Treia, 17 agosto 2014 – Giornaletto di Saul di corsa
Giornaletto di Saul di corsa
Siamo dove stiamo, cioè a Treia. Una delle ospiti, venuta assieme a Ilaria e Luisa, Tania, una signora scozzese, mezza svizzera e mezza cinese, dice: Siate!
Ieri non ho avuto il tempo di raccogliere articoli e commenti, Caterina ed io siamo arrivati all’ora di pranzo, che era da preparare ovviamente, inoltre c’era da ravvivare la casa rimasta chiusa per due mesi: le piante da annaffiare (poverine), bagagli da sistemare, finestre da aprire, etc. etc. Il tutto mentre preparavamo un sughetto fresco di pomodori, aglio, capperi, basilico greco, sale, olio d’oliva, olive… per condire un mezzo chilo di fusilli integrali, insalatina, yogurt, pane fatto da Caterina con il lievito madre, kefir, acqua frizzante della sorgente urbana che abbiamo portato da Spilamberto… Mentre stavamo per andare a cantare nella sala di meditazione, ecco il campanello che suonava per avvisarci dell’arrivo delle nostre amiche… Canti sostituiti da convenevoli, saluti, baci, abbracci, confidenze, ricordi di quando… etc.
Siamo rimasti a tavola a raccontarcela, anzi veramente son stato io a raccontare tutta la storia del mondo a cominciare dalla creazione in poi… me la sono cavata in un paio di orette. Fino al momento in cui mi sono ricordato che era ora della pennichella… Al risveglio, dopo le 5, ci siamo fatti un tè al tulsi, con biscotti stagionati della CE (gli unici rimasti in casa), doccia e poi passeggiata per le stradine di Treia e puntata in pizzeria per finire la giornata in bellezza. Va da sé che non ho avuto il tempo di fare altro… Perciò accontentatevi!
Ciao, Paolo/Saul
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Pensiero poetico del dopo Giornaletto:
“In una vertenza giudiziaria od in una polemica verbale c’è un modo per essere sconfitti onorevolmente: farlo in fretta. Nel sumo è la stessa cosa.
Una vittoria riportata in maniera scorretta, invece, è peggio di una sconfitta. In molti casi, è come perdere con un avversario scorretto” (Hagakure)