Giordano Bruno e l’eterna pulsazione degli universi che si espandono e si comprimono
In ricordo del martirio di Giordano Bruno
Il 17 febbraio in tutto il mondo si commemora la figura di Giordano Bruno, finito sul rogo per aver mantenuto fede alle sue intuizioni sulla non separazione fra Dio e la sua creazione. Purtroppo l’inquisizione vaticana, per salvare il suo potere politico religioso, basato sul dualismo, lo punì crudelmente bruciandolo vivo. Giordano Bruno però non è morto, le sue idee sono risorte e si fondono nel nuovo filone della Spiritualità Laica.
Appresi della filosofia avveniristica ed apparentemente fantascientifica del “pensatore” di Nola attraverso il libro: “La futura scienza di Giordano Bruno” di Giuliana Conforto, una professoressa di astrofisica che conobbi a Roma tanti anni fa. Affascinato dalle sue idee la invitai a vari incontri presso il Circolo Vegetariano VV.TT. e successivamente ad un convegno sulla Spiritualità Laica da noi organizzato nella sala conferenze della Provincia di Viterbo, alla fine del secolo scorso, a cui parteciparono anche Osvaldo Ercoli, Etain Addey, Arnaldo Sassi ed altri amici laici.
Da allora la mia simpatia per Giordano Bruno è rimasta intonsa, ed inseguito si accrebbe avendo conosciuto un’altra grande esponente della libertà di pensiero, la professoressa Maria Mantello, che ogni anno organizza a Campo de Fiori una cerimonia per commemorare il sacrificio del filosofo di Nola finito sul rogo il 17 febbraio 1600 a Roma, a cura dell’inquisizione papalina.
Giordano bruno non fu solo un pensatore ma anche un indovino:
“L’uomo viaggerà nel cosmo e dal cosmo apprenderà il giorno della sua fine […] proprio quando l’uomo si crederà padrone del cosmo molte ricche città faranno la fine di Sodoma e Gomorra […] un Sole Nero inghiottirà nello spazio il sole, la luna, e tutti pianeti che ruotano intorno al sole” (bibliografia: “De l’infinito Universo et mondi di Giordano Bruno”)
In questa profezia sembra di leggere la teoria della esplosione ed implosione dell’Universo. La teoria scientifica, oggi avvalorata da ricerche astronomiche, sui “Buchi Neri” che lentamente stanno inghiottendo le stelle e che infine si fonderanno in un solo enorme attrattore che ridurrà tutta la materia presente nel cosmo riducendola ad un punto super-compresso, riportando in tal modo il Cosmo alle condizioni del “Big Bang” e quindi ad una nuova espansione… In un ripetuto ciclo eterno.
Paolo D’Arpini