Per adesso Treia può attendere…. Un parere “politico” personale di Paolo D’Arpini

“Un tale che abitava presso la porta Yan della capitale di Song dimagrì tanto per il dolore della morte dei suoi genitori che fu deciso di conferire la carica di “maestro dei funzionari” a questo modello di pietà filiale. I vicini si sentirono incoraggiati a seguirne l’esempio. Metà di essi morì di cachessia, senza aver ottenuto nessuna carica pubblica” (Chaung Tzu)

Il 28 aprile 2014 io e la mia compagna Caterina siamo andati ad una riunione dell’Associazione Adesso Treia, riunione che attendevamo con ansia viste le recenti vicissitudini non proprio felici dell’associazione, in vista delle prossime elezioni comunali.

Con Adesso Treia ho avuto rapporti sin dal primo incontro, che si tenne il 4 ottobre dello scorso anno (vedi presentazione di Alberto Meriggi: http://bioregionalismo-treia.blogspot.it/2013/10/treia-adesso-adesso-e-treia.html), in cui l’associazione venne presentata al pubblico.

Sin da quella prima riunione diedi la mia adesione, anche perché sentivo il bisogno di un collegamento sociale che qui a Treia non ero ancora riuscito ad ottenere in altri ambienti. Nel frattempo le riunioni si sono succedute e tutti, me compreso, nutrivamo belle speranze. Ma la vita non sempre va come noi vorremmo (o cerchiamo di prevedere) e l’associazione, pur avendo dimostrato grande fermento culturale, non è riuscita ad inserirsi adeguatamente nel contesto “politico” treiese malgrado numerosi tentativi da parte nostra, tentativi indirizzati in ogni direzione del contesto sociale della città. E, a questo punto (secondo me), bisogna essere pronti ad entrare nel fiume della vita navigando a vista.

Abbiamo fatto tardi o non avevamo il biglietto giusto o il treno era sbagliato, non si sa, ma non si poteva fare altrimenti. E comunque eccoci qui “in forma di lobby culturale” che cerchiamo comunque di influire positivamente sulla società di Treia, proponendo cambiamenti di prospettiva e soluzioni innovative per il governo della città, restando comunque all’esterno dell’agone elettorale….

Saranno nostri “compagni di viaggio” quei candidati che sapranno ascoltare le nostre proposte ed i nostri consigli (in qualsiasi “compagine” essi si trovino)… Anche se una certa vicinanza emozionale ed elettiva la percepiamo con chi maggiormente propone un cambiamento di registro dai sistemi della vecchia politica di campo….

Paolo D’Arpini

I commenti sono disabilitati.