L’Iran avverte l’Occidente delle conseguenze per aver appoggiato il terrorismo in Siria
Il presidente dell’Assemblea Consultiva Islamica dell’Iran, (Mayles), Alì Lariyani, ha voluto avvisare lo scorso Mercoledì circa le conseguenze che deriveranno dall’offrire appoggio ai terroristi che combattono contro il governo di Damasco.In una intervista esclusiva rilasciata alla catena televisiva iraniana Press TV, Lariyani ha messo in guardia per la possibile estensione degli atti di terrorismo ad altre regioni del mondo dopo il ritorno ai loro paesi di origine di individui che si erano trasferiti in Siria per unirsi ai terroristi.
Dopo aver attribuito agli Stati Uniti ed ad altri paesi europei la responsabilità del terrorismo presente in Siria, il massimo esponente legislativo iraniano si è domandato “se per caso questi paesi abbiano guadagnato realmente qualche cosa da questo movimento”.“Queste fiamme (appiccate dai terroristi) bruceranno le mani di chi le ha provocate” ha precisato il presidente del Parlamento iraniano nel medesimo tempo che ha sottolineato gli effetti negativi che potrebbero subire i patrocinatori dei terroristi una volta che questi siano ritornati alle loro case”.
Queste dichiarazioni di Lariyani si aggiungono alle avvertenze similari fatte da vari funzionari occidentali circa le conseguenze negative del terrorismo supportato dall’estero in Siria.Secondo una sua valutazione, questo paese colpito dal conflitto potrebbe convertirsi nel punto di partenza dei terroristi che cerchino di attaccare i paesi occidentali, fra i quali gli stessi Stati Uniti.In conformità ad alcuni rapporti informativi, gruppi collegati ad Al Quaeda , che sviluppano attività terroristiche in Siria, hanno costituito campi di addestramento per terroristi.
Fernando Rossi