Un bugiardo, da solo, al comando – L’irresistibile ascesa di matto renzie
Veltroni, Franceschini, Bersani, Epifani e ora Renzi. Gli ex PCI, con le coop, la CGIL e le tante associazioni di categoria che a loro fanno riferimento, sono stati la struttura portante (finanziaria, organizzativa ed elettorale) del PDS prima, del DS poi e del PD ora.
Il DC Franceschini e il socialista Epifani, sono stati Segretari travicello, ci mettevano la faccia mentre i capipartito, ex PCI, si incontravano con USraele/NATO, multinazionali/banche, e decidevano le scelte da fare e gli impegni da prendersi.
Quello che Renzi fa è un capolavoro e bisogna ammettere che, purtroppo, i suoi ‘strateghi’ e ‘formatori’ americani hanno ben lavorato.
Come battere il lavoro degli attivisti dell’apparato e delle strutture collaterali, in grado di portare al voto la maggioranza degli iscritti, che avrebbero garantito la vittoria alle ‘primarie’ a un qualsiasi candidato gradito agli occupanti USA e abbastanza ‘introdotto/compromesso’ negli affari coop (e non solo), nell’uso clientelare del denaro pubblico, e quindi garante del ruolo e del potere interno dei grandi elettori ?
L’uovo di Colombo:
Presentarsi come un ‘terremoto’ per il PD (‘rottamatore’, ‘capo dei sindaci PD che volevano contare nel partito’, ‘modernizzatore’, ecc.), ingraziarsi un Berlusconi politicamente eliminato da parte dei media e di numerosi magistrati, e ottenere, attraverso il sostegno dei media, che il Segretario del PD fosse eletto alle primarie da CHIUNQUE (con 2 Euro, speso usciti da ‘generosi tifosi renziani’) si dichiarasse elettore del PD, cosa che fecero molti elettori PDL, per andare contro Bersani, e molti immigrati, intercettati da associazioni cattoliche e cielline, per ragioni molto meno politiche.
Dopo, è stato tutto un correre di Sindaci, Presidenti, Parlamentari, Consiglieri , ecc., precipitatisi nel giro di qualche settimana sul carro del vincitore, persino La Torre, l’uomo di fiducia di D’Alema.
Napolitano era già della partita e, mentre Renzi completava progetto e obiettivi con chi conta, nominò il Governo Letta, Enrico e Gianni, per consolidare l’alleanza PD-PDL, … poi mise a cavallo Renzi.
Con il totale sostegno dei media, alle Europee del 2014, Renzi ha raccolto il 41% dei voti espressi da meno della metà degli elettori aventi diritto, quindi circa il 21%, ma sufficiente a ritenerlo un plebiscito, da parte dei media, dei piddini e dei loro complici.
Ora tocca alla legge elettorale, INCREDIBILMENTE e INCOSTITUZIONALMENTE, imposta con il voto di fiducia : chi vota PD conta il doppio, chi vota FI e 5stelle conta circa la metà , chi vota altre liste non strutturate e organizzate sul territorio, in virtù della non applicazione della ‘par condicio’ e delle ‘marchette’ dei media per PD, Lega e ‘sinistra globalizzatrice’ alla Vendola o Landini , … conta ‘0’.
E IL Presidente Mozzarella, che aveva parlato di eccessivo uso dei voti di fiducia, che farà di fronte al voto di FIDUCIA posto sulla legge che nomina chi farà le leggi ?
Mi gioco la pensione che l’approva ‘ con viva e vibrante preoccupazione’
E’ la ‘Demon-crazia’, bellezza !