Siria – Bombardamenti USA con armi sofisticate per dimostrazione bellica

armi sofisticate

Quali sono le armi che la coalizione a guida Usa sta utilizzando in Siria?

Per la prima volta, Washington ha usato bombardieri caccia stealth F-22 Raptor, il più sofisticato arsenale aereo americano. Secondo il quotidiano libanese Assafir, che cita la CNN, gli Usa hanno scelto un insieme di dispositivi avanzati e di armi sofisticate di estrema precisione.

Eccone la lista:

- L’F-22 Raptor, testato nel dicembre 2005, caratterizzato dalla sua capacità di controllare il cielo sopra l’oceano, dotato di un calibro di 22 mm, due missili guidati 6 da radar, bombe intelligenti del peso di 2000 libbre (453 kg), può raggiungere una velocità massima di oltre 1.500 miglia all’ora e può volare 1.800 miglia. Il suo costo è di 143 milioni di dollari.

- L’MQ-9 Reaper, testato nell’ottobre 2007, è un drone che può trasportare quattro missili laser guidati, può volare 1.150 miglia, raggiungendo un’altitudine di 50.000 piedi. Il suo costo è di 56 milioni di dollari.

- L’MQ-1B Predator, testato nel marzo 2005, è un aereo armato con un sistema multifunzione, sensori e telecamera a infrarossi, dotato di laser, può trasportare due missili, la sua velocità è di 84m / h e 135 milioni / ora. Il costo è di 20 milioni di dollari.

- Il missile Tomahawk, utilizzato per la prima volta nell’operazione Desert Storm nel 1991, è un missile a lungo raggio più veloce della velocità del suono, utilizzato dalle navi e sottomarini della Marina per gli attacchi, è arrivato alla quarta generazione dal modello iniziale, può trasportare testate nucleari e convenzionali e ha raggiunto una velocità di 550 miglia all’ora. Il costo è di 569 000 dollari.

Si tratta di dispositivi altamente sofisticati e armi di fascia alta degni di una terza guerra mondiale contro superpotenze nucleari, sembra strano che gli Usa abbiano scelto di utilizzarli contro gruppi terroristi nascosti in edifici rilevabili dai satelliti, che hanno armi convenzionali e non armi tattiche o strategiche.

Una domanda sorge spontanea: perché questa volontà di mettersi in mostra? Chi vogliono realmente sorprendere? La Russia? L’Iran?

Rustam Chehayed

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