Lettera aperta del NPCI ai sinceri comunisti che si oppongono alla nostra indicazione di votare M5S
Vi sono sinceri comunisti sconcertati dalla nostra indicazione di votare e far votare Beppe Grillo – M5S nelle elezioni europee. Consideriamo con attenzione le loro ragioni, ma confermiamo la nostra giusta indicazione di voto.
Il corso delle cose che la borghesia imperialista e il suo clero impongono porta il mondo a una catastrofe. Possiamo e dobbiamo cambiarlo. Mobilitando e organizzando le masse popolari a costituire il Governo di Blocco Popolare nel nostro paese sconvolgeremo l’Unione Europea e la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti. Questo è il compito che noi comunisti dobbiamo assolvere verso le masse popolari del nostro paese e il nostro compito internazionalista.
Non è nelle istituzioni della democrazia borghese che rinasce il movimento comunista. Il movimento comunista rinasce nelle lotte per mobilitare le masse popolari a costituire organizzazioni operaie e popolari (OO e OP) in ogni azienda capitalista o pubblica e in ogni zona d’abitazione, per elevare le OO e OP perché si coordinino tra loro, rendano il paese ingovernabile alle autorità della Repubblica Pontificia, agiscano nelle aziende e nei quartieri, nei paesi, nelle città e a tutti i livelli come istituzioni del Nuovo Potere, costituiscano un loro governo d’emergenza e lo facciano ingoiare ai vertici della Repubblica Pontificia.
Le elezioni europee, ancora più delle regionali e comunali, stanno creando un notevole interesse intorno all’attività, alle proposte, alle promesse e alle illusioni della lotta politica. È l’aspetto positivo delle elezioni. Esse sono infatti un’eredità dell’epoca in cui la borghesia era in ascesa, lottava contro il feudalesimo, le sue monarchie e le sue chiese, contro i papi e i re. Le elezioni furono l’istituzione con cui la borghesia pose alcuni limiti al potere assoluto dei papi e dei re, li costrinse, con le buone o con le cattive, ad ammettere che anche i ricchi e i loro amministratori e portavoce avevano voce in capitolo negli affari politici del paese. La repubblica, il potere ai ricchi senza papa e senza re, fu il punto massimo di arrivo di questo processo durato tre secoli. L’Europa e l’America del Nord, gli attuali paesi imperialisti, i paesi da dove oggi la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti domina, sfrutta, saccheggia e devasta il mondo, furono il teatro di questo processo. Le masse popolari mobilitate, illuminate, organizzate e guidate dal movimento comunista cosciente e organizzato hanno fatto irruzione in questo processo, hanno stravolto le sue istituzioni imponendo la propria presenza: da allora le elezioni sono diventate per i ricchi uno degli strumenti della manipolazione delle masse popolari e si è saldata la conciliazione tra la borghesia e il clero, tra gli esponenti dell’industria e della finanza e quanto restava dei papi e dei re. Le istituzioni della democrazia borghese sono diventate il teatrino della politica borghese, che nasconde gli affari e il malaffare, la reale attività politica della borghesia e del clero. In nome della governabilità la borghesia e il clero cancellano o snaturano in ogni campo e su ogni terreno anche i diritti democratici che avevano dovuto concedere alle masse popolari durante la prima ondata della rivoluzione proletaria, quando il movimento comunista avanzava in tutto il mondo, quando le masse popolari erano destate in tutto il mondo alla vita politica dal glorioso esempio e dalla forza dell’Unione Sovietica e dalla sua eroica e vittoriosa lotta contro il nazifascismo, dalle gloriose vittorie della Repubblica Democratica della Corea e della Repubblica Popolare Cinese, dall’eroica lotta del Vietnam, dalla tenace resistenza della rivoluzione cubana.
Questa è la situazione in cui dobbiamo condurre la nostra lotta per cambiare il corso delle cose. Dobbiamo approfittare di tutte le circostanze, gli appigli e gli incidenti per rimontare la china, per la rinascita del movimento comunista, per una nuova e definitiva ondata della rivoluzione proletaria.
Beppe Grillo e il M5S non è “il nuovo che avanza”. È solo un’esplosione nel ventre del vecchio mondo.
Per noi comunisti è un fortunato insperato incidente. Come lo fu per Lenin e i suoi compagni il pope Gapon che nel gennaio 1905 mobilitò gli operai di Pietroburgo a presentare suppliche allo zar. Come lo fu per Mao Tse-tung e i suoi compagni il maresciallo Chang Hsueh-liang che nel dicembre 1936 si ribellò a Chiang Kai-shek che lo aveva messo a capo degli eserciti inviati a combattere l’Armata Rossa.
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