Dicono “Europa”… e non sentono il sapore del sangue….
Dicono Europa e dimenticano le mine, italiane, tedesche, americane, russe che, spostate dalla violenza delle alluvioni di questi giorni, si stanno spostando e finiranno, a distanza di una ventina d’anni, uccidere, mutilare ancora donne, vecchi e bambini in Serbia e in Bosnia.
Dicono Europa e dimenticano di quando la Germania, il Vaticano, gli Usa, si affrettarono a smembrare, straziare la ex Jugoslavia, fomentando, ora è certo, odi e divisioni etnico-religiose che il socialismo di Tito aveva attenuato. Dicono Europa e sganciarono bombe sul Kosovo, su Belgrado, bombe che uccisero migliaia di persone e che uccideranno ancora. Bombe maledette, bombe tecnologiche, all’uranio impoverito, bombe che disintegrandosi hanno rilasciato uranio nell’aria ed oltre ai cittadini locali, stanno avvelenando anche i soldato delle varie forze “di pacificazione”, italiani compresi.
Dicono Europa e stanno appoggiando la guerra civile in Ucraina, hanno festeggiato l’assassinio di decine di poliziotti a Kiev, hanno armato ed addestrato, centri Nato in Estonia, i fascisti di Settore Destro, adesso vorrebbero che Putin lasciasse maciullare sotto i tank i
russofoni nell’oriente ucraino.
Dicono Europa, sbraitano di crisi, di uscire o restare nell’euro. Dicono Europa ed intendono soldi ed investimenti.
Dicono Europa e dimenticano il sangue, dimenticano i morti, dimenticano gli Europei ammazzati, ora, non nel 1939-45, a migliaia.
Dicono Europa e tralasciano le guerre che hanno alimentato, dicono Europa ed intendono le banche, i poteri forti.
Dicono Europa e dimenticano che i soli veri Europei sono stati i Gabriele Moreno Locatelli e non solamente lui, altri italiani, Guido Puletti, Sergio Lana e Fabio Moreni sono stati ammazzati in
ex-Jugoslavia per essere andati là per portare pace, soccorso tra quelli che si sparavano addosso ma il giorno prima erano solamente vicini di casa.
Dicono Europa e dimenticano gli annegati nel Mediterraneo che, sarebbe utile lo gridassero con forza, sarebbero credibili, finalmente, in questa Europa, proprio non ce li vogliono. Dicono Europa e di Europa non parlano. Dicono Europa e parlano di soldi. Di popoli, di persone, essi non parlano, non possono parlare, Europa, la Turchia è Europa? E circa trecento minatori ammazzati nel buio del carbone e del profitto sfruttatore. Dicono Europa, ci fanno votare e si scordano le persone, le persone che non hanno bisogno solamente di una moneta comune, hanno bisogno di fraternità.
Dicono Europa e la loro Europa è a geometria variabile, si allarga e si restringe a seconda delle convenienze.
Dicono Europa ed io penso ai contadini di Mariupol, hanno cercato di fermare i tank mandati da Kiev e sono stati schiacciati sotto, a decine, i mandanti cercateli a Bruxelles, cercateli a Washington.
Dicono Europa e si sente puzza di soldi, il tanfo dell’euro e del dollaro. Provate a stringerli e sentirete, finalmente, l’Europa, sa di sangue.
Teodoro Margarita