Guerra come motore economico, espianto e morte, autostrade che dividono, i bambini della Leopolda, memorie bioregionali, muri nella mente
Il Giornaletto di Saul del 6 novembre 2014 – Guerra come motore economico, espianto e morte, autostrade che dividono, i bambini della Leopolda, memorie bioregionali, muri nella mente
Care, cari – Guerra continua e moneta debito – Scrive Vincenzo Zamboni: “Ogni analisi pacifista finisce per imbattersi, prima o dopo, con il problema di sempre: le teste di cazzo farebbero la guerra anche con le clave, se non ci fosse altro a disposizione. Il che significa che gli imbecilli sono più pericolosi della bomba H , la quale infatti senza un imbecille che la lanci, sta ferma e non fa niente. Ciò implica che la continua critica politica e sociale contro la contesa mondiale per i mercati e le risorse, ovvero contro l’avidità conflittuale umana, è sempre esasperatamente necessaria. “Contro la guerra dobbiamo essere duri come le pietre” (Aldo Capitini): niente di nuovo sotto il sole, bisogna andare avanti. Specialmente in un paese come l’Italia: quarto esportatore di armi del pianeta, ed alleato militare della nazione, Usa, che ha generato il maggior numero di guerre dell’ultimo mezzo secolo. Ma, particolare curioso, la necessità di guerra continua è sorta progressivamente, negli Usa, tramite la costituzione della moneta debito Fed, che genera un debito impagabile da sostenere attraverso acquisizioni imperiali. La moneta debito Bce ha agganciato l’Europa allo stesso perverso meccanismo. Dal punto di vista tecnico, la generazione di debito impagabile è attualmente il cuore del problema. Un motore sempre attivo che, d’altro canto, della avidità è concreto simbolo evidente.”
Mio commentino: “…è risaputo che la maggior parte delle guerre sono state dichiarate per ragioni economiche… basti pensare alla cosiddetta guerra d’indipendenza, portata avanti dal Regno di Sardegna contro il Regno delle Due Sicilie, per ripagare i debiti contratti con i banchieri giudei… serviva l’oro riposto nella banca centrale borbonica altro che amor di patria. (E serviva ad Inghilterra e Francia per sbarazzarsi della terza potenza marittima europea. Tutta la storia che abbiamo studiato a scuola dovrebbe essere riscritta)”
Espianto/trapianto e morte – “Non ti hanno detto che l’espianto di organi quali cuore, fegato, polmoni, reni, ecc., si effettua da persona in coma, sottoposta a ventilazione mediante intubazione, e non da un morto in arresto cardio-circolatorio-respiratorio, come tutti intendiamo. La persona viene incisa dal bisturi mentre il suo cuore batte, il sangue circola, il corpo è roseo e tiepido, urina, può muovere gambe, braccia, tronco, ecc… Le donne gravide portano avanti la gravidanza….” – Continua:
http://retedellereti.blogspot.it/2014/11/lespianto-di-organi-uccide-il-donatore.html
Capranica. Piove – Scrive Doriana: “A Capranica sta per piovere, io sono andata all’orto a sistemare i mici e cogliere le ultime cose compresi i fiori che altrimenti il vento manderebbe a terra. Si sta alzando sempre più forte e sta arrivando la pioggia prevista e temuta da tutti. Donne ed anziani stavano al mio paese a fare spesa e provviste, a prendere la legna da portare a casa… due chiacchiere scambiate per strada. Anche questa è Italia”
Pioggia benedetta – Scrive Roberto: “Dopo un lungo periodo di quasi niente pioggia, da ieri abbiamo avuto una bella precipitazione e ora i nostri due splendidi serbatoi sono quasi pieni con quasi 10 mila litri di ottima acqua piovana caduta sul nostro tetto e assolutamente non inquinata. Così potremo annaffiare orto e giardino senza usare l’acqua municipale che è clorata e con molto calcio…”
Mio commentino: “Allora potreste anche berla..”
Autostrade che disuniscono – Scrive Vincenzo Mannello: “50 anni dalla inaugurazione della “Autostrada del Sole” che “unì” l’Italia… ovviamente secondo la retorica patriottarda di stampo e derivazione sabauda che di “unitario” ha sempre avuto ben poco. Secondo quel metro usato dal 1860 in poi per tutte le regioni del Sud, Calabria e Sicilia in testa. Ricapitoliamo, per quanti non ricordino…” – Continua:
http://paolodarpini.blogspot.it/2014/11/autostrade-che-separano-litalia.html
USA. Lo spazio privato non paga – Scrive EIR: “…la politica spaziale del Presidente Obama è quella di rivolgersi al settore privato (con grossi sussidi dal bilancio della NASA) affidando ai privati la consegna del carico e perfino l’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Con la politica fortemente anti-russa dell’amministrazione Obama, sostenuta da quasi tutti i repubblicani, c’è stato un tentativo di diventare meno dipendenti dalla Russia per il trasporto alla ISS, e di accelerare la messa in funzione di navicelle americane, aumentando i rischi. Così il 27 ottobre il razzo Antares della Orbital Science Corporation, che doveva portare due tonnellate di viveri ed apparecchiature alla stazione spaziale, è esploso alla partenza.”
Tutti i bambini della Leopolda – Scrive Adriano Colafrancesco: “Nello scenario di un paese politicamente allo sbando c’è anche questo. L’editore della pornotivvù Lombardia7, Paolo Romani, quello che, indagato dalla procura di Monza per bancarotta preferenziale, negò ogni coinvolgimento, avendo ceduto l’azienda prima del fallimento… il macellaio pluri-indagato, coinvolto nello scandalo P3, Denis Verdini, il tragicomico Antonio Escariota del paese delle meraviglie, sono solo alcuni dei bambini della Leopolda…” – Continua: http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2014/11/tutti-i-bambini-della-leopolda.html
Per Lenin – Scrive Georges Sorel: “Quando sarà giunta l’ora di giudicare gli avvenimenti attuali con l’imparzialità della storia, ci si accorgerà che ilbolscevismo deve gran parte della sua forza al fatto che le masse lo considerano come una protesta contro una oligarchia la cui principale preoccupazione era stata di non sembrare russa; alla fine del 1917 l’organo dei Cento Neri affermava che i bolscevichi avevano «dimostrato di essere più russi dei ribelli Kaledin, Russky (Molto probabilmente comprati dall’Intesa) ecc. che hanno tradito lo zar e la patria» («Journal de Genève», 20 dicembre 1917); la Russia sopporta pazientemente molte sofferenze perché finalmente si sente governata da un vero moscovita.”
Danni collaterali – Scrive F.G.: “Più dannosa dei sindacati confederali, più cialtrona del governo Renzi-Alfano, più volgare delle pubblicità di Sabrina Ferilli, più violenta dei torturatori di Cucchi, più pericolosa del virus Ebola, nell’itagliano medio si annida e prolifera diffondendosi velocemente da esemplare a esemplare, la vera pandemia dei nostri giorni: l’ignavia”
Roma sconosciuta – Scriveva Pier Paolo Pasolini il 16 novembre 1957. “Non ho mai visto gente così, a Roma. Mi sembra di essere in un’altra città. Umilmente dimostrano quale sia la forza della coscienza. Dimostrano che la storia non ha mai soste” – Continua: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2014/11/05/roma-sconosciuta-pier-paolo-pasolini-il-16-novembre-1957-non-ho-mai-visto-gente-cosi-a-roma-mi-sembra-di-essere-in-un%E2%80%99altra-citta/
Volano. Ucraina – Scrive La Torre: “Nell’ambito del “Festival internazionale Italia – Russia: dialogo tra culture”, si tiene la conferenza “UCRAINA CAVALLO DI TROIA A STELLE E STRISCE” – 6 novembre 2014 – ore 20.30 Scuola Elementare, via Raffaelli – Volano (TN) – Info. redazione@associazionelatorre.com”
Marmellata di stagione – Scrive Simonetta Borgiani: “Marmellata di zucca: 3 kg di zucca rossa (o gialla) tritata, 1 kg di zucchero, 1 limone; lasciare a macerare una notte, poi bollire finché diventa densa (circa 4/6 ore) Mettere in barattolini e bollire a bagnomaria 20/25 minuti. – volendo si può aromatizzare con cannella, liquore all’amaretto, noce moscata, o zenzero”
Abruzzo. Memorie bioregionali – Scrive Ferdinando Renzetti: “buongiorno saul, quando ero più giovane una mia fidanzata mi chiamava esaù da esaurito… oggi la mia elica gira lenta anche la girandola colorata in giardino è ferma per mancanza di vento. nel frattempo ho raccolto i topinambur, ne è venuto fuori un ottimo risotto. ho seminato il grano e il lino, domani fave agli e cipolle nell orticello sinergico. come dice un anziano agricoltore: si ci sta lu sole e nin ci sta lu vend, mitt e ni sta pinza a nind da frammenti di un discorso orticoltoso…” – Continua: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2014/11/terra-marsicana-e-memorie-bioregionali.html
Commento di Lucio: “Ci vorrebbero leggi con defiscalizzazioni totali ed incentivi a chi ritorna su programmi scolarizzanti e informatica per i bimbi e ragazzi dei borghi, lavori sociali per il ripristino del territorio con proggetti di ingegneria naturalistica e bio forestazione… ”
Roma sinergica – Scrive AVA: “Giovedì 6 novembre 2014 dalle ore 17,30, presso la sede AVA in piazza Asti 5/A Roma, conferenza del Dr. Gerardo Ciannella, sul tema: SINERGIA DI TERAPIE OLISTICHE. Solo considerando l’entità umana nella sua interezza è possibile ristabilire l’armonia psicofisica. Info. 3339633050″
Orvieto. Agricoltura Contadina – Scrive Coordinamento: “Siete invitati ad Orvieto (TR), sul Monte Peglia, il 21 e 22 novembre 2014; per l’incontro nazionale della Campagna per l’agricoltura contadina. E’ richiesta gentilmente la conferma della partecipazione entro sabato 15 novembre, così da poter avvisare per tempo chi ci ospiterà; potete usare per questo l’indirizzo: laspinosa@outlook.it”
Mio commentino: “Chi tra i bioregionalisti della Rete volesse partecipare a nome della Rete Bioregionale Italiana, ne dia conferma all’indirizzo segnalato”
Muri divisori, nella mente – Scrive Franca Oberti: “Caro Paolo, leggendo l’articolo sui Muri distrutti e ricostruiti, mi sono ricordata di questo articolo scritto nel 2008 per una rivista di un Padre Missionario. Mi faceva piacere condividere il concetto di “muro” che non è solo quello che era a Berlino o quello attuale in Cisgiordania….” – Continua: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2014/11/muri-divisori-nella-mente.html
E pure questa è fatta, ciao, Paolo/Saul
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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:
“Il vento soffia come l’evoluzione sulle nostre anime. Se allarghiamo i rami, le ali, le zampe… qualcosa ci solleverà e voleremo oltre le nostre paure e giustificate incertezze” (Elke Colangelo)
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Commento ricevuto:
Ciao Paolo, io all’incontro sull’agricoltura contadina non posso andare e poi mi ricordo della discussione che feci con Moretti quando proposi che nella legge ci fosse una dicitura precisa per le aziende agricole che non sfruttavano o uccidevano animali. La proposta fu bocciata da tutti e per ora non voglio riproporla, non ce la faccio a discutere tutti i giorni con persone che non hanno voglia di provare un po’ di empatia nei confronti degli animali e si irritano se glielo fai notare…
Detto ciò Caterina mi dice di scrivere a te per la proposta di mantra (che non saprei recitare, quello bravo a farlo sei tu…) ma che comunque può essere un buono spunto di partenza per chi vuole aderire al bioregionalismo in modo che certi principi siano ben chiari senza che si vada avanti in modo confuso.
Probabilmente qualcuno o molti protesteranno ma magari sarà per loro anche l’occasione di una riflessione che li faccia andare oltre i paraocchi imposti dalla società patriarcale e di cui spesso pochi si rendono conto…
Un caro saluto, Stefano
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Mia rispostina: “Caro Stefano, capisco la tua reticenza per quanto riguarda la partecipazione all’incontro sull’agricoltura contadina, anche io e Caterina proponemmo l’abbassamento della percentuale di allevamento nei poderi agricoli, limitandoli ad un piccolo numero di animali al pascolo libero, per produzione di concime e pulizia dei fondi. Anche questa proposta fu accantonata con la scusa che “è meglio chiedere 10 per ottenere 3″.. Comunque Moretti alla fine non ha più partecipato al coordinamento e noi abbiamo continuato ad aderire, poiché riteniamo che sia meglio che una voce “ecologista” sia presente piuttosto che assente…. Almeno serve un po’ a limitare i danni. Per quanto riguarda la tua proposta di “mantra” bioregionale, non so che dirti, i mantra non hanno la funzione di convincere qualcuno ma quello di liberare la mente da ogni concetto, forse la pratica del mantra non ti è chiara… Comunque come detto a Caterina, se verrai al prossimo ‘incontro collettivo ecologista” -ti ho già fatto presente che non si tratta più di specifici incontri della Rete Bioregionale ma di incontri “allargati”- a cui partecipano varie anime.. In quella occasione potrai lanciare il tuo messaggio. Sappi comunque che -magari indirettamente- abbiamo sempre (pur in tua assenza) evidenziato l’importanza di una dieta naturale, senza uso di sostanze animali, per l’attuazione di una ecologia profonda e di una buona salute personale.
Stai sereno che il lavoro verso l’attuazione bioregionale procede… anche se trovare sinergie e bilanciare tanti pareri non è cosa facile se si vuole proseguire in un gruppo altrimenti ci si rinchiude in un ghetto, come spesso fanno i vegani, ma anche questi spesso sono in disaccordo su quisquilie e inoltre non tengono cono dell’ecologia generale della vita.
Caro Stefano, non posso dilungarmi oltre, questo discorso l’abbiamo affrontato innumerevoli volte e non possiamo risolverlo a parole, tu fai quel che è nelle tue possibilità e nel tuo sentire personale nell’ambito in cui vivi ed operi e questo servirà da esempio a chi ti sta vicino…
Buon lavoro, Paolo”