La “buona scuola” di renzi – Pro e contro
“Scuola, il cdm approva la riforma. Il preside potrà scegliere i professori”
Se così davvero sarà, Renzi lo voto a vita… Sono un preside (o dirigente scolastico, se preferisci) e non vedo l’ora di potere individuare i docenti della nostra scuola e rispondere, finalmente, dei risultati. Ma siamo in Italia, purtroppo, e non credo che ad una soluzione così semplice ed efficace ci si arriverà facilmente… Immagino già le resistenze pazzesche che si dovranno affrontare nel paese dell’eterno gattopardo…
G.T.
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Commento:
..dunque tu fai parte del personale direttivo (questo rende assai più grave il tuo entusiasmo ) e mi dispiace molto tu sia così felice del potere che, forse, avrai con questa pessima legge, detta “la buona scuola”.
una pessima legge resta tale anche se le si dà un nome molto positivo.
(M.D.N.)
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Replica di G.T.
Essendo persona di dura cervice, non riesco a capire per quale motivo ciò che funziona nella maggior parte dei sistemi scolastici avanzati (cito esempi che conosco: Danimarca, Finlandia, l’Inghilterra e tutti i paesi anglosassoni, Giappone, Corea del Sud…) non debba funzionare anche in Italia. I sistemi dei paesi citati sopra sono molto diversi tra loro (per es. quello finlandese è cooperativo a tal punto da non contemplare voti nella scuola di base, mentre quello coreano è estremamente competitivo fin dalla scuola dell’Infanzia) ma hanno una costante: le scuole sono autonome ed il preside assume direttamente i docenti dell’istituto che è chiamato a dirigere. Ripeto: perché in Italia NO?
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Altro intervento
Riflettevo sul (pericoloso) entusiasmo di GT su una legge – secondo me, che non ho lavorato e non lavoro nel settore “Scuola”, ma ritengo la Scuola strumento fondamentale per la formazione culturale degli alunni-cittadini ad educarli alla “convivenza civile” – cattiva; che, se dovesse entrare in vigore, deve essere rispettata da tutti. Consideravo e quantificavo la quotidiana inutile e dannosa ulteriore sofferenza per quei Docenti (e per tutti gli Studenti che avranno la fortuna-sfortuna di averli) che, normalmente, lottano per il giusto riconoscimento del loro lavoro “missionario” e ….. anche il Papa è intervenuto. Ecco: ho pensato a Socrate. “Prima dell’esecuzione della pena capitale, a Socrate era stata presentata la possibilità di evadere dal carcere, ma lui si era rifiutato: in lui infatti vi era il massimo rispetto per la legge, che non si deve infrangere in nessun caso. La legge può essere criticata , ma non infranta: di fronte ad una legge ingiusta non bisogna infrangerla, ma bisogna battersi per farla cambiare. Socrate afferma che sarebbe stato suo dovere far cambiare la legge e che non essendoci riuscito è giusto che lui muoia.” ( http://www.filosofico.net/socrate.html ) Mi angoscia la solitudine di GT e la sfortuna di chi sarà obbligato ad averlo (gerarchicamente) “sopra”. A questi docenti sfortunati mi permetto di suggerire: se quella Scuola non vi sorride, fatele un solletico (quotidiano).
Vito de Russis