Russia. La ricetta del benessere (che servirebbe anche all’Italia)- Come la Russia si è salvata dalla frode “liberista”
Come è noto l’epoca di Eltsin, attraverso politiche di deregolamentazione di ispirazione Usa, aveva condotto la Russia verso una catastrofe economica. Nell’immaginario di molti europei è sopravvissuta, da quei tempi, l’immagine di un paese decaduto e impoverito.
Sembra che molti non si rendano conto di quali e quanti cambiamenti positivi siano stati prodotti nel corso dei 15 anni in cui la guida del paese è stata condotta da Vladimir Putin. Basti confrontare alcuni dati significativi del 1999 con quelli del 2013.
Il pil è passato da 195 mld $ a 2.113 mld, corrispondente ad un pil individuale medio da 1320 $ a 14.800, mentre l’inflazione è scesa dal 35,5% ad appena il 6,5%.
Le riserve auree nazionali sono salite da un valore di 12,6 mld $ a 511 mld, mentre il debito è sceso dal 78% del pil ad appena l’8%.
La pensione media è salita da 499 rubli a 10.000, il reddito medio da 1522 rubli a 29940.
Nel contempo, la Russia ha stretto una solida alleanza economica con i paesi dei Brics, che includono quattro potenze nucleari, ed ora anche la costituzione di un fondo monetario indipendente, che segna la fine del monopolismo planetario dell’Fmi e del dollaro, avviandosi anzi a diventare ad essi concorrenziale.
Tutto questo mentre in Europa ed Usa si è sviluppata una crisi strutturale ancora irrisolta, che ha abbassato notevolmente il tenore di vita del cittadino medio.
Questi dati dimostrano perlomeno che:
1) E’ possibile, con politiche economiche accorte, risollevare, ed anche di parecchio, le condizioni di una economia in difficoltà. Quello russo può essere definito un nuovo “miracolo economico”.
2) Le linee economiche Usa producono impoverimento dei paesi che le adottano (servono infatti a sostenere il sistema parassitario statunitense), mentre rendersene indipendenti offre opportunità di sviluppo e ricchezza.
3) La risalita russa è avvenuta simultaneamente al decorso dell’eurodisastro, che per la cocciutaggine degli economisti di regime sta conducendo alla catastrofe l’Europa, già in difficoltà per la perenne crisi Usa.
4) Che i politici italiani, europei e statunitensi avrebbero molto da imparare da quelli russi.
5) Che siccome nella loro testarda cocciutaggine occidentale non vogliono farlo, e conducono i loro paesi verso la fame, bisogna cacciarli tutti e sostituirli.
Vincenzo Zamboni