Natura, democrazia e società – Gli insegnamenti socratici e neo-platonici traslati nel cristianesimo

Lunario Paolo D'Arpini 8 dicembre 2014

Natura, società e democrazia

Platone

Cari Paolo e Caterina. Mi incuriosisce il tema scelto da Ferdinando Renzetti il quale tenta di rievocare Socrate, niente di meno 470 anni a.C.
(vedi http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2014/12/corrispondenza-bioregionale-e.html)
mentre personalmente dubito fortemente della storia descritta sui testi ufficiali e delle tante bugie riportate sui giornali dell’oggi, dove persino la scienza si muove su cuscini d’aria per incertezze e contrapposizioni in continuo cambiamento.

Sulla morte di Socrate a torto o a ragione sempre ammettendo che sia esistito, bisogna convincersi che gli interessi personali o di gruppo, guidano l’essere in modo che ogni cambiamento rivoluzionario dei sistemi in uso, destano paura, specialmente per quelle tipologie di interessi risaputi illogici o speculativi, che condizionano l’umanità nel far sopravvivere il più a lungo possibile filosofie azzardate o di personali interessi.

Sempre secondo il mio parere, penso che Caterina ha azzeccato in pieno, di cui anche Paolo condivide il medesimo pensiero, sostenendo che la gente evita di inoltrarsi in argomentazioni serie perché in Filosofia e in Politica, non si sa quali sono le cose serie, quelle buffe o fumogene, quindi è meglio tacere o armarsi di bastoni per non essere presi in giro.

Ritengo Caterina è Paolo troppo saggi nella loro definizione, mentre io mi lancio confermando che la gente ha imparato a capire che il mondo è stato volutamente trasportato verso il criterio generalizzato che tutto ciò che ci circonda è “relativo”, spinto da interessi del Potere, soggetto a diversificazioni di pensiero originate sulle basi del sapere individuale, con informazioni e disinformazioni, molte delle quali senza certezze, formulate su ideologie per sostenere realtà non comprovate, semplicemente per descrivere concetti atipici sostenuti da una maggioranza di Potere per scopi di interessi di parte.

Emilio Salgari, Alexandre Dumas e tanti altri con capolavori letterari da brivido senza mai uscire dal proprio nido, hanno dimostrato il valore della loro immaginazione trascinando le masse nel credere a ciò che piace.

Una delle verità più realistiche ma largamente discutibili di tutti i tempi è “l’amore”, nelle sue forme più varie che ogni creatura sprigiona in determinati momenti, senza che questo coinvolga l’essere ad una forma perpetua di effusioni, ad esempio: l’amore dei genitori verso il neonato, verso la persona amata, verso un amico, verso il credere senza dubbi o l’amore per la guerra, per il soldo, ecc.

Quante madri o padri che hanno tanto amato sino alla follia la propria prole, la propria compagna/o, ad un certo punto della vita e per ragioni le più immaginarie attraverso il tempo, hanno persino maledetto il proprio figlio, il proprio sangue, la propria carne, i propri errori passati.

Di filosofie ve ne sono da riempire i mercati internazionali di immaginazioni del pensiero, idee, e convinzioni veritiere o fasulle subordinate all’ambiente o al modo di vivere che il tempo renderà grazie, mentre al di sopra di ogni convinzione realistica affievolita da interessi diversi regna già dal 500 a.C un semplice uomo, non messia, non inviato dal Cielo, un certo Confucio, il quale aveva già scoperto la soluzione per vivere felici ed in pace con tutto il creato “non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te”.

La migliore forma di Democrazia a se stante senza ombre e senza spiritismi.

Lo sviluppo delle Religioni apparentemente avevano tutt’altro scopo, indotte a soffocare il passato per introdurre nuove filosofie atte a penetrare nel profondo dell’essere attraverso l’anima e la coscienza, per impadronirsi dello spirito per fini di gloria e poter creare l’impero universale dei vivi, accompagnandoli sino alla morte per ereditarne gli averi, facendo leva sin dalla nascita sui pargoli con teorie del possesso totale dell’individuo, distribuendo penitenze, sacrifici, preghiere e paure, rendendo l’umanità alla mercé di profonde convinzione nell’appartenere alla stirpe dei grandi peccatori timorati di Dio.

Nel passato si andava nei luoghi di culto pregando in Latino, dove i bambini ma anche gli anziani non sapevano neppure il significato di quelle preghiere rivolte ad una entità astratta, mentre la Natura che continuiamo a calpestare è indiscutibilmente il nostro tutto.

Ritornando a Socrate il divin maestro di tutti i tempi, almeno come ci è stato descritto, fu uno fra i maggiori ideatori e sostenitori di battaglie risonanti formulate sul far fiorire il pensiero comune incentrato sulla Democrazia, descritta come una forma di pensiero d’oltre tomba che invitava al cambiamento, con nuove soluzione del Potere Politico e Amministrativo con maggiori opportunità, impostandolo sulla cooperazione di tutti i cittadini con la totale sovranità del Popolo. Concetto che non piacque al Potere.

Agli effetti reali quella Democrazia pura tanto sognata da Socrate, col tempo si ramificò in diverse soluzioni rappresentative quali pseudo Democrazie Imperiali, false Democrazie Monarchiche, Totalitarie, Repubblicane, Socialiste, Comuniste, Spirituali, di Destra, di Sinistra e di Centro o Estremiste, ecc., tutte considerate Democrazie, con maggioranze ideologicamente figurative sostenute da individui aggregati a Bande ben Organizzate ed altamente preparate per distorcere e convincere il pensiero del tutto diverso dal significato originale, impostandolo su interessi di Gruppi del momento dove anche il 20% di disinformati forma la maggioranza Democratica.

Esempi evidenti di nuove forme di pseudo Democrazie le stiamo vivendo ancora oggi nel nostro Paese, dove per Democrazia si intende un Presidente del Governo piovuto da non si sa dove, il quale forza una Repubblica Parlamentare ad accettare a pieno il suo pensiero totalitario attraverso la fiducia, a costo di mandare tutti a casa.

Cari Signori Onorevoli, la Democrazia vi offre rimunerazioni privilegiate oltre all’immunità Parlamentare, per sostenere il Governo nelle intrecciate operazioni di interessi di gruppo, lungi dagli interessi del popolo.

Questa forma di Democrazia non corrisponde minimamente al pensiero originale di Socrate e fra le tantissime utopie in circolazione potremmo benissimo sostenere che la crisi attuale che incalza da qualche anno senza possibilità di ripresa, è opera del Cielo o la maledizione di Socrate, per il non rispetto dei diritti umani e del marciume generale diffuso con scandali e corruzione continue che coinvolgono il nostro Paese nell’assoluta impunità.

Anthony Ceresa

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Commento/risposta di Ferdinando Renzetti:
“Qualcosa si muove!
Sono d’accordo con Antony Ceresa su Confucio e altro, mi piace filosofeggiare,
ho apprezzato il modo in cui Paolo ha introdotto il tema del dialogo (http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2014/12/discussione-aperta-e-serena-sulla-dolce.html).

Si parla poco di Socrate, penso che abbia scritto le storie fantastiche più
belle nella storia della umanità. mi piacerebbe sapere quanti hanno disegnato
fumetti sul mondo delle idee o sul mito della caverna o una riduzione tipo
fiabe per bambini, eppure nella storia della filosofia Socrate influito tantissimo risulta figura fondamentale, mi pare che si chiami ermeneutica la nuova disciplina che si base sulla reinterpretazione della filosofia socratica.
Qualcuno mi sa dire se esiste un film sulla vita di Socrate?
Come già detto ho girato diverse librerie, trovato nulla, mi sembra che abbia dettato tutto lo sviluppo culturale dell’umanità, quindi per la sua importanza vorrei trovare non dico una libreria ma almeno uno scaffale pieno di libri su Socrate.
L’unico che ho trovato è il libro sugli aforismi socratici.
Poi è famoso il busto che lo ritrae con la barba mi pare. Niente altro.
Nell’immediato futuro spero diventi una delle figure più importanti e studiate in assoluto. per questo motivo avevo lanciato quell’idea che può sembrare astratta tra new age ateniese e new age americana.

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Mia rispostina: “”Visto che siamo in tema, passiamo al pensiero Platonico, che sorge da quello socratico: http://paolodarpini.blogspot.it/2010/12/platone-e-considerazioni-sullomogeneita.html

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Commento di Giorgio Vitali:
“Finalmente qualcuno, ed è proprio il benvenuto, ha riaperto il discorso su Socrate. Alla luce di quanto fino ad oggi sono andato leggendo e meditando, ed in relazione alle nuove conoscenze di sociologia , semantica, antropologia religiosa, ritengo utile esternare alcune mie considerazioni, che inevitabilmente PARTONO da SOCRATE, perché Socrate, ce lo permettano i PRESOCRATICI, Poeti Pensatori di un’epoca espressivamente MITICA, è all’origine dell’evoluzione del pensiero dalla classicità ai giorni nostri. Per l’importanza che questa FIGURA IDEALE ha nell’evoluzione del pensiero platonico fino ai giorni nostri, per la persistenza del personaggio nei DIALOGHI platonici, siamo indotti a pensare che si tratti di una FIGURA ideale umana, al quale Platone attribuisce QUALITA’ che, espresse astrattamente, NON potrebbero rappresentare un autentico INSEGNAMENTO. IL principio, PLATONICO per eccellenza, è proprio questo: l’uomo apprende attraverso l’esempio concreto di un altro uomo QUALITATIVAMENTE SUPERIORE, il buono ed il bello. E, proprio per questa ragione, l’uomo superiore MUORE, perché si INVERA MORENDO. Meglio ancora: morendo a causa delle ingiustizie umane, meglio: delle ingiustizie di chi detiene il potere. Ma il GIUSTO accetta di morire ( è appunto il caso di SOCRATE) perché il suo intimo senso di GIUSTIZIA lo mette in condizione di SCINDERE la Legge in quanto tale da chi ARBITRARIAMENTE la impone. Infatti, Socrate potrebbe sottrarsi alla morte, ed invece l’accetta. Ma non passivamente.

Nel comportamento socratico, nel suo insegnamento, concentrato nei DIALOGHI più significativi, c’è tutto Platone. Quell’ IDEATORE della concezione spirituale dell’uomo che è ancora alla base dell’essenza unificante di tutte le religioni e struttura di ogni manifestazione di pensiero filosofico. Infatti non esiste ricerca del vero che non si basi sul presupposto che la VERTA’ possa essere raggiunta col pensiero. Di qui anche la pratica maieutica, comune anche alle filosofie yoga, di ricercare il se stessi la FONTE della verità.Conformemente ANCHE al pensiero classico. ( Gnoti seautòn). Il platonismo è presente nella cultura vivente per tutto il periodo classico e trova una nuova forma espressiva col NEOPLATONISMO alessandrino (forma sincretistica di tutte le credenze e di tutti i PENSATI presenti in quel contesto sociale) , alla base della kultur imperiale romana. Il Neoplatonismo, ancor più intriso delle forme-pensiero dell’epoca, risorgerà nel 400-500 europeo, soprattutto italiano, dando vita alla RINASCENZA ( vedi: creazione dell’uomo di Michelangelo nella Cappella Sistina). Socrate pertanto, inverando il pensiero platonico, rappresenta la PRIMA INCARNAZIONE. La SECONDA INCARNAZIONE è CRISTO. INFATTI è EVIDENTE CHE TUTTO IL MITO DI CRISTO, A COMINCIARE DAGLI EVANGELI, consiste nella seconda incarnazione del pensiero di Platone. Negli evangeli, raccolta di detti, parabole ed atti concentrati in ipotetici TRE ANNI, nulla si discosta dal pensiero neoplatonico (compresa l’influenza pitagorica: Leggere: Leonardo Ferrero, Storia del Pitagorismo nel Mondo Romano, VICTRIX).

Perfino certi comportamenti sono riconducibili al mito socratico. L’ultima cena, ad esempio, è ricalcata sul Convivio. ( Ma anche:Fedone, Simposio e Fedro) La Morte di Cristo, morte del Giusto ingiustamente accusato di bestemmia, è quella di Socrate (o di Seneca, lo stoico neoplatonico, AUTORE della SINTESI FILOSOFICA DEL NEOPLATONISMO, suicida per ordine di Nerone, contemporaneo alla vicenda cristica, come Filone di Alessandria) che si sacrifica per l’”Umanità”. Si sacrifica infatti PER ESSERE D’ESEMPIO. GV.”

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Integrazione – Commento di Ferdinando Renzetti:
“care e cari apprezzo molto quello che scrivete sull argomento, vorrei esprimere in modo empatico quello che ho da dirvi, vediamo se ci riesco…mmmh! ne dubito!

negli anni ho lavorato tantissimo con i bambini e quindi sono entrato in questa idea mentale di un tipo di comunicazione comprensibile non solo dagliadulti dai letterati e dai filosofi ma in realtà accessibile a tutti. quindi immagino un socrate in calzamaglia che va nelle scuole a raccontare le sue storie in modo semplice lineare ed efficace cosiccome venga il sabato a lavorare a maglia cuntando storie con mia madre di 78 ani e le sue amiche che vengono a trovarla.

quando dico socrate intendo pure platone e aristotele
e l’influenza del loro pensiero nella sviluppo della civiltà occidentale.

…il contributo più importante che ha dato alla storia del pensiero filosofico consiste nel suo metodo d indagine:
il dialogo.

mi piacerebbe quindi un piccolo compendio sulla filosofia di socrate platone e aristotele che posso usare per cantar storie in passamaglia nelle scuole e con gli anziani mentre lavoro a maglia.

tempo fa ero ad una festa e avvicinatomi ad un gruppo di ragazzi e ragazze per chiedere un po del loro vino che avevano nella loro boccia da cinque litri una ragazza dice che il vino sa di aceto. io allora rispondo che sicuramente e’ buono per curare dolori dellanima. detto questo lei si illumina e rimaniamo a parlar tutta la serata,
dopo un po di tempo e’ venuta a trovarmi a casalincontrada durante la festa della terra. calabrese di etnia arberesh occhi scuri cappelli scuril abbra sensuali, vive a roma , studia e insegna cultura arberesh.
era molto divertita dal dialetto locale: sting.. ting… nind..!
cosi quando lei parti le dedicai una poesia in dialetto che poi ho trasformato in canzone damore.
durante i nostri lunghi dialoghi, non ricordo in quale occasione lei mi racconto un nanettodo su socrate:
in punto di morte con la cicuta in mano socrate circondato dai suoi discepoli e’ invitato a esprimere un ultimo desiderio e lui: portatemi una lira! maestro ma lei non sa suonare?!
non e’ mai troppo tardi per imparare!

detim na lir
mo so cuntend
all imbruvvis
li so truvat
je bell
com’ nu sogn
detim na lir
mo so cuntend

inteso che ero talmente felice che potevo anche morire
visto che ormai l’avevo trovata ed era bella come un sogno
datemi una ora sono contento!

tempo dopo mi arrivo una cartolina di una amica bioniera spagnola che viaggiava con gli asini nel sud della spagna

la sapienza inizia con la meraviglia (socrate)

ecco, in un certo senso e’ vero!
qualche giorno dopo partii per la calabria e lungo la via
mo la torre aragonese, mo i loca solatiurum di federico secondo mo il paese antico di…mo l’ultimo costruttore di un particolare strumento musicale mo il pane buono di.. mo il cristo redentore.. di mo la spiaggia nera.. di mo le dune di.. ecc ecc, arrivai dopo una settimana e pensai: vabbe che la sapienza inizia con la meraviglia ma qua a forza di meravigliarmi rischio di non arrivare mai! (ndr zenone)
e poi ancora la sapienza porta alla conoscenza?
perche mi sembra di aver raggiunto parte di sapienza ma non la conoscenza”

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