“Italia Populista. Dal Qualunquismo a Beppe Grillo” di Marco Tarchi – Recensione di Franca Oberti
In un contesto di completo disorientamento, ci prova Marco Tarchi, col suo volume “Italia Populista, dal qualunquismo a Beppe Grillo”, a descrivere il popolo italiano. Dichiara che gli italiani non sono ancora capaci di staccarsi da quel populismo che è insito nel popolo, dalla fine dell’ultima guerra ad oggi. Dichiara altresì che la gente ha bisogno dell’uomo “al balcone”, come diceva anche Indro Montanelli, perché solo seguendo un grande esempio che gode della stima di tutti – si fa per dire – si riconosce come popolo.
Nella presentazione del suo libro, da un articolo pubblicato su un giornale locale, si evidenzia un vuoto: un popolo senza la coscienza di un potere superiore, di una spiritualità universale, qualunque essa sia, non riuscirà mai a creare unione, maturità e consapevolezza. Se Marco Tarchi, nell’intervento che lo vedrà protagonista a Genova, venerdì 20 marzo, parlerà del populismo come di una grave tendenza degli italiani, che non aiutano a risollevare il paese dalle tante crisi economiche, si dovrà scontrare con chi ancora crede nell’uomo, nell’essere vivente e pensante.
La tendenza, nei decenni, è sempre stata quella di imporre l’oligarchia, con colori di bandiera diversi, in qualunque parte del mondo ci sia uno stato di diritto. Piuttosto andrebbero smantellate tutte le strutture che reggono strutture e coprono vuoti istituzionali, in questo modo si potrebbe vedere finalmente un po’ di pulizia e cominciare a ricostruire il tessuto sociale inquinato. Se essere populisti vuol dire privilegiare le persone e non sottostare a tendenze di partito, ebbene mi dichiaro populista.
Genova, venerdì 20 marzo 2015, ore 17,30, Museoteatro della Commenda di Prè (Genova), sala centrale II piano, piazza della Commenda. Dialogano con l’autore Paolo Becchi e Flavio Chiapponi, moderatore Diego Pistacchi.
Franca Oberti