Segnali di un prossimo grande cambiamento – Previsioni agghiaccianti sul futuro della nostra specie… con finale “salvifico”
PAPA FRANCESCO, IL DALAI LAMA, I GRANDI RIFUGI SOTTERRANEI, GLI
OSSERVATORI ASTRONOMICI IN CILE E IN ANTARTIDE, LA “LEGENDA” DEL DODICESIMO PIANETA, ECC.. SONO TUTTI ELEMENTI CHE SE MESSI INSIEME POTREBBERO COSTRUIRE LA TRAMA DI UN FILM DI FANTASCIENZA SUL FUTURO DELLA NOSTRA SPECIE.
Sicuramente mettendo insieme questi elementi qualche produttore
americano ci starà già pensando al fine di produrre qualche film di
fantascienza, un po’ come fu alla vigilia del tanto temuto dicembre
2012 quando in molti pensavano ad una sorte di fine del mondo e dove
fu realizzato un film colossal che fece incassare molti dollari ai
cineasti americani. Ma allora si trattava di una leggenda, di una
delle tante interpretazioni sul calendario Maia, qui invece ci
troviamo difronte ad elementi concreti e recenti.
Il primo elemento che prendiamo in esame è la recentissima
affermazione scioccante del Dalai Lama che, come tutti sanno, lo
spirito di questo alla sua morte trasmigra in un bambino appena nato
che poi da grande sarà un nuovo Dalai Lama. Questa tradizione va
avanti da secoli e secoli, ebbene ultimamente il leader buddista ha
dichiarato che non si reincarnerà più. Affermazione che ha
letteralmente scioccato il mondo buddista. Il motivo di questa
interruzione delle reincarnazioni del Dalai Lama è stato confidato
segretamente ad un piccolissimo numero di monaci vicino al Maestro. Da
indiscrezioni ufficiose però pare che il motivo sia che “ ci sarà un
evento epocale da cui inizierà una nuova era in cui il processo di
reincarnazione del Dalai Lama non avrà più senso….”
Secondo elemento: a meno di un mese dalla dichiarazione del Dalai Lama
è giunta la confidenza, altrettanto scioccante, del nostro Papa
Francesco il quale ha detto che il suo pontificato avrà una vita molto
breve, da 2 al massimo 4/5 anni. Anche qui si è scatenata la ricerca
di una interpretazione più attendibile. C’è chi dice che il papa ha un
male incurabile, c’è chi afferma che questo è il vero secreto di
Fatima, c’è chi dice che come le profezie di San Malachia e di
Nostradamus questo sia l’ultimo papa, ecc. ecc. Alcune profezie
parlano che l’ultimo papa sarà un papa nero. Fino a poco fa si pensava
che ci si riferisse ad un papa di colore, ma poi si è scoperto che
nero è il simbolo dei gesuiti e Papa Bergoglio è un gesuita.
Questi forse sono i due elementi chiave del mistero che potrebbe dare
un senso ad altri fatti molto “strani” che nelle pagine di questo
nostro settimanale abbiamo più volte trattato. Il primo tra tutti è il
perché in tutto il mondo occidentale si sono costruiti e si stanno
ultimando rifugi sotterranei per centinaia di migliaia di persone. Tre
anni fa Accademia Kronos inviò una spedizione in Norvegia per capire
perché si stavano costruendo rifugi così grandi per migliaia di
persone. Le risposte non furono mai esaurienti, anzi si cercò di
dirottarle su fatti poco credibili come centri di studio per i raggi
neutrini, centri sperimentali per vari ricerche scientifiche, ecc.
Anche la realizzazione del più grande magazzino di semi del pianeta,
completato un paio di anni fa in un isola norvegese di granito in cui
hanno collaborato finanziariamente i più potenti uomini del pianeta,
tra cui Bill Gate, non ha mai fornito spiegazioni soddisfacenti.
L’altro fatto è legato alla costruzione di potenti telescopi
sull’emisfero sud del nostro pianeta e, udite .. udite, finanziati
anche dal Vaticano. Il più emblematico è il telescopio realizzato in
Antartide con finanziamenti della NASA e del Vaticano. Perché, ci si è
chiesti più volte, il Vaticano è interessato a realizzare osservatori
astronomici? “ Perché” – ci è stato confidato da un astrofisico
francese nostro amico – “da li che si osserva ciò che sta arrivando…”
Ma cosa sta arrivando? Ci si chiede. Forse il leggendario Nibiru o il
dodicesimo pianeta che poi potrebbe non essere tanto una legenda
quanto una realtà?
Se ciò fosse vero che cosa comporterebbe per noi poveri mortali? Se
fosse vero questo leggendario pianeta più grande di Giove che ogni
4000 anni circa apparirebbe nei nostri cieli, interferendo a volte con
le orbite dei pianeti del sistema solare, apportando con la sua forza
di gravità scompensi anche orbitali rilevanti, ovvero: avvicinando o
allontanando i pianeti come il nostro al Sole. Nel passato, secondo
alcune teorie non confermate dalla scienza ufficiale, questo
gigantesco pianeta avrebbe spostato l’orbita di Venere, strappato via
l’atmosfera di Marte e sulla Terra avrebbe creato maree di qualche
chilometro d’altezza che avrebbero spazzato gran parte dell’antica
umanità ( diluvio universale ).
Fantasie, preoccupazioni campate in aria, catastrofismo gratuito…non
lo sappiamo, sta di fatto però che se uniamo tutti gli elementi appena
descritti ed altri, come l’invio di satelliti i cui scopi non sono
stati resi noti dalla NASA verso obiettivi “ritenuti importanti”
all’interno del nostro sistema solare, allora un po’ di legittima
preoccupazione potrebbe nascere in noi. Forse i potenti della Terra
sanno, ma non possono dirlo. Forse è anche comprensibile perché se
questi nostri timori fossero reali si scatenerebbe il caos sul
pianeta. A questo punto, allora, si spiegherebbe la costruzione di
immensi rifugi sotterranei per decine di migliaia di persone un po’
ovunque sul nostro mondo ( eccetto che in Italia, ovviamente!). Quello
che più di tutto ci fa rabbia, sempre se tutto fosse vero, è che a
sopravvivere da qualche immane catastrofe saranno i soliti, le persone
che hanno inquinato e distrutto l’ambiente, affamato i popoli e
inventato e alimentato le “guerre marginali”. E allora ci rivolgiamo
al Buon Dio per dirgli di non fare ancora l’errore di salvare i furbi
e immolare gli onesti e i saggi.
Meglio allora chiudere definitivamente con questa umanità che da quando è sorta su questo pianeta non ha fatto altro che produrre morte e distruzione. Chiudiamo allora il capitolo umanità che, caro Buon Dio, non è stato poi così esaltante, magari al nostro posto mettici qualche umanità più saggia e illuminata.
Filippo Mariani (Accademia Kronos)