Ancona ed Osimo – Manifesti di protesta per trasporto cani provenienti dal sud
In questi giorni e per due settimane circa, vedrete in giro per Ancona e per Osimo i nostri manifesti di protesta….
Siamo arrivati ad una protesta così plateale, perché dopo mesi e mesi in cui abbiamo cercato in tutti i modi di segnalare la gravità della situazione alle varie Istituzioni pubbliche, nessuno ha fatto nulla, nessuno ha preso provvedimenti. Fanno tutti finta di niente.
Noi riteniamo che la gente debba sapere quello che sta accadendo nella nostra Regione, perché che si amino o meno gli animali, che si faccia parte di un’associazione di volontariato o no, qua stiamo parlando di soldi pubblici spesi in un certo modo.
Dal 2012, alcuni canili privati delle Marche, non trovando abbastanza cani abbandonati nel nostro territorio o comunque non riuscendo a vincere gare d’appalto con comuni marchigiani, hanno avuto la bella idea di andare a trovare i cani fuori regione, al Sud Italia, dove il randagismo canino è una piaga sociale. Così questi canili privati si riempiono di cani che arrivano dal Sud spesso malati, cuccioli non sterilizzati.
Dato che non sono cani “marchigiani” per il servizio veterinario regionale praticamente non esistono. Nessuno li vaccina, nessuno li cura, nessuno sterilizza i cuccioli che arrivano . Tutto é lasciato nelle mani del gestore privato che, nella maggior parte dei casi, non fa nulla.
In questo modo vengono immessi nel territorio marchigiano cani malati, femmine non sterilizzate che partoriranno nuovi randagi che andranno a riempire quei canili che, associazioni di protezione animale come la nostra, cercano in ogni modo di svuotare. E questi nuovi cuccioli nati in territorio marchigiano rimarranno a carico dei comuni marchigiani e quindi dei cittadini marchigiani.
E la Regione Marche cosa fa? La Direzione del Servizio veterinario Regionale cosa fa? Questo traffico di cani dal Sud, stipati in furgoni a volte neanche autorizzati, senza controlli, in viaggi di centinaia di chilometri, come fossero sacchi di patate, per riempire le tasche di gestori senza scrupoli , sta aumentando sempre di più.
Noi non ci stiamo e voi?
Associazione “Amici Animali” Onlus