A Scandicci in tram con ritorno in lettiga
STANCO….DI ESSERE PRESO IN GIRO
Confesso che quando ieri ho visto le prime immagini di Mattarella e bella compagnia sulla tranvia che li portava a Scandicci, ho notato subito che c’era qualcosa che non quadrava, che suonava falso.
Innanzitutto, quel mezzo pubblico insolitamente deserto, con a bordo, oltre all’illustre ospite, solo autorità varie e uomini del seguito o delle scorte…e poi, mi sono chiesto: “Come mai non ci sono notizie e foto del viaggio di ritorno ? Vuoi vedere che la solita carovana di auto extralusso, furgonati e fuoristrada vari ha comunque raggiunto il Presidente per riaccompagnarlo a Roma (anche qui, non si sa “come”) al termine della cerimonia ?“
Stamattina, alla Rassegna Stampa di Sky vedo, sulla prima pagina di Libero, che Franco Bechis si è posto i miei stessi dubbi e ci ha fatto un articolo…tutto confermato: irrisorio risparmio (forse) in termini economici; solito caravanserraglio di auto che raggiunge il Presidente a destinazione e lo riporta indietro, e, in più disagio per un paio di centinaia (numero medio dei passeggeri a quell’ora) di poveri cristi che, infuriati, si sono visti passare il mezzo sotto gli occhi senza potervi salire, perché “requisito”
Pare –ma questo Bechis non lo dice- che Mattarella da un finestrino facesse ”ciao ciao” con la manina
G.R.
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Commento di E.M.: “…avremmo bisogno di una politica seria e forte e invece abbiamo sceneggiate buffonesche anche ai livelli più alti, inutili vetrinette di insulsa e ipocrita “sobrietà” che non rappresenta nulla e che, in termini di decoro e sicurezza delle istituzioni, è solo un avvilente e rischioso teatrino. Il suo curatore di immagine ha un po’ esagerato con il finto sobrio”