Vegetariani per caso… attenti a come praticate la dieta….
Chi sceglie di essere vegetariano si pone al primo gradino di una scala che conduce al benessere personale, alla giustizia sociale, alla pace, alla civiltà dell’armonia tra l’uomo e il suo contesto naturale. Ma alcuni vegetariani, specialmente i neofiti, fanno l’errore di credere di avere necessità di sostituire le proteine della carne con i latticini, il formaggio e le uova; in questo caso invece di migliorare la propria salute a volte la peggiorano perché magari introducono un quantitativo maggiore di grassi saturi e di proteine anomali. E di questo ne fanno un arma i detrattori pronti ad affermare che il regime vegetariano non garantisce la salute.
Uno dei problemi è la poca conoscenza delle regole nutrizionali e la scarsa attitudine di alcuni vegetariani (e anche vegani) alla preparazione dei pasti quotidiani. Specialmente chi aderisce alla filosofia vegan per motivi etici, o ambientali, finisce col nutrirsi di surrogati alimentari, scarsi o privi del tutto di veri nutrienti e magari consuma enormi quantità di cereali, pasta, pane, pizze, prodotti da forno, zuccheri raffinati ecc.. Anche in questo modo la salute non migliora di molto: questo gli riduce soltanto la possibilità di contrarre malattie.
Quando si consuma cibo cosiddetto “spazzatura” povero di nutrienti, l’organismo sente la necessità di ingerire un maggior quantitativo di alimenti per avere lo stesso quantitativo di nutrienti che troverebbe in un cibo più naturale e salutare. L’eccessivo consumo di carboidrati e zuccheri semplici genera picchi glicemici che a loro volta favoriscono l’obesità e il diabete. A causa di questo alcuni vegetariani, o vegani, risultano essere obesi, o coloro che adottano in modo rigoroso l’alimentazione crudista spesso sono molto magri perché perdono massa muscolare. Da notare che in natura, salvo grave penuria, non esistono animali troppo magri o troppo grassi.
Succede pure che i “veganetici” (cioè coloro che adottano lo stile di vita vegan per motivi etici, da non confondere con i “veganpelle”, cioè da coloro che adottano l’alimentazione vegan per salvarsi la pelle – ben vengano anche questi, se non altro non si nutrono di animali-), trascurino le regole della corretta nutrizione, questi non danno buona immagine di se stessi a danno della causa. Infatti se un vegan è troppo magro, emaciato, pallido in viso o troppo grasso, gli scettici non seguiranno l’esempio e sarà difficile far loro capire ai che non è il sistema vegan sbagliato ma la nostra parziale conoscenza nell’adottare la dieta vegana.
Allo steso modo i “veganpelle” che si atterranno ad una dieta vegan/crudista, o addirittura fruttariana, avranno sicuramente dei benefici per la salute ma il benessere raggiunto potrà essere passeggero se la scelta non è costante, supportata dal forte cemento dell’etica e della competenza dei principi nutritivi.
Così succede pure che alcuni vegan manifestino carenze nutrizionali non perché la dieta sia in se stessa povera o imperfetta ma perché chi adotta tale scelta dovrebbe avere almeno la conoscenza basilare dei principi nutrizionali. Cioè, occorre sapere che saziarsi non è la stessa cosa che nutrirsi, che nella dieta vegan non è tanto importante ciò che si mangia quanto ciò che si esclude dalla propria dieta, che una dieta bilanciata deve comprendere, anche se non nello stesso pasto, tutti i componenti nutrizionali richiesti dal nostro organismo, cioè: carboidrati integrali, grassi insaturi, proteine vegetali, minerali organici, vitamine, oligoelementi, fibra e acqua.
Ma i vegan non sono tutti uguali. Anche chi si abbuffa di cereali raffinati e prodotti industriali, confezionati, trattati, di patatine fritte e beve coca cola o alcolici in genere e magari fuma; anche questi sono vegan, ma avranno molte probabilità di ammalarsi. Il vero vegan sa che l’immagine di noi è fondamentale per la credibilità della nostra filosofia di vita, e applica i principi nutrizionali del sistema igienista.
Tutti gli alimenti, (sia di origine animale o vegetale) appartengono alle tre seguenti classi: glucidi (carboidrati, zuccheri, amidi); lipidi (grassi); protidi (proteine), cioè: materiali per la costruzione, materiali che forniscono energia e materiali che favoriscono i processi biologici.
Come una qualunque automobile formata da acciaio, ferro, gomma, vetro, plastica, stoffa ecc. così il nostro organismo (costituito da: 70% acqua, 20% grassi, 7% proteine, 2% zuccheri) ha bisogno di tutti i nutrienti previsti dalla natura. Per cui è necessario variare il tipo di alimento, diversamente coloro che seguono una dieta ristretta a pochi alimenti rischiano carenze nutrizionali, anche se sono vegan, crudisti o fruttariani. Ricordandosi che la nostra alimentazione deve fornire in media almeno 2000-2500 kcal, 25-30 gr di proteine, 80 gr di grassi e 300 gr di zuccheri.
Franco Libero Manco