Ferdinando Renzetti è tornato, è tornato dal silenzio telemato

ritorno

paolo anch io, paolo noi, paolo voi, paolo essi, paolo per tutti!
paolo tana libera tutti! eccomi sono tornato, ferdinando!
sto valutando e soppesando, scrivendo e coltivando, ascoltando…
parole… parole per me per noi per voi per essi per tutti!

pane e cipolla!
sorrido sovvengo e svenga se mi chiedo a chi appartenga!
la patata!
anche oggi ho perso qualche passaggio!
sono preda di un pensiero debole o mi prendo in giro!
mi fa piacere ascoltare quello che racconti, anche se spesso mi e’ poco chiaro!
siamo un po lontani geograficamente! sono mesi che vivo isolato! parlo solo con
i vicini, i miei amici, luiugino anni 88, lulluccio anni 89, giuseppina anni 90
e mariano bravo suonatore di organetto anni 95. passeggio nelle vie del borgo,
traversine non ne vedo! vedosento un luminoso silenzio!
le traverisne reggono i binari della ferrovia, rette parallele verso l’infinito
divenire della materia che arrugginita o inossidabile che sia ha sempre una sua
bellezza intrinseca. ruggine e inossidabili sono stati della materia belle anche
esteticamente, mi piacciono i loro colori caldi e lucenti!
meglio suonare quadriglie al latte che bolle con batteria di pentole profuse ed
estruse! nella scalzati dell essere nudo, occhi umettati e assonnati nel morbido
mondo della poetica dell assoluto quotidiano, echi sorprendenti, solo per chi sa
comprendere o anche per chi non sa comprendere?
chi si sorprende fa oooohh!!
chi non si sorprende fa mbeehh!!
io intanto suono pentole e padelle barattoli e gusci dell essere sgusciato.
gliele stai cantando? bohh!!

soleluna
scheggia impazzita di luce
follia geniale onirocomica
dopo l equinozio d autunno
foglie secche nell aria
odore di mosto

Ferdinando Renzetti – f.renzetti@casediterra.it

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