Legge sul negazionismo… ora si perseguano tutti i responsabili delle varie shoah
E’ passato al Senato il disegno di Legge sul negazionismo che prevede un inasprimento della pena per chi sostiene e propaganda opinioni che negano, oltre alla storicità della Shoah, anche la realtà storica incontestabile di crimini di guerra e di crimini contro l’umanità.
Benissimo. Mi aspetto che da domani la magistratura prenda l’iniziativa di perseguire penalmente tutti i pennivendoli di regime italiani e gli opinionisti che negano il genocidio dei bambini iracheni durante le due Guerre del Golfo scatenate dagli Stati Uniti appoggiati dall’Occidente (1 milione, secondo le stime dell’ONU, morti a causa dei bombardamenti, della malnutrizione, della carenza di medicinali e di infrastrutture mediche). Un esempio di genocidio tra i tanti di cui l’Occidente, Italia inclusa, si è reso responsabile.
Mi aspetto inoltre il perseguimento penale dei giornalisti che sostengono la non nocività degli Organismi geneticamente modificati (che causano tumori e altre malattie incurabili, anche questa una strage sottaciuta), di quelli che negano l’esistenza delle scie chimiche e altri crimini contro l’umanità. Esempi di crimini contro l’umanità che sono sotto gli occhi di tutti. Peccato che azioni penali del genere non verranno mai compiute dalla magistratura ordinaria.
Che cos’è quindi questa nuova legge se non l’ennesimo artificio giuridico creato ad hoc per imbavagliare il dissenso e la divergenza di pensiero? Che cos’è la Storia ufficiale se non un ingranaggio ingegnosamente architettato dal Sistema per nascondere i crimini di cui è esso stesso artefice? Non bastava Fukuyama, che alla fine del XX secolo aveva profetizzato, con eccessivo e sconsiderato ottimismo, l’uscita del genere umano dalla Storia, sancendo così l’impostazione di un nuovo indirizzo di filosofia della Storia, ispirato al pensiero unico liberaldemocratico.
Adesso anche la politica sancisce la fine della Storia. Di Storia non si potrà più disquisire, non si potrà più ragionare in termini ipotetico-probabilistici. La Storia diventerà un dato assoluto rispetto al quale non ci sarà la possibilità del benché minimo margine di errore. Fine del pensiero divergente e delle pieghe stesse del pensiero. Casuale che a proporre questo disegno di legge-bavaglio sia una senatrice del PD ed ex giornalista, Rosaria Capacchione? Ricordiamocelo, questo nome, quando torneremo (se torneremo) a votare
Federica Francesconi
(https://www.facebook.com/federica.francesconi.3/posts/10204493278349719?fref=nf)
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Integrazione/commento di Alessandro Mezzano: “Il senato ha approvato il decreto legge che punirà il negazionismo. Con la sua prossima approvazione alla camera il decreto diventerà legge. Ci riferiamo naturalmente alla Shoa che è l’unico dogma indiscutibile ed inalienabile a causa della materia trattata. In pratica si è stabilito che chiunque vada a cercare della documentazione storica che contrasti con la vulgata ufficiale sull’argomento shoa ed osi divulgare il risultato delle sue ricerche è di per se stesso passibile di sanzioni penali.
La cosa, che già in altri Paesi ha corso legale dimostrando il potere transnazionale della lobby ebraica, pare a noi una stranezza che alla lunga depone a sfavore dello scopo per cui la legge sembrerebbe fatta.
Per spiegarci meglio ci sembra che a chiunque si dica che è proibito DUBITARE di una affermazione circa avvenimenti storici, non possa che sorgere il dubbio che se si è dovuto intervenire con una proibizione, vuole dire che tale affermazione NON è in grado di reggere ad un’analisi precisa e puntuale della documentazione relativa…!!
Per di più è impossibile entrare nella testa della gente e non è certo con il proibire ogni dubbio che l’eventuale dubbio può essere fugato..
Se per esempio il numero degli ebrei censiti in Europa prima della guerra dalle stesse organizzazioni ebraiche NON corrisponde a quello censito, sempre dalle stesse organizzazioni dopo la guerra, meno i sei milioni di che si afferma essere stati sterminati nei campi di concentramento nazisti, questo susciterà comunque nei ricercatori storici dei dubbi anche se la legge NON PERMETTERÀ che tali dubbi possano essere divulgati. Forse è proprio questo lo scopo della legge….: impedire la divulgazione…!! Al di la di ogni altra considerazione, ci sembra però di potere affermare che una siffatta legge sia contraria ad ogni principio di libertà. Libertà di opinione, libertà di studio, libertà di espressione..!”