Sigonella e marines “pulitori” – Operazione Husky 2014, (ri)chiamiamola così e (ri)”liberiamo” la Sicilia grazie ai marines

Operazione Husky 2014, (ri)chiamiamola così e (ri)”liberiamo” la Sicilia grazie ai marines. La testa di ponte creata con gli “ospiti” (si fa per dire, ma la base è formalmente sotto sovranità italiana) di Sigonella funziona alla grande in provincia di Catania.

I baldi “volontari” a stelle e strisce, a fronte del vuoto creato dalle istituzioni nella manutenzione del bene pubblico, intervengono oramai ovunque ci sia bisogno. Scuole,strade,boschetti ed ieri,ultima entrata,la zona archeologica cittadina vengono a turno “liberate” da quel immondezzaio e da quel degrado caratteristici del nostro (catanese) patrimonio genetico.

Appena il 4 giugno scorso avevo segnalato su La Sicilia la meritoria opera dei marines americani che,a cose fatte,si ritrovavano regolarmente in posa assieme agli stessi (ir)responsabili della cosa pubblica per la foto di rito. Mi ero limitato a manifestare sconcerto per l’andazzo che,a parti invertite,non trovava certo riscontro negli Usa. Ma, mea culpa, non avevo ancora ben capito. Catania è solo la “testa di ponte” della Operazione Husky 2014 : la nuova “liberazione” è vicina,grazie agli americani ed ai loro potenti mezzi.

Gli “esploratori” della Navy si sono presentati armati solo di ramazze,rastrelli e pennelli per verificare sul campo la situazione e la capacità delle autorità nel difendere il bene comune. Vista la totale disponibilità delle stesse a “disertare” per “mancanza di mezzi” e volontà politica hanno sicuramente accertato che gli Usa possono fare molto, molto di più. Sembra siano giunte, da Crocetta a scendere fino all’ultimo dirigente dei comuni, accorati appelli per l’immediato intervento su scala regionale. Pulizia delle spiagge e costruzione solarium (siamo già in piena stagione balneare); manutenzione delle autostrade (??? negli Usa non sarebbero neppure considerate sentieri) A18, A19 e 21, completamento della Sr-Gela e posa tramite genieri di corsie supplementari per la Catania-Ragusa ed Agrigento-Palermo; pulizia integrale e fornitura di servizi igienici per tutti i Parchi Archeologici della Sicilia con particolare cura per Musei dissestati e senza personale; fornitura di adeguati mezzi anti-incendio a tutela dei Parchi boschivi con impiego dei bombardieri Stealth (invisibili ai piromani) e di Rangers possibilmente a cavallo (l’occhio vuole la sua parte); potenziamento dei servizi sanitari di pronto soccorso (già definiti triage) con spostamento delle barelle ed ambulanze dall’Afghanistan ai vari presidi medici siciliani; ripristino di stazioni ferroviarie e linee ferrate dismesse causa precedente sbarco e sue conseguenze ; potenziamento linee marittime per le isole minori con utilizzo dei mezzi trasporto truppe giacenti nei depositi della marina dopo la Guerra del Golfo; costruzione provvisorio Ponte Bailey sullo Stretto di Messina per facilitare transito truppe terrestri….
…..per far cosa si chiederà chi (con pazienza) legge.

Ebbene,lo ho anticipato in premessa : è la Operazione Husky 2014 quella che è partita da Sigonella e che,dalla Sicilia, conta di “liberare” tutta l’Italia.

Per fortuna senza bombe ma con la presenza fisica e mediatica dei marines nella salvaguardia e tutela del territorio catanese,siciliano ed italiano. Via via abbandonato dalle istituzioni che lo dovevano difendere.
In fin dei conti, con gli opportuni adeguamenti, la storia di ripete.

Vincenzo Mannello

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