Perdita del Bene Comune, moneta debito e schiavitù
A integrazione e commento di: http://riciclaggiodellamemoria.blogspot.it/2014/07/il-territorio-bene-comune-degli.html
Articolo perfetto; tragicamente lungimirante, che inquadra nel più sapiente dei modi, al di là delle teorie più o meno “complottiste”, come questi criminali perseguano semplicemente il proprio tornaconto, a scapito, ovviamente, di popoli e Stati.
Complotto o no, ci troviamo a subirne le medesime conseguenze: sarebbe come fare dei distinguo se a sterminare una famiglia si sia trattato di una bomba “intelligente” o stupida!
Finché la stragrande maggioranza della gente è convinta che il “debito” bisogna pagarlo, ignorando del tutto come questo si sia venuto negli anni formando e soprattutto tramite quale meccanismo truffaldino esso sia stato imposto a quasi tutte le Nazioni, non potremo fare altro che assistere impotenti al lento declino dei popoli nel senso che recitava l’articolo.
La moneta a debito è un crimine.
L’interesse composto (anatocismo) è un crimine.
Lo spread è un’invenzione truffaldina (quindi un crimine)
Il sistema finanziario è il “derivato” che vive e prospera esclusivamente sottraendo risorse all’economia che esercita l’ingrato ruolo di “sottostante”.
Non esiste una finanza “buona” e una “cattiva”.La finanza può sopravvivere solo succhiando il sangue dell’economia reale, unica in grado di creare vera ricchezza, e grazie a milioni di utili idioti che non si informano, non si interessano, non credono , non capiscono, o peggio lucrano su questo fattore destabilizzante.
Nessuno si è mai domandato perché il paese più “virtuoso” è più efficiente del mondo (la Germania) ha anch’esso un DEBITO? E che debito! Compreso quello dei lander, che astutamente i “corretti” tedeschi non inseriscono nel debito federale, il debito tedesco supera, in termini reali (non in %) abbondantemente quello Italiano.
E che dire degli U.S.A? I l loro debito sfiora i 19.000 miliardi di dollari: circa sette (7) volte il nostro.
Tutto ciò è dovuto proprio all’anomalia criminale dell’emissione a DEBITO della moneta.
Dobbiamo smettere di essere “politicamente corretti” quando ci confrontiamo con oligarchie criminali che hanno come unico scopo il perseguimento del proprio interesse usando un sistema di rapina che matematicamente non ci consente di uscire dalla trappola del debito.
Persone come Monti, Letta, Ciampi, Draghi, Napolitano, Andreatta, la dirigenza PD e FI al completo,e mi fermo per mancanza di spazio, dovrebbero, o avrebbero dovuto a suo tempo, essere arrestati ed imputati di alto tradimento nei confronti del popolo “sovrano”a norma degli art. 1,4,9,11, 41,47,59,ed altri della Costituzione Italiana.
Come mai i fautori della libertà della democrazia, e della giustizia in Italia non levano alto e fiero il loro grido di protesta? Quale arcano intreccio di pensieri e di convenienze politiche o economiche, o presunte tali, impedisce a questa gente di opporsi, almeno a parole, alla valanghe di menzogne che da politica e stampa ci vengono ammannite quotidianamente?
Claudio Zanasi
………………………
Ulteriore approfondimento e commento:
Il Servizio del collega Loris Asoli, segnalato nel link soprastante (e che più sotto è riportato integralmente), è un documento eccezionale perché rappresenta l’ultima possibilità di sopravvivenza del popolo italiano. Loris, nel suo servizio, si è limitato intelligentemente a riportare le testuali considerazioni di un illustre giurista e magistrato, che ho conosciuto anni fa e che mi ha sempre meravigliato per la sua lucidità e preveggenza, nonché per le sue celebri battaglie in nome della legalità. Quindi non uno qualunque, ma un personaggio di grande levatura morale e di grandissima competenza sui problemi politici, sociali e ambientali europei. Quello che ha scritto Paolo Maddalena sul suo libro, va preso come oro colato, perché può servire a svegliarci dal torpore e dall’apatia in cui noi tutti siamo finiti, grazie anche ai continui “messaggi” trionfalistici e demagogici del nostro governo, amplificati dalle TV nazionali in parte complici di questo “trionfalismo europeista”.
Forse è giunto il momento di spegnere queste TV e di cominciare a pensare con la nostra testa, cercando in questo modo, prima che sia troppo tardi, di uscire da questa trappola mortale. Ennio La Malfa”
………………………………
Testo menzionato:
Gli Italiani e altri popoli europei stanno andando verso una situazione di
schiavitù in casa loro? Per il giurista Paolo Maddalena, già giudice della
Corte costituzionale sembrerebbe che il rischio sia molto reale, se si legge
quello che espone in uno dei capitoli del suo recente libro “Il territorio bene
comune degli Italiani”. Vi riporto alcuni brani significativi in proposito.
“Non siamo affatto in presenza di una ordinaria e ricorrente “crisi economica”,
ma di una “crisi di sistema” provocata da un atteggiamento della finanza
internazionale fortemente speculativo, che impedisce di fatto una reale ripresa
dell’economia. D’altro canto, la forza dei mercati finanziari, strenuamente
sostenuta dal Fondo monetario internazionale, nonché dalla Commissione
europea e dalla BCE, è tale da impedire, si ripete “impedire”, che i paesi in
difficoltà si risollevino economicamente, poiché a ogni minimo cenno di
debolezza, questi paesi sono assaliti, non solo dalle agenzie di rating, che
immediatamente li declassano, ma anche e soprattutto dalle reazioni degli
stessi mercati, i quali, ritenendo meno appetibili i titoli del debito pubblico,
pretendono un aumento dei tassi di interesse da pagare, giustificandolo con la
minore affidabilità di questi stessi paesi, con il conseguente maggior rischio
degli investitori. De deriva che un paese che ha bisogno di essere aiutato, si
vede invece costretto a maggiori sforzi economici e, quindi, a sicura maggiore
recessione, fino al totale default. Si può dunque affermare che i tassi del
debito pubblico hanno perso qualsiasi elemento di stabilità, e che la loro sorte
è decisa arbitrariamente da un ristretto gruppo di speculatori (una quindicina),
che diramano ai loro “dipendenti” (che superano le 600.000 persone) le linee
da seguire. Una trappola mortale che ha come fine ben esplicito, non quello di
aiutare detti paesi a risollevarsi, diminuendo il debito pubblico,ma, al contrario,
quello di costringerli a ulteriori misure di austerity, e quindi a ulteriore
recessione e all’impossibilità assoluta di ridurre il debito, considerato che il
debito può ridursi con lo sviluppo e non con la recessione. Dunque, l’obiettivo
pratico e ignobile che la speculazione finanziaria si prefigge di
raggiungere non è affatto la riduzione del debito pubblico, ma il suo
aumento, con l’inevitabile conseguenza che i paesi in difficoltà
dovranno, come del resto sta già avvenendo, svendere al miglior
offerente (sia esso arabo,cinese, russo, o della mafia di qualsiasi
località) il proprio territorio. Si creeranno così Stati senza territori, e
cioè Stati che non saranno più Stati, ma semplicemente popoli e
individui senza patria ridotti allo stato di schiavitù, le cui sorti saranno
sempre più nelle mani dei cosiddetti “speculatori-creditori”. Ed è
doveroso rimettere in evidenza che la “trappola”, costruita dagli speculatori
finanziari, trova il suo ferreo strumento di trasmissione nelle prescrizioni
europee e del Fondo monetario internazionale, evidentemente ispirate
anch’esse da speculatori finanziari senza scrupoli, che ci stanno portando a
morte sicura. Nessuno può negare infatti, che in questa situazione, invocare
l’austerity, aumentare il peso delle imposte e delle tassazioni in genere,
producendo ulteriore, sicura, recessione significa rendere matematicamente
impossibile la riduzione del debito pubblico, e ci costringe a pagare,i nostri
(presunti) debiti svendendo il nostro territorio, perdendo l’indipendenza
nazionale, e diventando schiavi del potere finanziario.
Visto che non c’è altra via di uscita, non si scappa dal dilemma, o l’Europa
cambia politica, e cambiare politica significa estromettere dalle posizioni di
comando la Banca centrale europea, nonché il fortemente ideologizzato Fondo
monetario internazionale, ponendo al loro posto rappresentanti effettivi degli
interessi di tutti i cittadini europei, oppure, perso per perso, conviene uscire da
questa trappola, che bene è stata definita “trappola dell’euro”. E se l’Europa
non cambia, per noi non c’è alcuna alternativa: la via è obbligata poiché la
scelta è fra il protezionismo e l’inflazione alle quali ci porterebbe il ritorno alla
lira, oppure la “morte sicura”, alla quale ci sta già portando questa
Europa….D’altro canto le condizioni che ci avevano spinto a entrare nell’euro
sono oggi venute meno. Eravamo entrati nella moneta unica, cedendo parti
considerevoli della nostra sovranità, per avere bassi tassi di interesse sul
debito, tassi che gli speculatori finanziari, hanno portato più volte a livelli
insostenibili. In realtà la tenaglia che ci stringe è duplice: da un lato c’è la
politica, del tutto irrazionale e controproducente, dell’austerity imposta
dall’Europa, e avvallata dalla BCE e dal FMI, dall’altro c’è l’impossibilità di
“stampare” moneta per favorire le esportazioni, come hanno fatto Giappone,
Gran Bretagna e Stati Uniti. Questa tenaglia, azionata da poteri forti e da
istituzioni europee e internazionali accondiscendenti, potrebbe davvero
impedirci qualsiasi possibilità di salvezza.
Per ora le misure di austerity adottate (fiscal compact, ecc.), hanno portato a
elevatissime e insostenibili tassazioni lacrime e sangue, a cui ha fatto seguito
una recessione economica spaventosa, che ha prodotto una rilevantissima e
crescente disoccupazione, mentre, come era da prevedere, il debito pubblico,
anziché diminuire,è salito in modo impressionante, portando i paesi debitori a
debiti sempre maggiori,con la conclusione della svendita del loro territorio e
della totale miseria.” (Paolo Maddalena)