Tutti i papi “santi” – Vaticano, commercio e gadgets, cosa non si fa per vendere un prodotto….

Al Vescovo di Roma Jorge Mario Bergoglio
al Segretario di Stato Pietro Parolin
al Card. Angelo Bagnasco
al Card. Angelo Scola

Siamo al punto che tutti i Papi vengono canonizzati

È quanto sta succedendo. Ormai tutti i papi del ‘900 sono canonizzati o in via di canonizzazione; tranne due per ora, Benedetto XV e Pio XI.

Alcuni vengono fortemente contestati.
Così già prima Pio IX, l’autore del Sillabo, un documento pervaso da un vero furore di condanna,
che demoliva nel male le maggiori conquiste della coscienza etica moderna: dal progresso alla sovranità popolare, alla libertà di coscienza, alla libertà di religione, al liberalismo, al comunismo. Colui che aveva preteso dal Vaticano I l’infallibilità personale del Papa, cioè anzitutto di se stesso.
Così Giovanni Paolo II, che ha fortemente avversato le innovazioni del Concilio Vaticano II. Che ha promosso movimenti di dubbia evangelicità, come i Legionari di Cristo e l’Opus Dei. Ha coperto i casi di pedofilia che in quegli anni si andavano rivelando. Ha avversato la Teologia della liberazione.
Così Paolo VI, di cui si preannunzia la beatificazione in tempi brevi. Paolo VI l’amletico, tanto apprensivo quanto repressivo; che sottrae al Vaticano II il problema della contraccezione temendo la magnanimità del Concilio, e lo affida ad una commissione che sorveglia inserendovi personaggi conservatori; e che, quando la commissione, nonostante tutto, si pronunzia positivamente, emana lui una lettera di condanna, l’Humanae Vitae. Un caso di sopraffazione del Popolo di Dio, del corpo dell Chiesa, di cui la commissione era altamente rappresentativa. Una macchia indelebile.
Questi personaggi non sembrano essere talmente esemplari.

Ma il fatto più grave è il costume che si va instaurando, che al potere dispotico papale aggiunge
la definitiva consacrazione ed esaltazione della santità canonica.
Il costume che ogni Papa canonizzi i suoi predecessori, preparando così la propria canonizzazione.

Il fatto che vi accorrano le folle non è positivo.
Quelle folle corrono dietro a fatti esteriori, e sono le stesse che praticano la corrente religiosità delle madonne, dei santi e dei morti. Dovrebbero essere richiamate all’interiorità, alla preghiera personale, alla lettura evangelica, alla meditazione. Alla semplicità della evangelica comunità fraterna, più che ai fasti della Chiesa gerarchica.

Arrigo Colombo

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