Richiesta alle Istituzioni la fornitura di pasti vegetariani nelle mense pubbliche
In Italia ancora non esiste una legge che obbliga gli esercenti ed i gestori di mense pubbliche e sociali a prevedere pasti alternativi a quelli convenzionali di carne, pesce, latticini e uova, ma come per le comunità religiose ebraiche e musulmane possiamo appellarci alle nostre motivazione etiche per non essere la causa dello sfruttamento e dell’uccisione di una animale e non essere discriminati nel nostro diritto sancito dalla Costituzione Italiana che all’art.2 della recita: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali….Il rispetto della persona umana si sostanzia nel rispetto delle opinioni, delle credenze, dei convincimenti dei singoli, che, più di ogni altro valore… rappresentano il patrimonio più geloso ed autentico del singolo e il contenuto della sua dignità”.
Avere pasti alternativi a quelli a base di animali e derivati non significa accontentarsi di quello che offre la mensa ma avere un equivalente menù preparato secondo la cucina vegetariana e vegan.
Chiunque abbia figli che frequentano le scuole elementari può inoltrare richiesta di usufruire della scelta vegetariana e vegan scaricando dal portale del Comune di Roma il modulo per la richiesta. Viene riportata come esempio la pagina del 13° municipio ( ex 18° ) che si può scaricare per la richiesta:
https://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?contentId=NEW348000&jp_pagecode=newsview.wp&ahew=contentId:jp_pagecode
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Eventuale lettera da inviare al Presidente del proprio Municipio che può essere integrata a seconda delle motivazioni e le esigenze di ognuno.
Richiesta di usufruire di pasti alternativi a quelli tradizionali a base di carne, pesce, uova e derivati del latte.
Dal momento che lo Stato e la pubblica amministrazione tutelano la libertà di scelta dei cittadini, sia che le motivazioni siano a carattere etico (nella fattispecie il rifiuto di rendersi responsabili dell’uccisione di una animale) sia per motivi salutistici, dal momento che l’alimentazione a base di carne risulta essere responsabile dell’insorgenza di molte patologie comprese quelle cardiache e tumorali.
Considerato che il pasto vegetariano risulta essere più salutare, meno impegnativo e meno costoso e che oramai è previsto nella maggior parte delle mense pubbliche sia in Italia che nei paesi più avanzati, si chiede a codesta Direzione di poter usufruire di pasti vegetariani (che escludono dalla loro dieta carne e pesce) o vegani (che escludono anche latte, latticini, formaggi e uova) cioè esclusivamente cibi di origine vegetale, come cereali, legumi, verdure e frutta anche secca, possibilmente biologica.
Con molti ringraziamenti.
Tale richiesta viene suffragata dalla mozione n. 893/09 presentata dal GRUPPO CONSILIARE SPINI PER FIRENZE da Tommaso Grassi, Valdo Spini ed altri firmatari allo scopo di garantire l’opzione vegetariana e vegana nelle mense pubbliche presenti sul territorio fiorentino:
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FIRENZE preso atto positivamente della presentazione da parte di alcuni Deputati di una proposta di Legge sulle norme a tutela della scelta vegetariana e vegana nell’alimentazione (atto Camera n. 1467/09 identico all’ atto Senato n. 1879/08 presentato nella scorsa legislatura);
considerato che scegliere l’alimentazione vegetariana o vegana rappresenta un importante passo per bandire dalla nostra vita la violenza verso miliardi di animali e verso l’ecosistema, basti pensare agli allevamenti intensivi, che non garantiscono all’animale neppure le più basilari libertà, costituendo inoltre una delle principali fonti di inquinamento delle falde acquifere e dell’atmosfera;
visto che oltretutto una dieta vegetariana o vegana, ricca di frutta e verdura, protegge dalle malattie cardiovascolari e diminuisce del 24 per cento la probabilità di infarto, limitando l’incidenza dei tumori più diffusi (colon-retto, mammella, prostata, pancreas);
considerato che in Italia sta rapidamente aumentando il numero dei vegetariani e dei vegan: negli ultimi anni, a partire dal 2002, le stime parlano di un raddoppio, da 3 a 6 milioni;
verificato che in Italia quasi 8 milioni di persone pranzano quotidianamente in una mensa, aziendale, scolastica o sanitaria e che tra questi i vegetariani e i vegani incontrano notevoli difficoltà, non riuscendo a trovare pasti completi e bilanciati senza ingredienti di origine animale, in contrasto con i principi di uguaglianza sanciti nella Costituzione, secondo cui lo Stato e la pubblica amministrazione devono garantire un medesimo trattamento a tutti senza discriminazioni in base a scelte etiche o personali; ricordato che garantire alternative alimentari vegetariane e vegan significa rispettare una scelta etica e salutare delle persone, ed inoltre è anche un modo per andare incontro ai cambiamenti della nostra società sempre più multietnica, soddisfacendo le esigenze di culture diverse, le cui esclusioni alimentari sono per lo più legate ad alimenti carnei.
riconoscendosi nei principi e negli scopi espressi nella proposta di Legge, in discussione in Parlamento, di promozione della tutela della libertà di scelta relativa alla propria alimentazione;
visto che anche nella nostra Città questa proposta di Legge è sostenuta da centinaia di cittadini che hanno firmato una petizione promossa dalla LAV;
SI IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE a garantire – di concerto con le Istituzioni, gli Enti e i soggetti concessionari e gestori – l’opzione vegetariana e vegana nelle mense pubbliche presenti sul territorio Comunale, ovvero la possibilità di trovare disponibili pasti completi e bilanciati senza ingredienti di origine animale;
richiedere che negli appalti per la realizzazione di aperitivi e di rinfreschi all’interno delle strutture comunali, promossi sia da soggetti pubblici che da soggetti privati, vi sia l’invito a prevedere la somministrazione di cibo vegetariano o vegano, e un punteggio specifico nelle gare pubbliche per chi garantisce la somministrazione anche di piatti privi di ingredienti di origine animale;
sviluppare una campagna che abbia lo scopo di informare sulla possibilità e le qualità delle scelte vegetariane e vegane, istituendo anche una giornata di promozione specifica;
sostenere pubblicamente, inviando una lettera al Presidente della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, la proposta di Legge in discussione al Parlamento Italiano.
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Sarebbe estremamente utile sapere se i vari Municipi prevedono tale possibilità e se qualcuno ha usufruito o usufruisce della scelta alimentare alternativa a quella convenzionale. Se avete notizie in merito fatecelo sapere.
Franco Libero Manco