Geopolitica e radicalizzazione dei blocchi – Sion-usa gioca la partita con Eurasia

Non c’è bisogno della zingara per indovinare i giochi geopolitici in corso. Da una parte il NWO, facente capo a sion/usa, spinge per il totale controllo del pianeta. Mancherebbe poco, solo qualche isoletta indipendente, come la Siria e L’Iran, ma i “badroni” hanno fatto i conti senza l’oste. Pensavano di aver già messo in scacco Cina e Russia attirandoli nel grande meccanismo economico finanziario del PIL e dello mercato globale.. ma da quelle parti dell’Est estremo orientale non si è mai radicata la malerba finanziaria dei Rothschild e dei sionisti in generale. La Russia malgrado il cinquantennio comunista ha mantenuto un’anima ortodossa e lo sbrago causato dal bevitore Eltsin e dagli “oligarchi”, che hanno cercato di vendere la Madre Russia per un pugno di dollari, è stato fermato in tempo. D’altronde la lobby ebraica in Russia non contava granché, le ricchezze ed il potere non stavano nelle loro mani dal tempo di Stalin. Anzi gran parte degli ashkenaziti se ne sono andati a rinfoltire la popolazione d’Israele, in Russia ne sono rimasti pochi.

Per quanto riguarda la Cina inutile dire che lì non c’è trippa per gatti. La Cina persegue una sua politica di espansione pan-cinese mantenendo ferma la sua identità Han. L’America si è fidata che l’antagonismo economico fra Cina e Russia, e il sottofondo di una possibile futura invasione da parte dei cinesi delle immense steppe siberiane, potesse tenere i due giganti in lotta fra loro. Ma le cose -grazie all’arroganza USA/EU, stanno cambiando, soprattutto dopo i fatti di Afghanistan, Iraq, Libia, Siria ed ultimamente Ucraina in cui i fautori del NWO hanno dimostrato di voler accelerare i tempi del dominio globale.

Ma la gatta frettolosa fa i micini ciechi. Qualche analista aveva sospettato che gli USA soffiassero sul fuoco ucraino per far chiudere le esportazioni russe di gas verso l’Europa per vendere il loro e magari ci stanno pure riuscendo. Ma questa mossa comporta l’inevitabile avvicinamento da parte di Russia e Cina. Per le terre di Siberia magari si metteranno pure d’accordo, in un futuro, ma intanto si sono messi già d’accordo sul gas. Alla santa alleanza si unisce inevitabilmente l’Iran. E perché no l’India? Non dimentichiamo che l’intenzione di Nehru, prima che la Cina si urtasse per questioni di confini fra i due stati, era quella di creare un grande impero asiatico unendo i due colossi, che tra l’altro condividono per antichità e cultura la gran parte della storia umana. Ed ecco che i due blocchi “usa/sion/europaoccidentale” ed “eurasia ed estremo oriente” si trovano uno di fronte all’altro pronti a giocarsi la partita finale. Non ho dubbi su chi sarà il vincitore…..!

Paolo D’Arpini

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Articolo in sintonia:

Se fosse stato il piano originale dell’Occidente legare insieme Cina e Russia – la prima una potenza con capitale fisso e manodopera a disposizione, l’altra con immense risorse naturali – all’interno di un processo di marginalizzazione complessivo del dollaro e incoraggiare il commercio bilaterale del rublo e del Renminbi, allora, sostiene ironicamente Zero Hedge, l’intento è quasi riuscito.
Mentre l’Europa sta cercando alternative energetiche nel momento in cui decide di sanzionare l’annessione della Crimea da parte della Russia,Gazprom potrebbe a breve staccare la spina delle sue esportazioni in Germania e nel resto dell’Europa, con l’aumento del 40% da parte dei prezzi del gas da parte dell’Ucraina è il miglior indicatore di quello che potrebbe essere l’esito per il continente. In questo quadro poi, riporta Reuters oggi, la Russia sta preparando l’annuncio dell’accordo del “Santo Graal” energetico con la Cina, che creerebbe uno spostamento geopolitico tale da sconvolgere gli scenari mondiali: in un asse di commodities, le due superpotenze creerebbero una nuova riserva monetaria in grado di bypassare il dollaro.

Igor Sechin, riporta Reuters, ai giornalisti presenti a Tokyo ha dichiarato come le sanzioni occidentali per la crisi in Ucraina saranno contro-produttive. Il messaggio è stato molto chiaro dal presidente della principale industria petrolifera russa: se Europa e Stati Uniti isolano la Russia in occidente, Mosca cercherà a Oriente i suoi nuovi traffici, affari, accordi energetici e alleanze politiche.

“Il Santo Gral per Mosca è un accordo di approvvigionamento di gas con la Cina che è apparentemente pronta oggi dopo anni di negoziazioni. Può essere firmato alla prossima visita di Putin in Cina a maggio come dimostrazione che il potere globale si è spostato a oriente e non ha più bisogno dell’occidente”, scrive Reuters.
Gazprom, del resto, ha annunciato di voler pompare 38 miliardi di metri cubici di gas naturale all’anno alla Cina a partire dal 2018 attraverso il primo gasdotto tra il principale produttore di gas al mondo e il principale consumatore dello stesso. “Maggio è nei nostri piani”, ha dichiarato un portavoce di Gazprom, incalzato su una data per un accordo.
In questo contesto il commercio bilaterale denominato sia in Rubli che Renmimbi (o oro) potrebbe riguardare Iran, Iraq, India, e presto l’Arabia Saudita, il principale rifornitore di petrolio della Cina, Zero Hedge sottolinea come “potete dire addio ai petroldollari”.
Ma l’occidente non si è limitato a spingere la Russia nelle braccia della nazione più popolosa al mondo, lo sta facendo anche con la seconda, l’India. Putin ha voluto mandare un chiaro messaggio di ringraziamento a Nuova Delhi per aver dimostrato “controllo e obiettività” nella crisi della Crimea e ha invitato il premier Manmohan Singh a discutere della situazione giovedì, indicando come ci siano i margini per aumentare le relazioni con un’India tradizionalmente non allineata. La decisione dell’annessione della Crimea da parte della Russia è stata vista favorevolmente da parte dell’establishment indiano. “La Russia ha interessi legittimi”, ha dichiarato a Reuters N. Ram del quotidiano The Hindu

Per concludere sul principale spostamento gepolitico dalla fine della seconda guerra mondiale con la creazione di un “Asse orientale” immenso, Zero Hedge rimarca come, in questo contesto, “l’occidente è impegnato a monetizzare il suo debito, rivela ogni giorno di più come il suo benessere di carta sia basato su un mercato azionario altamente manipolato, sostiene che il 6,5% di disoccupazione sia indicativo di un’economia debole, accusa il tempo per ogni dato economico deludente e ogni singola persona rimane paralizzata impegnato alla ricerca di un aereo disperso nel nulla”.

Fonte: antidiplomatico

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Commento di Giancarlo Murgia:
“Mentre l’Europa sta cercando alternative energetiche nel momento in cui decide di sanzionare l’annessione della Crimea da parte della Russia, Gazprom potrebbe a breve staccare la spina delle sue esportazioni in Germania e nel resto dell’Europa, con l’aumento del 40% da parte dei prezzi del gas da parte dell’Ucraina è il miglior indicatore di quello che potrebbe essere l’esito per il continente. In questo quadro poi, riporta Reuters oggi, la Russia sta preparando l’annuncio dell’accordo del “Santo Graal” energetico con la Cina, che creerebbe uno spostamento geopolitico tale da sconvolgere gli scenari mondiali: in un asse di commodities, le due superpotenze creerebbero una nuova riserva monetaria in grado di bypassare il dollaro.
Ma l’occidente non si è limitato a spingere la Russia nelle braccia della nazione più popolosa al mondo, lo sta facendo anche con la seconda, l’India. Putin ha voluto mandare un chiaro messaggio di ringraziamento a Nuova Delhi per aver dimostrato “controllo e obiettività” nella crisi della Crimea e ha invitato il premier Manmohan Singh a discutere della situazione giovedì, indicando come ci siano i margini per aumentare le relazioni con un’India tradizionalmente non allineata.”

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