La prostituzione femminile vista con gli occhi di una donna

povera donna

La prostituzione… Mestiere noto dalla notte dei tempi.

Ci sono donne che lo fanno perché schiavizzate, ed io qui da donna aborrisco e sarei nella pena così severa da far impallidire qualsiasi uomo di malavita, e ci sono donne che lo fanno per libera scelta.

Per alcune donne il corpo è uno strumento di guadagno che va a supplire la mancanza di cervello e di una sana coscienza valoriale del sé. Quando si pensa che ciò che conta sia l’aspetto fisico ed i soldi, la leggerezza permette di giocare la propria vita intorno al cercare di sistemarsi grazie alla propria bellezza.

C’è chi fa il colpo grosso sposando l’uomo ricco, chi grazie alla strumentalizzazione di una gravidanza si fa mantenere, chi fa l’escort di alto livello e chi invece si riduce a fare la “signorina della felicità” dei marciapiedi.

Quello che differisce è solo la strategia di marketing utilizzata nella vendita del se … ed i risultati di rispettabilità sociale raggiunti.

È chiaro che se esistono le prostitute è perché c’è mercato e tanti uomini che ci vanno.

Le prostitute possono essere le navi scuola per uomini particolarmente imbranati, ma anche il divertimento facile senza nessun obbligo di uomini che vivono il sesso come sfogo fisico della pulsione del “metter su” (dove poco importa) o come sfogo psicologico (dallo stress, dalla solitudine o dal piattume di una vita grigia che alcuni uomini hanno x codardia costruito con le proprie mani).

La prostituta assolve a funzione sociale laddove permette lo sfogo di uomini che sarebbero incapaci di trovarsi una donna con le normali più difficili vie relazionali. Ma lo assolve anche in molti matrimoni di carta costruiti sulle sabbie mobili della falsità. Laddove non c’è amore e complicità ma matrimonio di interessi e di apparenza, i figli sono la cambiale del mantenimento del contratto matrimoniale e le prostitute sono quello sfogo che permette di andare avanti chiudendo gli occhi e nascondendo a se stessi che si sta buttando una vita intera. Le prostitute allora in questo caso consentono a queste famiglie di resistere e di andare avanti nell’apparenza.

Le prostitute assolvono una funzione sociale anche per tutti gli uomini soli. Uomini d’affari sempre in viaggio, uomini introversi, vedovi, e uomini che in genere non vogliono mettersi in gioco … che non vogliono dare niente di se ma solo prendersi qualche momento di piacere fisico e di “sballo”. Il sesso in questo caso viene vissuto come una droga: il sesso stimola le endorfine e ti da quella scarica di eccitazione che ti fa stare meglio per un po’…ne più e ne meno che una medicina o una droga leggera.

Poi c’è una categoria di uomini che va a prostitute perché non sono mai cresciuti e perché la vita la vogliono vivere ye ye come eterni Peter Pan, perché la vita è bella con alcol, sesso, droghe e donnine allegre. Se non fosse la prostituta sarebbe la “rumena” di turno … perché loro non sono uomini ma ragazzotti un po’ viziati che pensano che la vita debba ruotare tutta intorno alla soddisfazione delle proprie voglie.

La vita in fondo è un mix tra le possibilità che ci sono date e quello che noi decidiamo. Le nostre scelte dipendono dalla idea che abbiamo di noi, dai valori che possediamo e dal nostro coraggio.
Noi tutti nasciamo, viviamo e poi moriamo.
Tra la vita e la morte c’è chi si trascina vivendo una continua morte tutti i giorni, chi la vive in superficie nella bellezza degli attimi e nel divertimento delle cose e degli avvenimenti e chi ne cerca la bellezza ed il significato nella profondità di se stessi e delle cose.

Che senso e che valore ha la vita?

C’è chi non se lo chiede affatto, chi lo fa e poi rinuncia rinnegando la possibilità di un senso e di un perché, chi pensa di aver capito già tutto e chi fa della ricerca il proprio percorso di vita.

Nel cammino della vita che porta dalla nascita alla morte ognuno di noi dovrebbe crescere ed evolvere da un livello di conoscenza ad un altro.
Essere o non essere questo è problema…

Susanna Bazzurri

(https://www.facebook.com/susanna.fiore.16?fref=nf)

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