Solenne gaudio di sion per la sceneggiata del governo renzie sul riconoscimento “fasullo” della Palestina
L’ignobile sceneggiata messa in atto dal governo Renzi e dal partito di regime che lo sostiene, il PD, sul voto in parlamento sul “riconoscimento” dello stato di Palestina non può sorprendere chi da tempo ha perfettamente inquadrato il carattere di fedele esecutore dei poteri forti internazionale e nazionali di questo governo e di questo partito.
L’acquiescenza continua di questo governo agli ordini che provengono dall’imperialismo USA, dalla lobby israeliana (di cui due rappresentanti autorevoli sono consiglieri diretti di Renzi), dalla Commissione Europea, dal FMI, dalla BCE, dalla Merkel e da Marchionne, si traduce in una vergognosa furbizia, quella di votare contemporaneamente due mozioni (quella del PD e quella del NCD/CS) che si annullano a vicenda.
La prima chiede il riconoscimento,anche se con una serie di considerazioni che vanno incontro alle esigenze dello stato sionista. La seconda non parla di riconoscimento ed impone ai Palestinesi una serie di pesanti condizioni.
Al solito opportunistico ed ambiguo appare il comportamento di SEL che, dopo avere per settimane tentato impossibili mediazioni, ritira alla fine la propria mozione e vota quella del PD, dando di fatto una copertura all’operazione messa in atto da questo partito e dal governo.
Flebile, al solito, e sterile appare la scontata protesta della “sinistra” PD.
Coerente è stato il comportamento di 5Stelle, che ha votato la propria mozione (certamente la migliore e la più chiara) rifiutandosi di coprire la manovra del governo e di votare per la mozione PD.
Al solito, dopo che la Svezia ha riconosciuto lo stato di Palestina, e dopo che il Parlamento Europeo ed i Parlamenti di Regno Unito, Francia, Spagna, Irlanda hanno invitato i rispettivi governi europei a fare altrettanto, l’Italia ed i suoi partiti di governo si dimostrano i più filo-sionisti, filo-atlantici e filo-imperialisti di tutto lo scenario europeo.
L’entusiasmo dimostrato dal governo israeliano per la votazione appare del tutto giustificato.
Enzo Brandi – brandienzo@libero.it