Scontro di civiltà – Italia… quel che sta per succedere

Povera Italia

Il procedimento è già iniziato a causa della “CRISI”, ovviamente pilotata, generando per effetto il fallimento di migliaia di piccole medie imprese; la svendita, la chiusura o la rilocazione di industrie primarie; la privatizzazione di infrastrutture e servizi sociali importanti … ecc, mentre il debito e gli interessi continuano a crescere, il che dimostra che i padroni del debito hanno creato la “spirale perfetta” perpetua .

Possiamo dedurre altri effetti collaterali:
l’incremento della criminalità e della corruzione, sempre a scapito della popolazione civile;
l’incremento del parassitismo e clientelismo, pagati dal settore privato;
l’inversione delle funzioni di tutte le istituzioni: religione, educazione, politica, amministrazione, legge, industria, finanza… tutte già sottomesse al diktat della finanza da almeno 160 anni secondo il compendio di Frederic Bastiat “La Legge”.

Fin quando non si insegnerà nelle scuole la vera Storia (educazione) la gente non vedrà mai i danni creati dal capitalismo che fu padre fondatore, finanziatore e tutt’oggi sostenitore del comunismo mondiale, cioè l’addebito della cartamoneta e la -dittatura delle tasse- su tutti i popoli del mondo, eccetto uno.

Nello specifico, cosa vediamo ripetutamente ?

Che la separazione tra i Ministeri (am-ministrazione) e le rispettive industrie NON FUNZIONA e non funzionerà mai, ce lo dimostrano le recenti e ripetute alluvioni in Liguria, Veneto, Friuli …

Dare in sub-appalto le funzioni del MINISTERO DELL’AMBIENTE per la “messa in sicurezza” del sistema idrogeologico comporta ingenti costi ed un continuo mantenimento.

Una ditta privata deve per forza fatturare allo Stato non solo i salari, ma anche tutte le spese per i macchinari, i materiali, i prestiti bancari e gli interessi sui prestiti, più iva, irpef … più il suo profitto, o fallisce.
Dopodiché lo Stato deve tassare il SETTORE PRIVATO che già deve mantenere il SETTORE PUBBLICO.

Lo stesso vale per le zone terremotate, per le zone archeologiche, per la sanità, per le autostrade, i porti, gli aeroporti, le ferrovie, gli ospedali … eccetera.

Quindi dovremmo FARE in Italia lo stesso studio che fece l’ingegnere Clifford H. Douglas nel 1930 in Inghilterra, nel quale provò con NUMERI che nessuna nazione può sostenere i costi delle infrastrutture SOCIALI nemmeno dedicando l’intero PIL annuale allo Stato. Non abbiamo altra scelta che IMPLEMENTARE la proposta del prof. Giacinto Auriti, non solo con un reddito di cittadinanza, ma anche con la separazione tra industrie statali e industrie private.

Mah! vediamo se questi “investitori internazionali” tanto acclamati dai nostri governi non eletti, ci porteranno pace e benessere.
A me sembra che invece i banchieri internazionali ci stiano mettendo TUTTI CONTRO TUTTI nel caso volessimo recuperare l’autonomia nazionale.

Voi che ne dite? Ẻ o non è in atto uno scontro di Civiltà ?

Antonio Palma

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