Supervirus Ebola utile alla “ricerca scientifica”? Oppure utile alla guerra batteriologica? Oppure utile al commercio di vaccini?
A integrazione dell’articolo: http://paolodarpini.blogspot.it/2014/08/ebola-malattia-creata-in-laboratorio.html
Su diversi siti internet circola la notizia che il virus di Ebola, la malattia che fa paura a tutti, è un “brevetto” USA, un po’ come gli OGM od altri malware tecnologici. Qualcuno dei nostri contatti aveva risposto dicendo che si trattava di un “brevetto” da ricerca scientifica per produrre un idoneo vaccino. Sinceramente non so che dire… il virus esisteva o non esisteva prima? Oppure ha cominciato ad esistere per poter creare il vaccino? Insomma è un po’ come la storia dei precedenti casi ed allarmi procurati per “aviaria” “suina”, etc. etc. Allo stato attuale delle cose non si sa, né si potrà sapere in tempi brevi, la verità, magari si saprà fra cento anni se l’umanità sarà ancora in vita – poiché qui si gioca con la vita.
Ho ricevuto questa lettera che segue (di Paola Botta Beltramo) in cui si fanno vari parallelismi ed analogie fra i recenti articoli sull’Ebola:
http://www.stampalibera.com/?a=27596
http://www.stampalibera.com/?a=27541
ed i casi precedenti:
“Aviaria, Nature pubblica la ricetta del supervirus letale”
Così, dopo 5 mesi di consultazioni tra la comunità scientifica, organismi governativi e, perché no, anche servizi segreti, l’identikit del supervirus dell’influenza, la variante dell’H5N1 è accessibile a tutti.
La rivista Nature ha svelato infatti i sistemi utilizzati da un laboratorio ad altissima sicurezza dell’università del Wisconsin per ottenere un mix fatale che mette insieme la capacità letale dell’aviaria con la rapidità di contagio della suina.
A dicembre dello scorso anno il National Science Advisory Board for Biosecurity (Nsabb) aveva chiesto il blocco della pubblicazione, circostanza che aveva suscitato un vespaio di polemiche alimentate da una parte della comunità scientifica che considerava l’intervento come una vera censura.
Il supervirus, secondo i ricercatori che lo avevano prodotto, aveva lo scopo di consentire lo studio dei punti deboli per poter successivamente individuare un vaccino. Yoshihiro Kawaoka dell’università del Wisconsin e Ron Fouchier di Rotterdam, convocati proprio dal Nsabb assicurarono che il microrganismo era protetto in un laboratorio fornito di una sicurezza straordinaria.
Quello che maggiormente preoccupava i “censori” era la facilità con cui il virus killer era stato prodotto. Negli esperimenti condotti nel Wisconsin furono sufficienti solo quattro mutazioni del genoma, cinque in quelli di Rotterdam.
Già nel governo statunitense e nei servizi segreti si paventava la possibilità che bioterroristi potessero venire a conoscenza del procedimento, ma qualche mese dopo, ad Aprile, gli 007 americani hanno rassicurato le autorità statunitensi riferendo sulla scarsa competenza scientifica dei terroristi, almeno per il momento.
Così, sulla base di queste informazioni, e spinti dall’esigenza di arrivare alla realizzazione di un vaccino, sia il governo americano che il Nsabb sono tornati sulle loro posizioni. Circostanza che deve avere evidentemente persuaso anche le autorità olandesi.
Così, sia il lavoro dell’università del Wisconsin che quello di Rotterdam hanno ricevuto il benestare per la pubblicazione. Nature lo ha già fatto, ma anche l’altra autorevole rivista, Science, pubblicherà lo studio di Rotterdam.” (Fonte secondaria: vitadidonna.it/news-salute)
http://www.repubblica.it/salute/ricerca/2012/05/02/news/pubblicato_l_identikit_del_supervirus-34343222/
La notizia suindicata è stata divulgata anche dalla trasmissione televisiva “Leonardo”, in onda su Rai3 il 7 maggio 2012, che ha confermato che il virus è stato reso trasmissibile per via aerea tra gli umani al fine di produrre un adeguato preventivo vaccino.
Ha creato molto interesse la testimonianza del giovane manager italiano di una fra le più grandi banche di affari mondiali dalla quale, nel 2005, si è licenziato perché si è rifiutato di vendere derivati che scommettevano sulle morti di aviaria. In questo link: http://www.youtube.com/watch?v=KTtdtFXh14Q l’intervista rilasciata alla TV La7 – trasmissione “Otto e mezzo” del 15-3-2012: (a 14′ dall’inizio: derivati su aviaria)
Materiale integrativo:
http://www.ingannati.it/2013/10/06/pandemie-perche-non-siamo-disposti-a-credere-a-tutto/
http://www.teosofia-bernardino-del-boca.it/categorie/vaccinazioni/