi artificiali identici costruiti oltre trenta anni or sono.

La pizza avvolta e condita con tocchetti di pollo e vegetali, il riso cucinato in mille modi, o gli spaghetti/spaghettini fatti all’istante con impasto liquido fresco, cotto su una piastra rovente dalla quale si produce la Kunafa, un cibo diffuso nell’Antico Egitto, servito dolce con acqua zuccherata, uvetta, pinoli e cremini alla vaniglia o al cioccolato, oppure salati conditi con salse e vegetali.

Tanti Cibi arrivati in Italia d’oltre tomba, diffusi in molti Paesi del Nord Africa e dell’Asia, importati da Marco Polo nei suoi viaggi in Cina fra il 1250 e il 1300 o da Colombo nei suoi viaggi in America nel 1480/85.

Prima di pensare a nutrire il Pianeta con le parole, nutrire gli Italiani con i fatti, dove oltre nove milioni di poveri sono deprivati della loro dignità per mantenere centinaia di migliaia di Politicanti e loro amici in condizioni di sfacciati privilegi.

Il nostro Governo ha sprecato miliardi di soldi Pubblici nell’EXPO 2015, soldi dei lavoratori Italiani prelevati forzosamente nel bel mezzo di una tempestosa Crisi Economica, aggravata da considerevoli debiti pubblici generati da incalliti volponi Nazionali, i grandi affaristi senza anima, i quali continuano a seminare errate convinzioni di avvio allo sviluppo della ripresa e dell’occupazione, dai risultati positivi esclusivamente per ingrassare la corruzione, con scie di parole ingannatrici in supporto della povertà, Nutrire il Pianeta – Cibo per Tutti – Mentre i nostri agricoltori abbandonano i campi per l’impossibilità di far quadrare i conti.

Il Santo Padre intervenuto con una preghiera in supporto dell’EXPO, dice: NUTRIAMO LA SPERANZA – Giusto, ma come? Nella realtà possiamo condividere il nostro pane quotidiano con i più bisognosi, a condizioni di una sostanziale riduzione delle tasse da parte del Potere speculativo per ingrassare i Politici. Iva più tassazioni varie e passamano siamo all’80% dei costi originali, obbligando i produttori a moltiplicare i prezzi.

Il Patriarca di Milano dice: Non basta nutrire il corpo, siamo all’Expo per ricordarlo – Giusto, nutriamo anche il sapere per condividere le varie filosofie di Fede e i costi della vita in un mondo Globalizzato nel segno della fratellanza.

Il Direttore di Avvenire dice: Un’alleanza fra uomo e natura perché nessuno si salva da solo – Giusto, anche la Regina ha avuto bisogno della vicina, mantenendo le distanze.

Il Direttore di Famiglia Cristiana dice: Contro lo scandalo della fame è necessario l’impegno di tutti – Giusto, togliamo la censura e impariamo a denunciare soprattutto gli scandali del Potere Politico per attivare la cooperazione e risolvere la fame nazionale e nel mondo.

Il Cardinale Ravasi dice: Cibo linguaggio dell’umanità – Giusto, chi ha la bocca piena non vede e non sente il grido di dolore di coloro che soffrono le ingiustizie e la miseria, mentre i signori dalla bocca piena sprecano miliardi per giocare alla guerra.

Con tutto rispetto verso questi personaggi e tanti altri ancora sorretti da concezioni Bibliche fondate su filosofie della parola, i quali sono convinti di risolvere i veri grandi problemi del mondo, generati maggiormente dalle Ingiustizie con conseguenti e costose rivendicazioni e guerre, deviando con destrezza i paradossi globali di un mondo Governato da teste malate, le quali spesso occupano posizioni di comando con l’abilità fondata sull’uso delle parole, come cura dei grandi problemi che sono alla base dell’egoismo umano di coloro che si trovano in posizione di benessere senza guardare indietro.

Il mondo sottosviluppato non risorge con le parole o con un piatto di minestra, bensì dando la possibilità ai popoli sottosviluppati di creare quelle opere vitali necessarie al proprio sostentamento fra le quali in ordine cronologico: Energia, Acqua potabile, Medicinali e Lavoro, per attivare quella forza che accende la dignità per le prime necessità di sussistenza e di igiene.

Osservando i 144 Paesi partecipanti all’Expo 2015, notiamo tante Nazioni con lussuose costruzioni in competizione alla pari, ognuna ben fiera di esporre i propri prodotti e i propri meriti artistici e alimentari secondo le proprie possibilità economiche e climatiche, ma nessun cartellone con le lacrime di sofferenza e di morte da parte di oltre un miliardo di esseri deboli calpestati e abbandonati dal mondo.

Di tutti quei soldi sprecati dal nostro Governo nell’EXPO 2015, erano sufficienti soltanto dodici/quindici milioni per avviare il nostro Paese con prototipi di progetti Innovativi destinati alla ripresa del lavoro e dell’occupazione, programmando in modo ben oltre gli auspici tradizionali di parole e speranze, e aiutare concretamente quelle numerose popolazioni Nazionali e Internazionali di giovani e intere famiglie senza presente e senza futuro, aiutarli a ritrovare la strada dell’indipendenza economica e produttiva per guadagnarsi la propria dignità.

Anthony Ceresa

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