Italia. La soluzione di tutti i problemi in dieci proposte che nessun partito ha fatto
“Libertà vo cantando, ch’ è si cara come sa chi per lei vita rifiuta.” (Dante)
Quando uno è incaz…. furibondo, dice, con oggettiva lucidità, che il più bel Paese del mondo ha, come contrappasso dantesco, la peggior classe dirigente del mondo. Iperbole entrambe, ma vicine alla realtà.
Naturalmente salta sempre fuori il “pane e aquila”, il “brodo di volpe” di turno, di professione scendiletto politico, che con borghese tronfia sicumera ti chiede: “Ma tu cosa vorresti? Facile criticare, ma cosa proponi?”
Ecco la mia risposta democratica, e pertanto legittima (curiosa la cosiddetta democrazia: non accetta altro da sé. Contraddizione in termini):
1) Cacciata dall’Italia (e dal Vaticano, se si può) della Goldman Sachs. Possibilmente dall’Europa. E come lei, anche le altre criminali “Banche dei poteri forti” (elenco conosciuto) vanno messe al bando.
2) Uscire dall’area Euro. Entrare nell’area Rublo. La Russia è Europa. La Russia si è liberata dal viscido, fallito, stupido comunismo. E la Russia ha le materie prima. Tutte. E tante. Mercato enorme, che si tira dietro i mercati asiatici, con posizioni di favore.
3) Cacciare le oltre 100 basi yankee di occupazione presenti sul suolo nazionale, e assicurarsi che nella dipartita si portino dietro le 118 testate nucleari presenti in Italia (Aviano e Cerro Torri).
4) Restituire al popolo la sovranità monetaria, svenduta ai criminali organismi BCE, FMI, WTO, City, ecc. ecc. ecc. La Banca d’Italia deve essere, attraverso il Ministero del Tesoro, di “proprietà del Popolo, non delle banche (private), come ora.
5) Far partire finalmente una politica economica che manca da settanta anni. Tranne poche eccezioni lodevoli ed eroiche, spesso gli imprenditori italiani desiderano fare “impres” con i soldi pubblici, non con i propri.
6) Per ogni carica e responsabilità pubblica e / o assimilabile, obbligo di rendicontazione dell’operato, contestuale (non dopo anni se non peggio).
7) Sistemi di votazione diversi (maggioritario un ramo, proporzionale l’altro) per i due rami del Parlamento, con funzioni sostanzialmente diverse, durata asimmetrica.
Fissare un tetto pubblico di retribuzione, che sia decente e morale. Chi non accetta, si accomodi altrove. Avanti c’è posto!……
9) Stabilire regole certe per dazi, in primis per l’agricoltura, con difesa dei nostri prodotti.
10) I clandestini a carico delle ambasciate dei rispettivi Paesi e non dei Cittadini Italiani.
Potremmo continuare per pagine e pagine: le cose che non vanno sono tante. Scuola, sanità, trasporti, turismo, commercio… per non dimenticare quella che dovrebbe essere messa al primo posto: la Cultura (quella vera, non quella a tessere mafiose).
Un saluto caloroso,
Fabrizio Belloni