Roma. Lettera di critica propositiva agli interventi di contrasto alla proliferazione della Zanzara tigre

Alla Cortese attenzione del Sindaco di Roma Capitale
Prof. Ignazio Marino
(segue raccomandata)

e per conoscenza
– all’Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Roma
Dr.ssa Estella Marino

- ai Presidenti dei Municipi I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII,
XIV, XV di Roma

Oggetto: CRITICHE all’ORDINANZA di ROMA CAPITALE N. 58 dell’ 8 aprile 2014 (Interventi di contrasto alla proliferazione della Zanzara tigre)

Caro Sindaco,

poiché siamo perfettamente in sintonia con la tua volontà di apportare significativi cambiamenti al modo di amministrare la città di Roma, ci rivolgiamo a Te, in quanto Responsabile della tutela, della promozione della SALUTE dei cittadini e della qualità ambientale della Capitale, con l’intento di collaborare, comunicandoti doverosamente quanto segue:

In risposta alle ripetute segnalazioni da parte di cittadini del Comune di Roma e nell’ambito delle attività tecnico-scientifiche degli scriventi, abbiamo analizzato l’Ordinanza in oggetto trovandola in contrasto con le intenzioni di ecosostenibilità professate dalle Amministrazioni pubbliche sia a livello nazionale, che locale.

Giova a tal fine ricordare alcuni contenuti strategici definiti nei documenti programmatici e legislativi sulla qualità ambientale diffusi a livello europeo e nazionale:

Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (Nizza, 2000)
Articolo 2 – “La Comunità ha il compito di promuovere uno sviluppo armonioso, equilibrato e sostenibile delle attività economiche ed un elevato livello di protezione dell’ambiente ed il miglioramento della qualità di quest’ultimo.”
Articolo 6 – “Le esigenze connesse con la tutela dell’ambiente debbono essere integrate nella definizione e nell’attuazione delle politiche e azioni comunitarie, in particolare nella prospettiva di promuovere lo sviluppo sostenibile.”
Articolo 37 – “Un livello elevato di tutela dell’ambiente e il miglioramento della sua qualità devono essere integrati nelle politiche dell’Unione e garantiti conformemente al principio dello sviluppo sostenibile.”

Art. 3-quater. D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, Norme in materia ambientale
Principio dello sviluppo sostenibile 1 – Ogni attività umana giuridicamente rilevante ai sensi del presente codice deve conformarsi al principio dello sviluppo sostenibile, al fine di garantire che il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali non possa compromettere la qualità della vita e le possibilità delle generazioni future.

Principio dello sviluppo sostenibile 2 – Anche l´attività della pubblica amministrazione deve essere finalizzata a consentire la migliore attuazione possibile del principio dello sviluppo sostenibile, per cui nell´ambito della scelta comparativa di interessi pubblici e privati connotata da discrezionalità, gli interessi alla tutela dell´ambiente e del patrimonio culturale devono essere oggetto di prioritaria considerazione.

Si rimanda, inoltre, a quanto contenuto nel Piano Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari1, che all’art. 3 riprende i principi della difesa integrata:

1 – Uso di tecniche integrative (mezzi agronomici, genetici, igienici, impiego di organismi utili);
2 – Monitoraggio, previsione e allertamenti;
3 – Soglie di intervento territoriali;
4 – Priorità ove possibile a mezzi biologici, fisici;
5 – Prodotti fitosanitari selettivi e a minor rischio possibile;
6 – Dosi ridotte, ridotto numero di trattamenti per limitare l’insorgenza di resistenze;
7 - Diversificazione delle sostanze attive per limitare l’insorgenza di resistenze (diverso meccanismo di azione);
8 – Verifica del grado di successo delle strategie impiegate.

Si ritiene che tali contenuti siano disattesi dall’Ordinanza in oggetto e non vengano specificate apposite norme per rispettarli adeguatamente.

Per quanto riguarda gli interventi adulticidi, di cui è stata abbondantemente dimostrata l’inutilità nel controllo delle popolazioni di zanzare, si fa generico riferimento a “luoghi di sosta delle zanzare adulte (siepi, cespugli, vegetazione bassa, aree ombrose)” senza tener conto, che si tratta di ambiti fondamentali per la tutela della biodiversità in area urbana.

Consideriamo una visione molto parziale porre l’accento sul fatto che la presenza di erbe e sterpaglie costituisca un habitat favorevole per le zanzare adulte: esse in generale si annidano ovunque vi sia ombra nelle ore più calde della giornata. Tali ambiti rappresentano, altresì, stazioni di alimentazione e rifugio per numerosi organismi (invertebrati, anfibi, rettili, uccelli e piccoli mammiferi) che, in quanto componenti della biodiversità urbana, vanno preservati.

Questa visione parziale associa zone di interesse naturalistico, che in ambito urbano vanno considerate emergenze da preservare e gestire in modo opportuno, a una pretesa “minaccia alla salute pubblica” quale, appunto la zanzara tigre.
Così facendo si collabora a una visione distorta da parte degli stessi cittadini nei confronti della biodiversità in città.

In relazione al trattamento delle acque di tombini, griglie di scarico e pozzetti di raccolta delle acque meteoriche, sarà opportuno che gli interventi biologici e strutturali (Vedi ad esempio http://www.mosquitoweb.it/rimedi-naturali/zanzariere-mobili-per-tombini.html) siano gli unici permessi, in quanto abbinano ad un’elevata efficacia nel diminuire le popolazioni di ditteri, una minore pericolosità, sia per la salute umana che per quella ambientale.

Inoltre, non si fa alcun riferimento alle Aree Naturali Protette, quali quelle gestite da “Roma Natura”, dove tali interventi andrebbero esplicitamente esclusi per evitare danneggiamento della biodiversità che tali riserve devono tutelare.

Non è inoltre fornito, a differenza di altri Capitolati, alcun riferimento alle sostanze da utilizzare lasciando in modo evidente libertà di scelta da parte delle ditte, e senza tener presente che molti prodotti autorizzati (ad es. piretroidi ed organo fosforici) sono dannosi sia per l’ambiente che per la salute umana.
Non si fa neanche riferimento all’esclusione di prodotti dannosi per gli apoidei che, altresì, devono essere proibiti ovunque sia possibile, comprese le aree urbane. Non si tiene a tal proposito conto né della lunga durata dei prodotti normalmente utilizzati nella profilassi anti-zanzara, né dei fenomeni di deriva dalle aree urbane a quelle naturali tramite aria e acqua.

Per quanto concerne la salute che, mediante la lotta chimica alle zanzare, si cerca di tutelare, è ormai documentato da continue evidenze scientifiche quanto i prodotti di sintesi siano nocivi pure per quella umana e animale, e non solo per la loro TOSSICITA’, (a volte neppure dichiarata), ma anche per la STABILITA’ e l’ACCUMULABILITA’ con le altre molteplici sostanze tossiche presenti in un ambiente già molto degradato. Il sinergismo fra i vari composti può infatti portare ad effetti nocivi molto superiori.
Tali fattori costituiranno una importante concausa all’insorgere di differenti patologie, prime fra tutte, per gravità, i tumori (specie nei più indifesi, i bambini), le malattie neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson, Sclerosi multipla) e i danni al sistema endocrino e riproduttivo (sterilità, malformazioni neonatali, ecc. ecc., oltre ad asma e allergie), per non parlare della Sensibilità Chimica Multipla, tutte patologie in costante aumento.
A tale proposito vale la pena ricordare che nel 2013, per prima in Europa, la Francia ha riconosciuto il Morbo di Parkinson come malattia
professionale per gli agricoltori entrati a stretto contatto con i pesticidi.

Ricordiamo che esistono numerosi mezzi di prevenzione del problema, da segnalare ai cittadini, e che la lotta alle zanzare, tra cui Aedes albopictus, deve essere il più possibile indirizzata all’identificazione dei focolai di riproduzione con interventi per quanto possibile locali e soprattutto ecompatibili.
Tali metodi preventivi, insieme ai pericoli rappresentati dai pesticidi comunemente usati, sono stati ampiamente illustrati nella Tavola Rotonda – Conferenza Stampa “Insetticidi: loro applicazione ed effetti in aree antropizzate” tenutasi il 7 marzo 2014 al C.N.R. di Roma (le cui Conclusioni, insieme ad alcune sintetiche schede tecniche sull’argomento, sono allegate alla presente).

Benché al suddetto incontro abbia assistito la Dr.ssa Rita Didomenicantonio del Servizio “Controllo Specie Infestanti e Programmazione Interventi” del Dipartimento Tutela Ambientale e del Verde – Protezione civile di Roma Capitale”, ci chiediamo perché nell’Ordinanza redatta di lì a poco, non sono state tenute in alcun conto le informazioni scientifiche comunicate ed è anzi aumentata la libertà d’intervento lasciata ai cittadini nell’uso di sostanze chimiche dannose alla salute umana, animale e dell’ambiente in generale, come sopra indicato.

A tale proposito riportiamo la richiesta di altre precisazioni sull’argomento che abbiamo ricevuto da parte di cittadini:

Mentre nelle Ordinanze degli anni precedenti veniva raccomandato l’uso di larvicidi biologici, tra i quali il Bacillus thurigiensis israelensis, perché per il 2014 si è scelto di omettere tale precisazione avvalorando l’impressione che i metodi di lotta biologici alle larve di zanzara siano equivalenti a quelli chimici?

Riguardo ai trattamenti adulticidi, pur senza vietarne l’utilizzo, ne veniva sempre evidenziata la tossicità, l’inutilità, la difficoltà di gestione e i maggiori costi. Perché per il 2014 si è inspiegabilmente preferito omettere questi aspetti, esponendo di fatto la salute dei cittadini e dell’ambiente a ulteriori danni e rendendone maggiormente difficoltosa la tutela, come istituzionalmente garantito?

Perché le Ordinanze di Roma Capitale, vengono emesse in ritardo rispetto ai tempi tecnici occorrenti per attuare gli accordi e le pratiche necessarie a una efficace prevenzione?

Perché viene richiesto agli Amministratori di riferire, soltanto entro il 30 luglio, a interventi avvenuti, quali prodotti sia larvicidi che adulticidi siano stati impiegati nei condomini di loro giurisdizione?

Inoltre, quali sono i criteri per definire se c’è un’emergenza, e chi li decide? Senza questi riferimenti i cittadini vengono legittimati a praticare le disinfestazioni aeree a piacimento, senza richiedere permessi, senza preavviso, e senza che vi sia modo per i vicini o per chi è contrario, di tutelare se stessi e le proprietà dall’aggressione di sostanze chimiche molto persistenti.

Perché viene evidenziato l’impiego di prodotti chimici da parte di Ditte di disinfestazione e non vengono contemplati e enumerati i numerosi efficaci rimedi alternativi, non nocivi per la salute e per l’ambiente, che ogni cittadino potrebbe usare per le proprie esigenze, come ad esempio, le trappole (larvicide e adulticide), le barriere metalliche per tombini e caditoie, le irrorazioni di sostanze naturali repellenti, l’impianto di bat-box, il ricorso a enzimi naturali, ecc. ecc…?

Si fa infine notare che un documento così redatto non consente alcun intervento della Polizia Municipale e dei Dipartimenti di Prevenzione delle U.S.L. relativamente ai controlli ed alle eventuali sanzioni previste dallo stesso Comune di Roma.

Per concludere, desideriamo chiederti: “Perché, nonostante la Comunità Scientifica continui a produrre innovativi aggiornamenti per tutelare la salute pubblica le Istituzioni preposte alla protezione della Società e dell’Ambiente non ne tengono conto?”
Nella certezza del tuo positivo e collaborativo riscontro alla presente, ti ringraziamo per l’attenzione e nell’attesa di un proficuo contatto, porgiamo i nostri più distinti saluti.

Firmato da:
Luigi Campanella, Gianni Tamino, Carlo Jacomini, Pietro M. Bianco, Valter Bellucci, Fulco Pratesi, Federico Fazzuoli, Elisabetta Carico, Elisabetta Mattei, Edmondo Terzoli, Roberto Ronchetti, Gabriele Gallo, Guido Donati, Giovanni Marotta, Romano Gustinucci, Franco Tassi, Enrico Loretti, Bruno Fedi, Marco Atlante, Fabio Taffetani, Paolo Agnelli, Vincenzo Ferri, Dario Sonetti, Rosalba Tamburo, David Fiacchini, Carlo Consiglio, Alessandra Tomassini, Carla De Benedictis, Giandomenico Lusi, Riccardo Guglielminetti, Guido Bissanti, Prof. Giuseppe Altieri, Antonella Gasparetti, Francesco De Santis, Massimo Andellini, Marianne Valeri, Maddalena Villano, Maurizio Cerchiara, Fabrizia Pratesi de Ferrariis, Giorgio Vitali, Vincenzo Francaviglia.

- Prof. Luigi Campanella – Accademico Russo di Scienze Naturali, Presidente Polo Museale Università di Roma “La Sapienza” – già Presidente della Società Chimica Italiana (SCI)
- Prof. Gianni Tamino – già docente di Biologia all’Università di Padova
- Dr. Carlo Jacomini – Responsabile Settore Bioindicatori ed Ecotossicologia presso ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
- Dr. Pietro Massimiliano Bianco – Dip. Difesa della Natura ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
- Dr. Walter Bellucci – Dip. Difesa della Natura ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
- Arch. Fulco Pratesi – Presidente Onorario WWF Italia
- Dr. Federico Fazzuoli – Regista, Autore, Conduttore televisivo
- Dr.ssa Elisabetta Carico – Specialista in Oncologia Medica, Ricercatore in Patologia Clinica Dipart. Di Medicina Clinica e Molecolare – Università di Roma “La Sapienza”
- Dr.ssa Elisabetta Mattei – Neurobiologia e Medicina Molecolare – “Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.)”
- Prof. Edmondo Terzoli – Oncologo – Istituto Nazionale Tumori (IRE)
- Roberto Ronchetti – Professore emerito di Pediatria – Università di Roma “La Sapienza”
- Prof. Gabriele Gallo – Dermatologo, Gastroenterologo, Docente universitario
- Dr. Guido Donati – Dermatologo – Direttore Responsabile “Scienza on line”
- Dr. Giovanni Marotta – Medico – Direttore del CIMI
- Prof. Romano Gustinucci – Primario Emerito, Direttore Reparto Isolamento Malattie Infettive e Trasmissibili – Ospedale “Versilia”
- Prof. Franco Tassi – Entomologo
- Dr. Enrico Loretti – Responsabile Igiene Urbana Asl 10 Firenze
- Prof. Bruno Fedi – Primario Emerito, Oncologo, Anatomopatologo, Docente universitario
- Dr. Marco Atlante – Specialista in Ginecologia e Ostetricia – “Fabia Mater” – Roma
- Prof. Fabio Taffetani – Ordinario di Botanica Sistematica – Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali – Universita’ Politecnica delle Marche – Presidente PAN – ITALIA
- Dr. Paolo Agnelli – Naturalista e Conservatore della Collezione dei Mammiferi del Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze
- Dr. Vincenzo Ferri – Naturalista, Erpetologo e Chirotterologo, Membro IUCN Specialist Group TFTSG (Commissione Tartarughe e Testuggini), Membro Commissione Conservazione Societas Herpetologica Italica, Dottore di Ricerca presso Laboratorio di Zoologia e Biologia Evoluzionistica “UniRoma”- Tor Vergata
- Prof. Dario Sonetti – Biologo, Coordinatore e Responsabile Scientifico del Programma di Cooperazione Internazionale “Foreste per Sempre” 
- Dr.ssa Rosalba Tamburo – Scienze Ambientali – Università di Roma “La Sapienza”
- Dr. David Fiacchini – Biologo, Erpetologo, Docente di Scienze Naturali
- Prof. Carlo Consiglio – Zoologo, Entomologo (già Presidente dell’Istituto Nazionale di Entomologia pura ed applicata), Docente universitario
- Dr.ssa Alessandra Tomassini – Centro Recupero Fauna Selvatica della Lipu – Bioparco di Roma
- Dr.ssa Carla De Benedictis – Medico Veterinario – Centro Omeopatia “Lo spirito degli animali”- Clinica “S Francesco” di Roma – Comitato scientifico Associazione “Meteolis”
- Dr. Giandomenico Lusi – Medico Omeopata – Co-redattore responsabile de’ “Il Granulo”,
- Dr. Riccardo Guglielminetti – Biologo nutrizionista, Geologo
- Dr. Guido Bissanti – Agronomo – Pianificazione Territoriale e Progettazione Ambientale
- Prof. Giuseppe Altieri – Docente di Entomologia e Fitopatologia
- Dr.ssa Antonella Gasparetti – Biologa – Specialista in controllo Culicidi
- Ing. Francesco De Santis – già Consulente dell’Orto Botanico di Roma, di Palermo e di Camerino
- Arch. Massimo Andellini – Bioarchitetto, studioso di Ecologia Sociale
- Dr.ssa Marianne Valeri – Medico Odontoiatra
- Avv. Maurizio Cerchiara – Presidente CONSULEGINT
- Dr.ssa Maddalena Villano – Medico Odontoiatra
- Arch. Fabrizia Pratesi de Ferrariis – Coordinatrice “Fondo Imperatrice nuda”
- Dr. Giorgio Vitali – Chimico, Fisico
- Dr. Vincenzo Francaviglia – Geologo – già Direttore “Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.)”

Sottoscritto da:

“Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani (UNA-API)“
“Accademia Kronos Nazionale”
“Comitato Scientifico Equivita”
“Centro Italiano di Medicina Integrata (C.I.M.I)”
“Comitato Pro Malati Ambientali”
“Pesticide Action Network (PAN)-Italia”
“Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva”
“Federazione Italiana Associazioni Medici Omeopatici (FIAMO) – Regione Lazio”
”ZEA Universe s.r.l. – Centro Studi”
“European Consumers”
“Associazione Nazionale Consumatori (ASSOCONSUMATORI)”
“Federazione Naz. Quadri Informazione Scientifica e Ricerca (INFORQUADRI – Roma)” “Comitato popolare di controllo dei Pubblici Poteri (COMICONTROL)
“Verdi
Ambiente e Società (VAS)”
“Comitato Parchi Nazionali”
“Centro Studi Ecologici Appenninici”
“Gruppo per la protezione dell’Ape e dell’Ambiente”
“Associazione Laziale Produttori Apistici (ALPA LAZIO)”
“No-Pest”
“Rete di Economia Etica e Solidale della Marche (REES Marche)”
“Comitato di Quartiere FossignanoAprilia”
“Associazione Apicoltori Regione Lazio (ARAL)”
“Associazione Cultura Ambiente (ACA)”
“Associazione Culturale i Giovedì dell’Arte”
“Associazione Dama d’Erbe”
“Comitato Colli d’oro”
“Comitato di Quartiere AXA Sicura”,
“Comitato per la Città degli Alberi – Aprilia”
“Tutela Pipistrelli”
“Amici della Terra – Club farfalle a Roma”
“Comitati Biogas”
“Comitato No Antenna al Drive in”
“Orti Solidali”
“Respiro Verde Legalberi”
“Unione Vegetariana Animalista (UVA) – Roma”
“Terra! Onlus”
“Movimento Federativo Femminile per l’Europa”
“EARTH – Associazione Nazionale per la Tutela giuridica della Natura e dei diritti Animali”
Circolo Vegetariano VV.TT.

in rappresentanza di molte altre Associazioni, Organizzazioni, personalità del mondo della Scienza e singoli cittadini. Roma, 25 giugno 2014

CONTATTI: e-mail: maxbianco1@libero.it Segreteria: 338-2790993

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