Loggia P10 – Inchiesta Poseidone, il caso Luigi De Magistris, la mafia, la camorra e la massoneria in Italia (Della serie: E’ PIU’ FACILE CAMBIARE PAESE CHE CAMBIARE IL PAESE)
Mi sono iscritto alla P10 dopo una lunga meditazione, tentando di uscire da quella trappola che incatena l’essere esclusivamente su parametri di interesse, pensando che il progresso avanza mentre nel Paese di Arlecchino e Pulcinella i problemi si fossilizzano, lasciando dietro a se scelte di vita irrisolte che ci fanno retrocedere intellettualmente ed Economicamente quali: l’essere o l’avere, credere o sperare, rubare o donare, andare o rimanere, parlare o tacere, lavorare o oziare, mangiare o digiunare, accettare o ribellarsi ai tradizionali grandi furti Istituzionalizzati senza colpevoli.
Mamma mia quanti grattacapi condizionano le nostre vite in questo Paese.
Fra questi aggettivi sopra elencati divenuti simbolismi dell’esistenzialismo, sicuramente manca il più importante altrimenti la vita non avrebbe senso, sarebbe monotona, triste, sottomessa al consumo di sigarette, dell’alcolismo, della droga e dei giochi d’azzardo, apparentemente andava meglio al tempo del Politeismo, dove ogni essere in ogni settore era guidato spiritualmente da una Divinità disponibile a risolvere i problemi all’istante.
A differenza dalla P deux hip hop e dalla Massoneria Tradizionale che giustamente mette in dubbio i valori della civiltà Occidentale moderna, con percorsi pseudo religiosi di natura astratta, apparentemente impastati con la crema inacidita dai convenzionali comportamenti umani nel corso dei tempi, la P10 invece è cosa seria e rappresenta una Organizzazione virtuale al di sopra degli interessi di parte e tende a dirigere gli scervellati al senso del dovere e dell’onore, nei due Regni ben distinti dei bipedi e dei quadrupedi.
In questo Paese sino ad oggi, siamo riusciti ad addomesticare gli animali evoluti ma non l’uomo impastato in Politica.
Nel triste moderno pensiero Universale governato dal Soldo, parafrasato monoteismo, mancano i due massimi Santi, per l’appunto “San Giusto e Sant’Onesto”, sostituiti da Santi maggiori che in Italia si festeggiano tutto l’anno, rappresentati da “Santo Ingiustizio”, con la sua combriccola di Santi di pari meriti, quali: Santo Scandalo molto attivo in Italia, Santo Corruzio che istiga alla continua Corruzione e Santo Confusio, che si occupa nel sedare le masse psicologicamente infettate da uno spirito contrastante incarnato, inducendo alla confusione nel regolare processo di sviluppo della società pietosamente naufragata negli scandali dei piani alti.
Giustamente, alludo agli scandali nella Repubblica Italiana e nel Vaticano, prodotti in serie come la pizza automatizzata e per rimanere nel tema dei bruised brains “cervelli ammaccati” molto diffusi a livello Nazionale, che istigano alla confusione mentale dell’uomo comune.
Come esempio descriverò un grande scandalo con lo sconto prendi tre e non paghi nessuno, avvenuti fra il 2004 al 2011, intitolati “Poseidone – Why not e Toghe Lucane” che in questi giorni riappare sulle prime pagine dei giornali, come un ricorrente sistema criminoso ben organizzato che coinvolge le più alte cariche dello Stato, dei quali se ne occupò il Magistrato Luigi De Magistris obbligato a dimettersi e divenuto Sindaco di Napoli.
Per chiarire i complicati elementi dell’inchiesta, che sprigionano il marciume che sovrasta il Paese, allego uno scritto apparso sul Corriere della Sera dell’epoca.
L’inchiesta Poseidone è un’indagine iniziata presso la procura di Catanzaro nel maggio 2005 avente come oggetto un presunto uso illecito di 200 milioni di euro di denaro pubblico provenienti da aiuti comunitari destinati al finanziamento di opere di depurazione dei mari. Le indagini, condotte dai carabinieri, ruotano attorno alla destinazione e all’utilizzo di tali somme, prendendo spunto dalla relazione elaborata nel 2004 dalla sezione regionale di controllo della Corte dei conti.
La Procura ipotizzava il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa nei confronti del generale della Guardia di finanza Walter Cretella-Lombardo, consigliere di Franco Frattini, all’epoca vicepresidente della Commissione europea e commissario europeo per la giustizia. La Procura calabrese sottopose a perquisizione l’abitazione romana dell’alto ufficiale e il suo ufficio a Ostia, con il sequestro di computer, CD-ROM, e documentazione cartacea.
Le perquisizioni erano state disposte in seguito al ritrovamento di un biglietto da visita dell’ufficiale nell’abitazione di uno degli indagati, Giovambattista Papello, ex subcommissario per l’emergenza ambientale della Regione Calabria: sul biglietto era scritto a mano il numero del telefono cellulare del generale. A Papello erano state trovate, tra l’altro, alcune intercettazioni illegali di colloqui telefonici, risalenti al novembre 2004, che l’ex presidente dell’ANAS, Vincenzo Pozzi, aveva avuto con Piero Fassino, segretario dei Democratici di Sinistra, e con Pietro Folena.
Cretella-Lombarda comanda[ all'epoca dell'indagine, o della scrittura della voce?] la Scuola di polizia tributaria delle Fiamme gialle con sede ad Ostia, e all’epoca comandava il secondo reparto della Guardia di finanza addetto alla collaborazione internazionale e all’interscambio con le polizie di altri paesi.
Tra gli altri, sono indagati il segretario dell’UDC, Lorenzo Cesa, in qualità di socio di una società che avrebbe ricevuto un finanziamento per realizzare nel cosentino uno stabilimento per la produzione di DVD, realizzato soltanto in parte, nel quale non sarebbe mai stata avviata la produzione; l’ex presidente della Giunta regionale della Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, attuale[quando?] vicepresidente dell’istituto Garante per la privacy; l’ex assessore regionale all’Ambiente, Domenico Basile, uno degli uomini di punta di Alleanza Nazionale in Calabria.
L’OLAF, l’agenzia antifrode dell’Unione europea, ha contestato un reato di frode comunitaria a Papello, Cesa e Fabio Schettini, già segretario dell’ex ministro di Forza Italia Franco Frattini, poi commissario europeo, in passato titolare del Dicastero degli Affari Esteri[4]. Nel 2007, l’inchiesta viene sottratta a de Magistris per intervento del procuratore Mariano Lombardi, che motiva la sua decisione con irregolarità procedurali[5].
Contenuti delle inchieste Poseidone e Why Not
Sino ad ora si è parlato tanto della vicenda De Magistris, dello scontro tra Procure, ecc.. ma pochissimo del contenuto delle indagini e degli incriminati oltre quelli già esposti, perché? Probabilmente perché il contenuto di quelle indagini fa paura ed è meglio non parlarne.
Infatti gli elementi raccolti indicano l’esistenza di una metodologia criminosa costante e comune riconducibile, attraverso sofisticati reticoli societari, ad esponenti della politica di rilievo delle aree UDC, Forza Italia e Democrazia delle Sinistre (DS) in sostanza tutta la Politica Italiana.
“E’ la criminalità dei c.d. “colletti bianchi” – afferma De Magistris – …opera in modo assolutamente ramificato e consolidato in questo settore con capacità tecniche criminali di assoluto rilievo. Le condotte di reato hanno ad oggetto, in estrema sintesi, i seguenti passaggi: la deliberazione del finanziamento a livello nazionale e regionale. Questo è il passaggio in cui determinanti divengono le forti collusioni con esponenti della politica e della burocrazia (in particolare alti funzionari)… per ottenere illecitamente immani risorse pubbliche la criminalità organizzata – quella dei c.d. “colletti bianchi” – che agisce con consolidate convergenze parallele con la ‘ndrangheta, che rappresenta, allo stato, l’organizzazione mafiosa più potente, utilizza in particolare, lo strumento apparentemente lecito, delle società, soprattutto miste pubblico-private che sono proliferate in Calabria, ma non solo, in tutti i settori, soprattutto quelli dove è consistente la presenza di erogazioni pubbliche: l’ambiente, la sanità, i lavori pubblici, l’informatica, il settore interinale, il terziario. …altro momento decisivo in cui intervengono le modalità operative dei sodalizi che ho potuto ricostruire nelle mie indagini è quello dell’approvazione dei progetti che debbono ottenere l’erogazione pubblica. Spesso è in tale fase che vengono abilmente nascoste dilazioni illecite quali prezzo di corruzioni che vengono mascherate quali consulenze o attività legate alla predisposizione di progetti vari….Altro momento determinante in cui si realizza il pactum scelleris, e/o stessa vita della organizzazioni criminali, è quello delle assunzioni dei lavoratori nelle società e nelle attività finanziate…. Si sono potute constatare assunzioni di persone strettamente collegate o comunque segnalate da magistrati, prefetti, appartenenti alle forze dell’ordine, personaggi inseriti in istituzioni varie. E’ ovvio che quale contrapposizione vi è in diversi casi la copertura istituzionale che garantisce la sostanziale impunità a queste persone…”
In altri termini, per assicurarsi l’impunità chi gestisce e ruba queste immani risorse di denaro pubblico, compra il silenzio di magistrati, prefetti, forze dell’ordine, politici, finanzieri, regalando posti di lavoro ad amici e parenti di questi.
Grazie a questo collaudato sistema, i finanziamenti della Comunità europea per costruire strutture necessarie al paese finiscono nelle mani dei soliti noti. Ma chi sono i soliti noti?
Agli atti si legge che in questo scandalo “un ruolo centrale assume la c.d. Loggia di San Marino”. Inoltre, una delle società maggiormente coinvolte è ricollegabile ad una persona che non solo era iscritto nella loggia P2, ma era già stato coinvolto nel c.d. processo Enimont. In sostanza, ancora una volta, la massoneria.
Le persone coinvolte, inoltre, sono di primissimo piano e, leggendo le cariche ricoperte, la mente non può che tornare agli anni ’80 a agli elenchi P2:
Presidente del consiglio, Ministri, vertici della guardia di finanza, vescovi, magistrati, forze dell’ordine, servizi segreti, imprenditori, industriali, Donne, Droga, e apparati della Giustizia. Tutti legati da un vincolo di comune appartenenza, probabilmente da un giuramento, che evidentemente, vale ben più di quello fatto alla Repubblica (vedi articolo su questo blog
http://paolofranceschetti.blogspot.com/2007/12/chiarezza-sulla-massoneria.html)
Il Paese vive in una continua situazione che si riproduce da scandalo in scandalo, da imbrogli e ruberie istituzionalizzate senza colpevoli, mentre il Paese è in precipitosa decadenza di civiltà.
In Svizzera sono depositati presso le Banche ventisei mila miliardi di fondi neri dei quali la maggior parte provenienti dall’Italia, in barba a quelli che parlano di angeliche visioni uscendo dall’Euro e dalla Comunità Europea.
Anthony Ceresa
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Articolo collegato:
http://altracalcata-altromondo.blogspot.it/2014/09/una-fortunata-occasione-per-luigi-de.html