Treia, baretti, case di terra e spiritualità della natura… Lettera di Ferdinando Renzetti a Paolo D’Arpini

Paolo D'Arpini a Porto Recanati

ciao paolo ho scoperto che hai altri indirizzi mail, dalle foto che pubblichi la vita che conduci mi pare molto bella, poi quelle tenuta camicia e pantaloncini colorati vagamente auaiani ti danno un po l aria vacanziera ecco forse la pancia per così dire un po ridondante denota le abbondanti colazioni al baretto di treia.

Io amo i baretti dei piccoli paesi sarei capace di trascorrervi giornate intere incontrando i vari personaggi locali. nella zona di treia ci sono diverse case di terra una di esse e’ stata restaurata e ora c’e un museo mi pare, io continuo ad ammorbarti con quello che scrivo o ho scritto tempo fa, molte cose le spedisco anche agli amici sperando in un loro coinvolgimento, spesso anche ad indirizzi mail di persone che non conosco, feed back o retroazione come si traduce in italiano, per ora poco o nulla, mi piacerebbe un confronto che qualcuno aggiungesse togliesse oppure raccontasse semplicemente una sua storia. comunque anche così va bene perché tu quel lavoro che definisco di social gardening tu lo fai già benissimo, in realtà non vorrei avere un blog, non so neanche come si fa, forse qualcosa che si avvicina più a una new letter, ora ho anche tutti i nuovi indirizzi che mi hai dato tu, ma non so ancora usarli, cioè rispondere a tutti, spero non annoiarti in genere tratto sempre tematiche pratiche o legate alla tradizione. qualche anno sono andato in puglia a studiare trulli e altre costruzioni tradizionali e mi sono ritrovato catturato in un vortice di energia che mi ha portato a conoscere tante realtà spirituali ed esoteriche, come gruppi devoti di san michele o adepti di osho o di babagi e ho scoperto cose come la psicocibernetica degli essenti o il sincronario dei maia o la trans bioenergetica che non ho neanche capito bene che cose’, negli incontri scherzando dicevo sempre d essere un terricolo e di essere andato in puglia a mangiare orecchiette invece mi ritrovavo proiettato in teni tipo la quinta dimensione e cose varie, la prima cosa che mi veniva in mente come critica costruttiva e che in puglia ci sono forme di spiritualità
antichissime invece queste forme di esoterismo contemporaneo mi sembranotutte di provenienza americana anni 60 per esempio un disco dei byrds del 62 si intitola proprio fifth dimension o un disco di jimy ennrix rainbow bridge una specie di meditazione collettiva alle hawai
ecc ecc.

In puglia ci sono tante architetture in pietra di cuinon se ne conosce bene la funzione, soprattutto probabilmente legati al culto del sole o alla stella sirio. oppure le bellissime storia di san nicola ormai culto planetario.

Ho definito questa dimensione spirituale esoterica babilonia per non parlare poi delle filosofie alimentari vegan fruttariani crudisti macrobiotici oppure i tipi di agricoltura sinergica naturale permacultura adesso ce’ quella nuova filosofia del dragon dreamin, come dire e’ bella la biodiversita anche culturale ma immettere nel sistema elementi nuovi in continuazione puo essere anche controproducente, faccio l’esempio del cibo con tutte le differenze di modi di nutrirsi a volte dieci persone che si nutrono tutte in modo diverso non riescono a mettersi su un unico cibo che vada bene per tutti per incontrarsi attorno a un tavolo. ora anche la dieta breattariana cioè nutrirsi solo di respiro cosmico da brath sicuramente molto ecologica pensa a una festa dove si consuma aria fresca aria fritta aria calda , vapore ecc ecc.

Qualche anno fa in senso ironico e no solo io e un mio amico abbiamo organizzato un corso di vigna freesing, cioè meditare fresando la vigna per i più tradizionalisti nel silenzio con la zappa oppure con il trattorino cullati dal rumore del motore e dal odore acre della benzina bruciata che si mischia all’odore di terra rovesciata e lerba trinciata non ce’ volontà polemica in quello che dico apertura incondizionata a tutte le culture,io seguo la tradizione perché l’ho appresa dai miei nonni e poi si può facilmente confutare per esempio una casa di terra costruita cento anni fa posso vederne subito difetti e pregi nella costruzione, oppure anche se non sono cristiano o cattolico praticante se vado in chiesa a ascolto il rosario ne capisco subito il linguaggio il significato del luogo in cui viene rappresentate anche la storia e la bellezza della forma architettonica, invece se vado all’ashram sono costretto a imparare a memoria una preghiera in una lingua che non conosco soprattutto nel significato spirituale, ci vogliono anni e anni di studio per comprenderete bene il linguaggio e poi le modalità espressive le costruzioni rituali etc ecc, questi sono esempi non sono critiche più dati di fatto per me pratico, terricolo legato alla tradizone spero di non scatenare critiche feroci, voglio solo un confronto….

Ferdinando Renzetti – f.renzetti@casediterra.it

I commenti sono disabilitati.